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26 Febbraio 2010 alle 19:40 #769677jiraiaMembro
Letto l’articolo, ma non lo condivido in toto.
Innanzitutto la tradizione dei manga con lo schema “manicheo” buoni vs cattivi è superato negli ultimi anni in quasi tutte le storie. Prima che Naruto pensate a One Piece dove i protagonisti son pur sempre dei sanguinari criminali che rubano tesori e sfidano la legge; Death Note (non ha bisogno di spiegazioni); in FMA pensate a tutti i “cani dell’esercito” che hanno partecipato alla guerra di Ishval ecc. Insomma negli ultimi anni quasi tutti i manga stanno conoscendo (chi più e chi meno) un fenomeno di ingrigimento dei personaggi principali.
Venendo a Naruto penso che (con diverse gradazioni) tutti i personaggi siano “grigi”. Non esiste un personaggio totalmente buono, nè uno totalmente cattivo (beh a parte qualche nemico introdotto solo per dare l’opportunità di creare un combattimento).
Itachi è forse l’esempio più lampante di personaggio grigio che commette crimini aberranti (come lo sterminio di un clan) in nome di una giusta causa, ma lo stesso discorso può dirsi per Nagato, Danzo, Orochimaru (che non cercava altro che conoscenza), insomma tutti i grandi “cattivi” presentano in realtà un lato di “umanità”. Roba che si è vista sin dall’inizio a partire da Haku e Zabuza e che passa anche attraverso quelli che dovrebbero essere i personaggi “positivi”.
Positività, però, abbastanza relativa: essendo ninja sono anche assassini a pagamento, quindi tanto bravi ragazzi non sono. Basti pensare che nella saga dell’attacco di Pain a Konoha tutti erano intenzionati a uccidere Nagato per quello che aveva fatto, compreso Naruto che aveva liberato appieno il suo istinto omicida con la volpe e solo alla fine è riuscito a contenersi; insomma quasi tutti han dovuto fare dei compromessi (emblematico è Kakashi che si muove tra l’obbedienza del soldato che pensa solo alla missione e il legame verso i compagni o Naruto che ancora non sa come evitare sia la guerra mondiale sia la morte dell’amico, perchè entrambe le opzioni non sono proprio da personaggio “positivo” ecc.)Insomma come dimostrato nella saga di Pain non esiste il “bene”, quello che uno chiama bene è il male per un altro, per cui non esiste nemmeno il buono o il cattivo. Un principio che come ho detto all’inizio si fa sempre più strada nei manga in genere, ma in Naruto si mescola abbastanza bene e in modo affascinante con quelle che sono le dinamiche di uno shonen molto commerciale.
in sostanza viva NARUTO SEEEEEEEEEEEEE:cool::cool::cool:
26 Febbraio 2010 alle 20:21 #769689Jiraiya92Membroil buono e cattivo non esistono perchè tutte e due le fazioni si scontrano cercando di uccidersi a vicenda. se pensate in tutti i manga di azione i buoni combattono per il bene della loro terra-civiltà facendo a pugni e talvolta ammazzando il nemico!
Per noi riflessioni del genere sono buone ma non potremo mai capire la differente concezione di questi manga. Non è una bella cosa combattere per il bene facendo del male ad una o più persone; lo si può fare senza il bisogno della violenza.
27 Febbraio 2010 alle 10:21 #769786QuerionMembroNaruto segue tutti gli schemi classici dello shonen, quindi è il “solito” shonen seppure uno dei migliori.
La differenza con gli altri, a mio avviso, è una maggiore sensibilità alle personalità, le storie e le motivazioni. Un uso sapiente dei personaggi e degli avvenimenti.
Ovviamente mi riferisco alla prima serie. La seconda è uno dei classici esempi di come si può peggiorare.
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il buono e cattivo non esistono perchè tutte e due le fazioni si scontrano cercando di uccidersi a vicenda. se pensate in tutti i manga di azione i buoni combattono per il bene della loro terra-civiltà facendo a pugni e talvolta ammazzando il nemico!
Per noi riflessioni del genere sono buone ma non potremo mai capire la differente concezione di questi manga. Non è una bella cosa combattere per il bene facendo del male ad una o più persone; lo si può fare senza il bisogno della violenza.
Quoto tutto, questa è una delle differenza con la cultura Occidentale.
