One Piece 731: Ipotesi e Discussione Spoiler

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  • #991427

    Ci si commuove o arrabbia ancora prima di realizzare concettualmente il perché. Qui esplode tutto quasi contemporaneamente.

    Ma infatti il “realizzare concettualmente il perché” non c’entra niente, non ho mai scritto nulla di simile (che l’elaborazione possa avvenire anche in maniera inconscia penso sia scontato). Comunque, boh, questa discussione mi sembra un po’ surreale: prima Ruffy si commuove per aver rivisto Sabo e poi si sorprende di rivederlo? Ma scherziamo? Quando incontrate un vecchio amico per strada prima gli dite “sono contento di rivederti” e poi “toh, guarda chi c’è!” ? Spero di non offendere nessuno ma sono un po’ basito da quello che sto leggendo, ve lo dico in tutta onestà.

    ———- Post added at 01:23 ———- Previous post was at 01:17 ———-

    PS: spero non mi si risponda “ma rivedere una persona che pensavi essere morta non è come incontrare un amico per strada”, perché sennò ci rinuncio.

    #991432
    Caesar VII
    Partecipante

    Boh, sarò strano io allora che credo che non esista uno schema logico giusto e universale per mostrare une reazione del genere.
    È così illogico che il processo mentale di Rufy sia stato: “È vivo (lacrima)… ma, aspetta, È VIVO!? (ener face)”
    L’errore secondo me sta nel “inquadrare in una struttura logica” qualcosa di non logico per definizione.

    Poi che non vi piaccia è un altro discorso. Da quel leggo ognuno si era immaginato questo incontro in una maniera diversa, probabilmente con una impostazione più classica. Oda qui ha variato molto lo schema, cercando di fare qualcosa di un attimo diverso vista anche l’eccezionalità della situazione. Al momento la gestione mi è piaciuta, sospendo il giudizio definitivo in attesa di valutare la gestione delle parti mancanti.

    #991435
    bluclaudino
    Partecipante

    Ma infatti il “realizzare concettualmente il perché” non c’entra niente, non ho mai scritto nulla di simile (che l’elaborazione possa avvenire anche in maniera inconscia penso sia scontato). Comunque, boh, questa discussione mi sembra un po’ surreale: prima Ruffy si commuove per aver rivisto Sabo e poi si sorprende di rivederlo? Ma scherziamo? Quando incontrate un vecchio amico per strada prima gli dite “sono contento di rivederti” e poi “toh, guarda chi c’è!” ? Spero di non offendere nessuno ma sono un po’ basito da quello che sto leggendo, ve lo dico in tutta onestà.

    ———- Post added at 01:23 ———- Previous post was at 01:17 ———-

    PS: spero non mi si risponda “ma rivedere una persona che pensavi essere morta non è come incontrare un amico per strada”, perché sennò ci rinuncio.

    Boh, sarò strano io allora che credo che non esista uno schema logico giusto e universale per mostrare une reazione del genere.
    È così illogico che il processo mentale di Rufy sia stato: “È vivo (lacrima)… ma, aspetta, È VIVO!? (ener face)”
    L’errore secondo me sta nel “inquadrare in una struttura logica” qualcosa di non logico per definizione.

    Poi che non vi piaccia è un altro discorso. Da quel leggo ognuno si era immaginato questo incontro in una maniera diversa, probabilmente con una impostazione più classica. Oda qui ha variato molto lo schema, cercando di fare qualcosa di un attimo diverso vista anche l’eccezionalità della situazione. Al momento la gestione mi è piaciuta, sospendo il giudizio definitivo in attesa di valutare la gestione delle parti mancanti.

    A me la Ener Face ha dato fastidio più che altro perchè è identica a quella dii Ener e di Perona, poteva inventarsene una diversa, così sembra che l’espressività sia schematizzata quando a comporla ci sono tipo venti muscoli diversi (ho capito che è un manga, ma la stessa identica faccia, no).

    Sulla sequenza di reazioni invece non sono particolarmente sorpreso, innanzitutto perchè Rufy è un soggetto molto animale, ed un cane quando rivede il padrone dopo settimane, anni, non sai se prima scodinzoli e poi guaisca o viceversa. La reazione è Ruffyana quindi, non prettamente umana.

    Però il fatto, allo stato attuale, di nascondere il volto è una presa in giro abbastanza fastidiosa. Soprattutto per la collocazione nel capitolo. Un colpo di scena simile lo fai ad inizio capitolo, poi stacchi, poi cliffangher finale col volto a pagina intera. Oda continua ad usare, dal post-time-skip, delle strutture narrative anti-climatiche che ammazzano il pathos. A me paradossalmente, ora che so che è Sabo, sapere che faccia abbia frega meno di sapere che numero di scarpe porta Koala.

