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22 Dicembre 2012 alle 20:45 #942887The_MoonMembro
Hai elencato alcune cose che all’inizio trovavo affascinanti e poi Kishimoto mi ha fatto odiare.
Nel senso che non è stato commovente. Alla “morte” con Kidomaru mi stringeva il cuore pensando che Neji fosse morto e Kishimoto ha rappresentato bene ogni tavola di quell’evento! raffiguarante il volto di Neji con i raggi del sole e la piuma d’uccello a cadergli nel palmo della mano mentre esso si liberava nel cielo…è impossibile da descrive l’emozione! perché era come se morisse uno dei protagonisti principali. Qua, invece, non mi ha trasmesso un’accidente! perché Neji in fondo è diventato piatto. Ormai Neji era una comparsa. Che fosse stato questo Neji o lo Hyuga che era vicino ad Hinata all’attacco di Pain era la stessa cosa.
Non impossibili i nemici se Kishimoto non li pompava esageratanmente da renderli loro stessi esagerati! se gli dava il giusto, come ha fatto egreggiamente nella prima serie, ninja come Neji avebbero fatto meglio la loro parte.
D’altronde si è detto anche in questo capitolo che gli Hyuga sono i ninja migliori della Foglia. Se il villaggio è considerato assieme ad altri 4, tra i più forti del mondo (questo detto nel 2° volume), allora deve avere una forza militare energica come gli altri 4…invece gente che sa viaggiare alla velocità della luce o a vecchietti che sanno distruggere un’isola gli fanno fare una figura non proprio elegante.Se faceva come ha sempre fatto la trama sarebbe stata meglio. Kishimoto ha studiato per essere un autore, e se aveva anche una minima voglia di scrivere qualcosa sui suoi personaggi (escludendo il gruppo di Shikamaru che è l’unico team ad aver portato avanti in maniera decente e gli ha resi protagonisti per qualche tempo) e sulla trama,il calo non si sentiva minimamente, anzi ne avrebbe giovato senz’altro!
Sul Neji sedicenne non sapevamo niente invece! per esempio cosa pensava adesso della casata principale? com’era il rapporto con suo zio? con Hanabi? (lei è ancora viva?:icon_rolleyes:)che tecniche ha sviluppato in questi 3 anni? aveva la stoffa del leader? ha ricoperto lo “spazio cieco” del suo Byakugan? dopo i 3 anni Neji è un mistero totale:mah:…ma non è il solo.
I nemici sono impossibili ma la loro forza non consiste in un insieme di power up alla dragonball. Il potere è stato acquisito con l’astuzia. E’ come la corsa all’oro americana: chi arriva prima se lo prende. Chiuque può fregarsi occhi o trapiantarsi cellule. Naruto è un Uzumaki e dunque reggerebbe l’acquisizione del rinnegan. Morto Nagato poteva togliergli gli occhi … rcuperare anche un pò di dna uchiha in giro … Per questo motivo non critico la scelta di Kishi di dotare i nemici di poteri esagerati. Non sono stati donati dal cielo questi poteri; dietro essi c’è l’intera storia del manga che deve generalmente piacere anche a te altrimenti non staresti su questo forum.
Posso capire che una scena può sembrarti meglio disegnata rispetto a un’altra ma anche Neji morto che si regge sulla spalla di naruto secondo me ha un suo perché.
Del neji sedicenne non m’interessa sapere niente. Se le tecniche sviluppate fossero state determinanti e forti quali amaterasu , rasenshuriken e così via lo avremmo saputo. Come dire … quando c’è qualcosa da sapere prima o poi viene a galla. Che interesse può suscitare il neji sedicenne? Io penso che le domande rilevanti siano altre: Quale strategia ha elaborato Shikaku ovvero come sia possibile abbattere il Juubi? Perché Kakashi ha fatto fuori Rin? La stele è stata scritta davvero dall’eremita (per la gioia di Kant:)) ? Esiste un’evoluzione del rinnegan chiamata sharinnegan? Saranno 9 i poteri possibili del MS? Chi ha l’EMS acquisisce altri poteri [quelli degli acquisiti forse] ? Quando esce il prossimo capitolo ? E così via … Potrei elencarti almeno 1000 domande più interessanti (credo a parere di tutti), più attuali e più necessarie alla completa comprensione dell’opera.23 Dicembre 2012 alle 09:29 #942903max23Membro(credo a parere di tutti)
No, non a parere di tutti.