Noi abbiamo il rimorso per le uccisioni (di solito), loro hanno uil, dovere di uccidere per la patria, padrone, ecc. E’ un modo di vedere le cose nato dal loro Medioevo Feudale.
Non trovano nulla di scandaloso nell’uccidere per un bene superiore.27 Febbraio 2010 alle 11:28 #629445JulesMembroLetto l’articolo, ma non lo condivido in toto.
Innanzitutto la tradizione dei manga con lo schema “manicheo” buoni vs cattivi è superato negli ultimi anni in quasi tutte le storie. Prima che Naruto pensate a One Piece dove i protagonisti son pur sempre dei sanguinari criminali che rubano tesori e sfidano la legge; Death Note (non ha bisogno di spiegazioni); in FMA pensate a tutti i “cani dell’esercito” che hanno partecipato alla guerra di Ishval ecc. Insomma negli ultimi anni quasi tutti i manga stanno conoscendo (chi più e chi meno) un fenomeno di ingrigimento dei personaggi principali.
Venendo a Naruto penso che (con diverse gradazioni) tutti i personaggi siano “grigi”. Non esiste un personaggio totalmente buono, nè uno totalmente cattivo (beh a parte qualche nemico introdotto solo per dare l’opportunità di creare un combattimento).
Itachi è forse l’esempio più lampante di personaggio grigio che commette crimini aberranti (come lo sterminio di un clan) in nome di una giusta causa, ma lo stesso discorso può dirsi per Nagato, Danzo, Orochimaru (che non cercava altro che conoscenza), insomma tutti i grandi “cattivi” presentano in realtà un lato di “umanità”. Roba che si è vista sin dall’inizio a partire da Haku e Zabuza e che passa anche attraverso quelli che dovrebbero essere i personaggi “positivi”.
Positività, però, abbastanza relativa: essendo ninja sono anche assassini a pagamento, quindi tanto bravi ragazzi non sono. Basti pensare che nella saga dell’attacco di Pain a Konoha tutti erano intenzionati a uccidere Nagato per quello che aveva fatto, compreso Naruto che aveva liberato appieno il suo istinto omicida con la volpe e solo alla fine è riuscito a contenersi; insomma quasi tutti han dovuto fare dei compromessi (emblematico è Kakashi che si muove tra l’obbedienza del soldato che pensa solo alla missione e il legame verso i compagni o Naruto che ancora non sa come evitare sia la guerra mondiale sia la morte dell’amico, perchè entrambe le opzioni non sono proprio da personaggio “positivo” ecc.)Insomma come dimostrato nella saga di Pain non esiste il “bene”, quello che uno chiama bene è il male per un altro, per cui non esiste nemmeno il buono o il cattivo. Un principio che come ho detto all’inizio si fa sempre più strada nei manga in genere, ma in Naruto si mescola abbastanza bene e in modo affascinante con quelle che sono le dinamiche di uno shonen molto commerciale.
più che altro volevo quotare questa ottima analisi…
io non leggo altri manga oltre a Naruto; l’unico altro cui mi sia mai appassionata era Yu degli Spettri e anche il quel caso la teoria buoni vs cattivi non corrispondeva affatto a quanto affermato nell’articolo: anche solo dal punto di vista genetico, quasi tutti i protagonisti avevano del demone e dell’uomo, un lato oscuro e un lato positivo…anche se non mi intendo di manga, mi intendo di letteratura e romanzi. direi che nell’insieme la caratterizzazione in naruto è davvero ben fatta, ed è per questo che lo trovo appassionante… la storia nella sua linea fondamentale (la crescita del protagonista e l’inseguimento di Sasuke) è piuttosto semplice; la vera efficacia sta nel fatto che tutti i personaggi hanno spessore e complessità, soprattutto per un fumetto, ma anche rispetto a molti romanzi, racconti e ovviamente programmi televisivi. lo si capisce perfettamente osservando le figure di contorno: anche a quelli che sono apparsi di meno, è stata concessa la possibilità di evolversi e mettere in luce aspetti diversi della loro personalità. il che può significare aspetti positivi e negati (Neji, Gaara) ma anche solo tendenze diverse senza giudizi di valore (Hinata).
lo stesso ultimo capitolo
[SPOILER]dimostra che anche nel profondo del suo odio, persino Sasuke non ha perso del tutto la sua precedente personalità.[/SPOILER]persino Kyubi aveva un lato “positivo”!:icon_wink:
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