    #634086

    Boh, sarò strano io allora che credo che non esista uno schema logico giusto e universale per mostrare une reazione del genere.
    È così illogico che il processo mentale di Rufy sia stato: “È vivo (lacrima)… ma, aspetta, È VIVO!? (ener face)”
    L’errore secondo me sta nel “inquadrare in una struttura logica” qualcosa di non logico per definizione.

    Sì ma mi sembra che il tuo esercizio sia uguale e contrario a quello che attribuisci a me (sbagliando, poi ti spiego perché): siccome le reazioni emotive non seguono una logica universale, allora possono essere illogiche. Se Ruffy avesse reagito limitandosi a sorridere e a dire “Hey ciao Sabo, mi fa piacere rivederti”, TUTTI si sarebbero rivoltati contro Oda rimproverandolo di una gestione ridicola e del tutto irrealistica di quel momento. E perché si sarebbero rivoltati tutti, se non esiste alcuno schema universale? Quale schema universale vieterebbe a Ruffy di reagire in quel modo? Usando le tue argomentazioni qualunque reazione sarebbe giustificabile. Invece non è così, perché se è vero che non esiste alcuno schema universale (cosa che non ho mai sostenuto), è altrettanto vero che le reazioni emotive, ebbene sì, seguono una logica. Ed io con questa espressione non intendo dire che seguono uno schema razionale (come, mi sembra di capire, tu mi attribuisci), ma semplicemente avvengono per delle ragioni ben precise. “Inquadrare in una struttura logica” vuol dire analizzare il rapporto tra un determinato evento e la reazione emotiva conseguente secondo uno schema causa-effetto, ed il fatto che la reazione possa non essere razionale è del tutto irrilevante ai fini di questo processo. Tu pensi che questo sia un errore, ma ti invito a rifletterci su.
    Quello che invece è sbagliato, secondo me, è svincolare del tutto le reazioni umane dalle ragioni che le determinano, in nome dell'”assenza di schemi universali”. Questo è un qualcosa che semplicemente non sta né in cielo e né in terra, altrimenti ad ogni azione potrebbero far seguito tutte le reazioni possibili ed immaginabili, mentre è ovvio che non è così. Se investono un tuo amico per strada mentre state camminando tu probabilmente ti preoccupi e provi a soccorrerlo, ma non ti metti a ballare la Mazurka con il guidatore. E perché questo, se non esistono schemi universali? Semplicemente perché una connessione logica tra una reazione emotiva e ciò che la determina DEVE esserci. Altrimenti vivremmo nel mondo dei pazzi (ma forse persino lì l’agire delle persone seguirebbe una qualche logica).

    Detto questo, e stabilito che analizzare le ragioni di una reazione (di qualunque tipo essa sia) non solo si può, ma probabilmente è tutto fuorché un errore, rispondo alla tua domanda: una reazione come quella che hai descritto tu mi sembra del tutto irrealistica.
    Secondo te Ruffy si commuove perché Sabo è vivo, poi si sorprende perché realizza che Sabo è vivo al contrario di ciò che Ruffy stesso pensava (il tuo “ma, aspetta, È VIVO!?”). Ma scusami, allora perché si è commosso? Uno non piange di gioia quando vede un amico solo per il fatto che è vivo, perché dovrebbe? Tu ogni volta che vedi un tuo amico vivo ( :asd: ) ti metti a piangere? Certo che no: uno piange di gioia se l’amico è vivo mentre, ad esempio, si era convinti fosse morto (come nel caso di Ruffy). Quindi l’elaborazione che rapporta l”essere vivo” di Sabo alla “convinzione che Sabo fosse morto” di Ruffy deve avvenire PRIMA che Ruffy si commuova. Altrimenti il commuoversi che significato ha?

    Quindi la sequenza da te proposta
    Sabo è vivo -> commozione -> azz, Sabo è vivo -> sorpresa
    secondo me non ha senso.

    Poi boh, ribadisco che mi sembra di star facendo un discorso surreale. Da che mondo è mondo la prima reazione ad un evento inaspettato è la reazione di sorpresa, a cui fanno seguito tristezza, felicità eccetera a seconda della natura dell’evento, che viene valutata immediatamente dopo. Di un evento valuti prima il fatto che sia aspettato/inaspettato o il fatto che sia positivo/negativo? Anzi, il primo aspetto non c’è neanche bisogno di valutarlo: fa tutto in automatico il sistema nervoso. Ad un certo punto diventa quasi questione di biologia. La reazione di sorpresa è comune anche ad altre specie oltre l’uomo: il gatto sente un rumore, si mette all’erta, se non c’è pericolo si rilassa, altrimenti scappa. Se per l’uomo funzionasse al contrario ci saremmo estinti da millenni.

    In un certo senso, se mi concedi la battuta, il fatto stesso che sei qui a sostenere la tua idea è la prova del fatto che hai torto 🙂 🙂 🙂

    Bon, vado a prendere il tè delle cinque :asd: ciao 😀

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