Il fatto, piuttosto semplice, che lui sta cercando di dire (e non è l’unico) e che tu invece non vuoi capire è questo:
inizialmente (per 30 volumi direi) Naruto era un manga . Tutti i personaggi principali erano importanti e ben caratterizzati.
Ora c’è Naruto e…. E basta.Altra cosa piuttosto semplice che fatichi a comprendere:
Neji non ha fatto nulla dopo lo skip. .
A sto punto Kishi poteva farlo morire con Kidomaru invece di salvarlo. Quella volta sarebbe morto con onore, questa volta è crepato salvando quella cretina di Hinata…Inutile poi dire che era un genio, il ninja più forte della sua generazione, Jonin a 14 anni, il migliore del clan più forte della foglia, con l’abilità oculare migliore dell’universo (tanto che il clan si è diviso in due per non rischiare che venisse compromessa), se devi farlo morire in modo così patetico…
23 Dicembre 2012 alle 10:21 #942906bluclaudinoPartecipanteNo, non a parere di tutti.
Il fatto, piuttosto semplice, che lui sta cercando di dire (e non è l’unico) e che tu invece non vuoi capire è questo:
inizialmente (per 30 volumi direi) Naruto era un manga . Tutti i personaggi principali erano importanti e ben caratterizzati.
Ora c’è Naruto e….Altra cosa piuttosto semplice che fatichi a comprendere:
Neji non ha fatto nulla dopo lo skip. .
A sto punto Kishi poteva farlo morire con Kidomaru invece di salvarlo. Quella volta sarebbe morto con onore, questa volta è crepato salvando quella cretina di Hinata…Inutile poi dire che era un genio, il ninja più forte della sua generazione, Jonin a 14 anni, il migliore del clan più forte della foglia, con l’abilità oculare migliore dell’universo (tanto che il clan si è diviso in due per non rischiare che venisse compromessa), se devi farlo morire in modo così patetico…
Max, secondo me non sei obbiettivo in questo caso: Naruto e basta? Dal capitolo 400 (quando Sasuke impazzisce definitivamente scatenando tutto), se contiamo i capitoli Naruto è presente in una parte ridicolmente irrilevante, eppure il nome del manga è abbastanza esplicito. Il manga non è più provincialotto come nella prima serie, Alba lo ha reso globale, quindi i comprimari sono tutti i ninja dei 5 paesi: i 5 Kage (di cui abbiamo scoperto moltissimo, Mei a parte), Bee, Darui, Danzo, Obito e Kabuto e tutti i grandi ninja da lui evocati. In questo enorme minestrone volevi inserire pure Neji, Lee, Ten-Ten, Hinata, Kiba, Shino, Sakura, Ino? Io dico che i loro spazi li hanno avuti, equilibrati alla loro abilità in un contesto così mostruosamente soverchiante. Quando a comandarti ci sono Darui, Mifune, Kitsuchi, Kakashi, ninja incredibili, capisci che pretendere che Neji sia molto presente è molto pretestuoso.
Quella volta sarebbe morto un esordiente, in una missione di salvataggio, quale sarebbe stato il senso della cosa? Nessuno, sarebbe morto da uccello in gabbia, in una missione imposta dai vertici. Ora è morto di sua iniziativa, è morto realmente libero, avrebbe potuto lasciare ad Hinata l’onere di proteggere Naruto ed invece ha abbracciato la sua mala sorte, è un messaggio bellissimo per me.
Quindi nessuna morte patetica per me, è morto per difendere sua cugina, per difendere un suo compagno, per salvare la strategia che potrebbe preservare il mondo, se ti sembra patetico.. a me no 😀
23 Dicembre 2012 alle 10:33 #942909max23MembroMax, secondo me non sei obbiettivo in questo caso: Naruto e basta? Dal capitolo 400 (quando Sasuke impazzisce definitivamente scatenando tutto), se contiamo i capitoli Naruto è presente in una parte ridicolmente irrilevante, eppure il nome del manga è abbastanza esplicito. Il manga non è più provincialotto come nella prima serie, Alba lo ha reso globale, quindi i comprimari sono tutti i ninja dei 5 paesi: i 5 Kage (di cui abbiamo scoperto moltissimo, Mei a parte), Bee, Darui, Danzo, Obito e Kabuto e tutti i grandi ninja da lui evocati. In questo enorme minestrone volevi inserire pure Neji, Lee, Ten-Ten, Hinata, Kiba, Shino, Sakura, Ino? Io dico che i loro spazi li hanno avuti, equilibrati alla loro abilità in un contesto così mostruosamente soverchiante. Quando a comandarti ci sono Darui, Mifune, Kitsuchi, Kakashi, ninja incredibili, capisci che pretendere che Neji sia molto presente è molto pretestuoso.
Quella volta sarebbe morto un esordiente, in una missione di salvataggio, quale sarebbe stato il senso della cosa? Nessuno, sarebbe morto da uccello in gabbia, in una missione imposta dai vertici. Ora è morto di sua iniziativa, è morto realmente libero, avrebbe potuto lasciare ad Hinata l’onere di proteggere Naruto ed invece ha abbracciato la sua mala sorte, è un messaggio bellissimo per me.
Quindi nessuna morte patetica per me, è morto per difendere sua cugina, per difendere un suo compagno, per salvare la strategia che potrebbe preservare il mondo, se ti sembra patetico.. a me no 😀
Ero volutamente esagerato, ovviamente :asd:
Il fatto è che non è giusto, dal punto di vista di una buona sceneggiatura, introdurre dei personaggi, dargli un grande spazio, caratterizzarli da dio (facendo affezionare i lettori) e poi dimenticarseli [cit: ], per introdurne molti altri (Darui e Kitsuchi? Really?) caratterizzati alla buona e frettolosamente, che spesso non hanno neanche la metà delle potenzialità di quelli vecchi…
In secondo luogo Neji aveva tutte le potenzialità di dire la sua nella guerra, visto come era stato presentato (ripeto: GENIO, miglior ninja della sua generazione, migliore del clan più forte della foglia, con gli occhi migliori)… Ma ripeto: nessuno qui voleva che “fosse molto presente”, ma semplicemente che facesse qualcosa oltre a morire. E non è il motivo cheè patetico, è il modo.
PS:
(se fosse morto al tempo non sarebbe stato patetico affatto, si era già redento, tanto che stava rischiando la vita per i suoi amici/compagni).———- Post added at 11:33 ———- Previous post was at 11:29 ———-
Tra l’altro: come Naruto e Sasuke si sono trasformati da giovani ninja a mostri inconcepibili, anche altri come Neji e Rock Lee sarebbero potuti migliorare, fino a raggiungere il livello dei ninja fighi di adesso…
23 Dicembre 2012 alle 13:03 #942920Principe OscuroMembroI nemici sono impossibili ma la loro forza non consiste in un insieme di power up alla dragonball. Il potere è stato acquisito con l’astuzia. E’ come la corsa all’oro americana: chi arriva prima se lo prende. Chiuque può fregarsi occhi o trapiantarsi cellule. Naruto è un Uzumaki e dunque reggerebbe l’acquisizione del rinnegan. Morto Nagato poteva togliergli gli occhi … rcuperare anche un pò di dna uchiha in giro … Per questo motivo non critico la scelta di Kishi di dotare i nemici di poteri esagerati. Non sono stati donati dal cielo questi poteri; dietro essi c’è l’intera storia del manga che deve generalmente piacere anche a te altrimenti non staresti su questo forum.
Posso capire che una scena può sembrarti meglio disegnata rispetto a un’altra ma anche Neji morto che si regge sulla spalla di naruto secondo me ha un suo perché.A me all’inizio piaceva Naruto, ma adesso mi delude sempre di più. Sembra di vedere l’ombra della storia fantastica che era. Trovo l’avventura di una piatezza insopportabile e le solite idee riciclate che non funzionano. L’unico motivo per cui leggo le scan è perché voglio vedere come finirà, è la cosa a cui sono interessato ormai. Il power up nello Shippuden si ridcure a questa formula: sharingan + arte del legno = potere degli Dei! Almeno nella prima serie Kishimoto metteva abilità uniche e power up differenti ma belli (un esempio è l’apprendimento del Rasengan in giorni anziché in anni). Succede ogni volta nello Shippuden a sfruttare Hashirama e Sharingan sia dai villain che dai buoni: Danzo con Izanagi serviva entrambi, l’arte oculare di Shisui anche, Izanagi per Obito, il bellissimo Rinnegan trasformato pure lui in questa mediocre formula. Ormai non è più nel voler diventare abilite per diventare Hokage (Naruto) o per le proprie ambizioni differenti (tipo Orochimaru, Haku, Zabuza, Kisame, Deidara, Kakuzu) e una gara a chi diventa per primo l’Eremita delle 6 vie inniettandosi nelle vene sempre le stesse cose!!
Del neji sedicenne non m’interessa sapere niente. Se le tecniche sviluppate fossero state determinanti e forti quali amaterasu , rasenshuriken e così via lo avremmo saputo. Come dire … quando c’è qualcosa da sapere prima o poi viene a galla. Che interesse può suscitare il neji sedicenne?
Non sei curioso di com’è Neji dopo i 3 anni? Kishimoto lo ha inserito nella storia non per fare da tappezzeria! Neji era un guerriero geniale ma imprigionato dalle catene della casata principale, ma poi stava iniziando a a sbollire il rancore stando con il gruppo di Naruto, finché non si sa nemmeno cosa prova; se prova rispetto, amicizia, si sente felice o estraneo. E in questa saga poteva fare di più che affrontare verdure umanoidi. Per esempio poteva affronare Kimimaro…o Deidara…oppure uno dei 7 spadaccini della Nebbia, invece nulla! Anche gli altri potevano affrontare un loro avversario ideale come hanno fatto col quartetto del Suono. Solo il gruppo di Shikamaru e Gaara hanno avuto uno scontro.
Io penso che le domande rilevanti siano altre: Quale strategia ha elaborato Shikaku ovvero come sia possibile abbattere il Juubi? Perché Kakashi ha fatto fuori Rin? La stele è stata scritta davvero dall’eremita (per la gioia di Kant:)) ? Esiste un’evoluzione del rinnegan chiamata sharinnegan? Saranno 9 i poteri possibili del MS? Chi ha l’EMS acquisisce altri poteri [quelli degli acquisiti forse] ? Quando esce il prossimo capitolo ? E così via … Potrei elencarti almeno 1000 domande più interessanti (credo a parere di tutti), più attuali e più necessarie alla completa comprensione dell’opera.
Tralascioando il sapere la strategia del padre di Shikamaru, le altre domande a me non mi fanno né caldo né freddo. Perché di occhi Uchiha evoluti e cellule del Primo Hokage ne ho fin sopra i capelli! come ho già detto.
23 Dicembre 2012 alle 13:36 #942921Giulio354Partecipanteincredibile come la morte di neji abbia generato tutte queste discussioni…..
Mica tanto considerando come l’ha gestita Kishimoto.
Tralascioando il sapere la strategia del padre di Shikamaru, le altre domande a me non mi fanno né caldo né freddo. Perché di occhi Uchiha evoluti e cellule del Primo Hokage ne ho fin sopra i capelli! come ho già detto.
Ormai c’è li hanno cosi tanti personaggi che mi viene il dubbio che si vendano al supermercato….
23 Dicembre 2012 alle 14:33 #942930The_MoonMembroMax, secondo me non sei obbiettivo in questo caso: Naruto e basta? Dal capitolo 400 (quando Sasuke impazzisce definitivamente scatenando tutto), se contiamo i capitoli Naruto è presente in una parte ridicolmente irrilevante, eppure il nome del manga è abbastanza esplicito. Il manga non è più provincialotto come nella prima serie, Alba lo ha reso globale, quindi i comprimari sono tutti i ninja dei 5 paesi: i 5 Kage (di cui abbiamo scoperto moltissimo, Mei a parte), Bee, Darui, Danzo, Obito e Kabuto e tutti i grandi ninja da lui evocati. In questo enorme minestrone volevi inserire pure Neji, Lee, Ten-Ten, Hinata, Kiba, Shino, Sakura, Ino? Io dico che i loro spazi li hanno avuti, equilibrati alla loro abilità in un contesto così mostruosamente soverchiante. Quando a comandarti ci sono Darui, Mifune, Kitsuchi, Kakashi, ninja incredibili, capisci che pretendere che Neji sia molto presente è molto pretestuoso.
Quella volta sarebbe morto un esordiente, in una missione di salvataggio, quale sarebbe stato il senso della cosa? Nessuno, sarebbe morto da uccello in gabbia, in una missione imposta dai vertici. Ora è morto di sua iniziativa, è morto realmente libero, avrebbe potuto lasciare ad Hinata l’onere di proteggere Naruto ed invece ha abbracciato la sua mala sorte, è un messaggio bellissimo per me.
Quindi nessuna morte patetica per me, è morto per difendere sua cugina, per difendere un suo compagno, per salvare la strategia che potrebbe preservare il mondo, se ti sembra patetico.. a me no 😀
Sono completamente d’accordo con Blu su tutto. Il manga nella prima serie è provincialotto. E’ più che altro una questione interna come ho detto nel post precedente. E’ funzionale a descrivere il contesto in cui cresce Naruto. Nello shippuden c’è una chiara globalizzazione che giustamente rende meno significativo il ruolo dei compagni d’infanzia di Naruto. Non riconoscere questo vuol dire condannare in toto tutto lo shippuden e non solo il momento del sacrificio di Neji.
E’ vero che Kishi ha comuque dato modo anche a personaggi secondari di mettersi in mostra. Non lo ha fatto, giustamente, seguendo un criterio di vicinanza a Naruto ma cogliendo l’occasione per raccontarci realtà diverse (i samurai e Mifune) o dare più consistenza alla storia in ciò che poteva mancare. La struttura globale deve venire prima dei singoli personaggi. Se Neji non ha più nulla da dire o fare è giusto che la sua presenza nel manga finisca al capitolo 614. E’ altresì innegabile, come nota anche Blu, che Neji è morto da eroe portando a compimento il percorso che aveva iniziato quel giorno dell’esame quando grazie a Naruto comprese che si poteva lottare contro il proprio destino. Libertà come possibilità di scegliere e così cambiare il proprio destino. Kishi in 2 pagine ci ha detto già tutto e così ha relegato Neji nell’olimpo degli eroi. Gli ha donato immortalità.23 Dicembre 2012 alle 15:38 #942936Jiraiya92MembroMica tanto considerando come l’ha gestita Kishimoto.
Ormai c’è li hanno cosi tanti personaggi che mi viene il dubbio che si vendano al supermercato….
peccato che qui pochi hanno tenuto presente che si tratta di una guerra e non di uno scontro singolo.
le dinamiche che hanno sempre portato alla morte “eroica e non” dei personaggi, in questo contesto non sono possibili, proprio perchè si tratta di una guerra (quindi ci si azzuffa).23 Dicembre 2012 alle 18:47 #942941The_MoonMembropeccato che qui pochi hanno tenuto presente che si tratta di una guerra e non di uno scontro singolo.
le dinamiche che hanno sempre portato alla morte “eroica e non” dei personaggi, in questo contesto non sono possibili, proprio perchè si tratta di una guerra (quindi ci si azzuffa).Più corretto dire che la cosa non è stata tenuta presente dai sostenitori del partito “Una morte più onorevole per Neji”. E’ una guerra e per giunta il posizionamento delle forze in campo rende ancora più improbabile lo scontro uno contro uno. L’unica prospettiva che vede uno dei due cattivi alzarsi dal comodo trono su cui sono seduti è quella suggerita da Obito a riguardo di un uso kamikaze dell’edo Madara ma anche in questo caso non si avrebbe un Neji vs Madara bensì un Madara-bomba contro tutti.
Non è detto che ognuno dei compagni di Naruto debba avere un avversario … funzionerebbe come One Piece dove ogni personaggio della ciurma ha il suo antagonista ma questo è Naruto non One Piece. Trovo terribilmente noioso da un punto di vista narrativo dover aspettare che ogni personaggio finisca il suo testa a testa prima di potere approdare a una nuova saga.23 Dicembre 2012 alle 19:40 #942946Principe OscuroMembroSono completamente d’accordo con Blu su tutto. Il manga nella prima serie è provincialotto. E’ più che altro una questione interna come ho detto nel post precedente. E’ funzionale a descrivere il contesto in cui cresce Naruto. Nello shippuden c’è una chiara globalizzazione che giustamente rende meno significativo il ruolo dei compagni d’infanzia di Naruto. Non riconoscere questo vuol dire condannare in toto tutto lo shippuden e non solo il momento del sacrificio di Neji.
E’ vero che Kishi ha comuque dato modo anche a personaggi secondari di mettersi in mostra. Non lo ha fatto, giustamente, seguendo un criterio di vicinanza a Naruto ma cogliendo l’occasione per raccontarci realtà diverse (i samurai e Mifune) o dare più consistenza alla storia in ciò che poteva mancare. La struttura globale deve venire prima dei singoli personaggi. Se Neji non ha più nulla da dire o fare è giusto che la sua presenza nel manga finisca al capitolo 614. E’ altresì innegabile, come nota anche Blu, che Neji è morto da eroe portando a compimento il percorso che aveva iniziato quel giorno dell’esame quando grazie a Naruto comprese che si poteva lottare contro il proprio destino. Libertà come possibilità di scegliere e così cambiare il proprio destino. Kishi in 2 pagine ci ha detto già tutto e così ha relegato Neji nell’olimpo degli eroi. Gli ha donato immortalità.Se Neji non aveva niente da dire mi sembra giusto dargli una morte….ma questo molti capitoli addietro.
Naruto nello shippuden ha dimostarato l’esatto contrario di quello che gli ha messo in testa a Neji d’essere libero all’esame! l’avevo già scritto qualche tempo fa; se nella prima serie Naruto ha dimostrato che uno può essere libero dal suo destino (magnifico momento a mio parere), nello shippuden viene contraddetto tutto! se Naruto era stato scelto dal fato per diventare l’Eremita delle 6 vie o che Tobi dice della battaglia tra Naruro e Sasuke era “destinata” ad arrivare, vuol dire che Neji aveva ragione che ognuno è incatenato dalle catene del fato e non si può lottare con esse. Neji è morto per un ideale che era forte e bellissimo nella prima parte e distrutto nella seconda.23 Dicembre 2012 alle 20:13 #942947kantMembroSe Neji non aveva niente da dire mi sembra giusto dargli una morte….ma questo molti capitoli addietro.
Naruto nello shippuden ha dimostarato l’esatto contrario di quello che gli ha messo in testa a Neji d’essere libero all’esame! l’avevo già scritto qualche tempo fa; se nella prima serie Naruto ha dimostrato che uno può essere libero dal suo destino (magnifico momento a mio parere), nello shippuden viene contraddetto tutto! se Naruto era stato scelto dal fato per diventare l’Eremita delle 6 vie o che Tobi dice della battaglia tra Naruro e Sasuke era “destinata” ad arrivare, vuol dire che Neji aveva ragione che ognuno è incatenato dalle catene del fato e non si può lottare con esse. Neji è morto per un ideale che era forte e bellissimo nella prima parte e distrutto nella seconda.non saprei, secondo me si sta confondendo il destino, con la successione degli eventi,
prima di tutto naruto e sasuke hanno già combattuto nella prima serie, per un motivo, quindi che probabilmente dovranno rifarlo per motivi simili, non è qualcosa destinata dal fato, bensì una logica conseguenza delle scelte opposte fatte da entrambi,continuando naruto non era destinato a diventare l’eremita delle 6 vie, però se l’akatsuki inizia la cattura di tutti i biju è ovvio che lui debba imparare a padroneggiare ciò che gli era stato lasciato dal padre e dal suo maestro, per difendere se stesso e gli altri, l’alternativa era di piantarsi in mezzo alla strada è iniziare un sit-in di protesta…
il destino di cui parlava neji era quello di doversi sacrificare come un dovere per salvare la casata madre, che derivava dalla poche informazioni che lui bimbo aveva sulla morte del padre, poi abbiamo scoperto che il padre non si era sacrificato per dovere ma per una sua precisa scelta,
con questa morte neji ha solo imitato il padre, decidendo si sacrificarsi per salvare la cugina, il senso era semplice ai tempi dell’esame dei chunin come lo è ora, molte volte non si potrà essere liberi di decidere come e per cosa vivere, però si può essere liberi di decidere per cosa morire, per questo tutte le restanti discussioni nate da questo sacrificio tendo a non condividerle23 Dicembre 2012 alle 21:57 #942950Principe OscuroMembronon saprei, secondo me si sta confondendo il destino, con la successione degli eventi,
prima di tutto naruto e sasuke hanno già combattuto nella prima serie, per un motivo, quindi che probabilmente dovranno rifarlo per motivi simili, non è qualcosa destinata dal fato, bensì una logica conseguenza delle scelte opposte fatte da entrambi,continuando naruto non era destinato a diventare l’eremita delle 6 vie, però se l’akatsuki inizia la cattura di tutti i biju è ovvio che lui debba imparare a padroneggiare ciò che gli era stato lasciato dal padre e dal suo maestro, per difendere se stesso e gli altri, l’alternativa era di piantarsi in mezzo alla strada è iniziare un sit-in di protesta…
il destino di cui parlava neji era quello di doversi sacrificare come un dovere per salvare la casata madre, che derivava dalla poche informazioni che lui bimbo aveva sulla morte del padre, poi abbiamo scoperto che il padre non si era sacrificato per dovere ma per una sua precisa scelta,
con questa morte neji ha solo imitato il padre, decidendo si sacrificarsi per salvare la cugina, il senso era semplice ai tempi dell’esame dei chunin come lo è ora, molte volte non si potrà essere liberi di decidere come e per cosa vivere, però si può essere liberi di decidere per cosa morire, per questo tutte le restanti discussioni nate da questo sacrificio tendo a non condividerleTobi si riferiva a tutta la rivalità tra Naruto e Sasuke; dallo scontro fatto alla valle dell’epilogo fino allo scontro che avverà in futuro. E’ il destino d’odio che si tramandano i discendenti del clan Uchiha e il clan Senju, parole sue!
Naruto invece è destinato a diventare l’Eremita delle 6 vie; lo ha detto l’Eremita stesso che sarebbe ritornato in futuro in un flashback con tutti i cercoteri attorno e tutti i cercoteri erano d’accordo con Kurama che era Naruto la persona che era stata predetta dal vecchio Eremita. Questo è proprio il destino! Kishimoto farà diventare Naruro il prossimo Eremita delle 6 vie. E se Kishimoto gli voleva far fronteggiare Akatuki allora faceva bene a farlo diventare forte, ma non che mi salta fuori che Naruto è stato scelto da una profezia per salvare il mondo, eh! Il sacrificio di Neji resta comunque un atto di schiavo del destino per difendere la casata principale se guardiamo il discorso del destino di Naruto.24 Dicembre 2012 alle 00:54 #942954Thin Blue LineMembroHo letto tutti i post e sinceramente credo che alcuni non abbiano compreso il significato della morte di Neji. Non mi riferisco a quelli che avrebbero voluto un Neji più protagonista nello Shippuuden (tra i quali ci sono anche io), ma a quelli che dicono “tanto valeva che fosse morto contro Kidomaru”. Come se la morte di un personaggio dovesse avere come unico scopo quello di commuovere.
In questo manga la morte è spesso una scelta. E proprio per questo motivo l’autore cerca di racchiudere nell’episodio della morte l’essenza di un personaggio: è successo diverse volte, con Jiraya, con Itachi, con Hiruzen ecc., ora anche con Neji (a proposito, faccio i complimenti a blu per l’articolo di questa settimana, che riassume efficacemente questo concetto. Purtroppo alcuni commenti mi confermano quello che ho detto sopra: c’è chi non ha capito nulla).Qual era l’essenza del personaggio di Neji e come è cambiata successivamente?
Cerco di riassumere nel minor spazio possibile: prima dello scontro con Naruto Neji ci è stato presentato come un predestinato, sia in senso positivo (aveva un grande talento nel combattimento e si prospettava un futuro luminoso per lui), sia in senso negativo (facendo parte della casata cadetta la sua stessa esistenza era funzionale alla protezione dei membri della casata principale). L’atteggiamento di Neji nei confronti del destino lo definirei come un atteggiamento di rabbiosa accettazione: da una parte Neji aveva la convinzione che il suo destino fosse ineluttabile, ed il marchio sulla fronte stava lì a ricordarglielo (in questo capitolo il marchio scompare… è solo un modo per far capire che Neji è morto o quella scomparsa ha un significato? Domanda retorica); dall’altra parte quello stesso destino era la fonte del suo dolore, a partire dalla perdita del padre fino ad arrivare alla considerazione che egli aveva di sé stesso e della propria vita (molto bella la metafora dell’uccello in gabbia). La rabbia con cui combatte contro Hinata all’esame di selezione dei Chuunin è emblematica.
Sconfiggendolo, Naruto gli dimostra che in realtà quello che lui chiama destino può essere cambiato e l’incontro successivo con Hiashi offre a Neji l’occasione di un cambio di prospettiva, che ora sappiamo con certezza essere avvenuto: la vita non è un percorso predeterminato, ma ad ogni bivio che ci si presenta davanti abbiamo la possibilità di scegliere la nostra strada.Con l’ultimo capitolo il cerchio si è chiuso e non c’era da aggiungere nient’altro perché si chiudesse: Neji non è morto solo per proteggere Naruto (c’era già Hinata davanti a lui) ma è morto anche per proteggere Hinata: una morte decisa liberamente e accettata in maniera serena che però coincide con quella che sarebbe avvenuta se Neji in quella situazione ci si fosse trovato da “uccello in gabbia” (Cap. 105 pag. 20[/U]: “either way, the destination may be the same in the end”… è solo un caso che Neji pronunci queste parole 500 capitoli prima? Domanda retorica). Quasi come a dire che il percorso predeterminato e quello scelto liberamente possono anche avere la stessa meta (e infatti una risposta netta dell’autore su questo non c’è), ma che in fondo non è questo ad essere importante, quanto il percorso: quello che da un lato si vive con rabbiosa accettazione, dall’altro si vive con serena consapevolezza. Se si voleva rappresentare il dualismo destino / libertà di scelta attraverso un personaggio l’obiettivo è stato raggiunto, e la linea essenziale di questa narrazione non aveva bisogno di passaggi ulteriori. Il cerchio, come ho detto, si è chiuso, ed aggiungo che si è chiuso in maniera magistrale.
Sinceramente faccio fatica a capire chi avrebbe preferito che Neji fosse morto contro Kidomaru: sarebbe stata una morte che non avrebbe potuto affrontare il dualismo nell’ambito del rapporto fra le due casate (perché è da lì che tutto è nato). Il significato della morte di Neji sarebbe stato pesantemente ridimensionato, così come il personaggio non avrebbe avuto il coronamento che era giusto che avesse.
Dopodiché, se qualcuno mi viene a dire che la morte poteva essere costruita in modo da essere più coinvolgente dal punto di vista emotivo sono d’accordo, è stato tutto troppo frettoloso e privo di un’adeguata preparazione. E’ un capitolo che mi ha coinvolto poco. Ma per le ragioni che ho esposto su l’ho apprezzato moltissimo.
Se qualcuno si ferma prima o non riesce a scindere le due cose mi dispiace per lui, ma gli elementi per dire che la morte è stata ben costruita ci sono tutti.
24 Dicembre 2012 alle 02:24 #942957bluclaudinoPartecipanteEro volutamente esagerato, ovviamente :asd:
Cattivo :sad1:
Il fatto è che non è giusto, dal punto di vista di una buona sceneggiatura, introdurre dei personaggi, dargli un grande spazio, caratterizzarli da dio (facendo affezionare i lettori) e poi dimenticarseli [cit: ], per introdurne molti altri (Darui e Kitsuchi? Really?) caratterizzati alla buona e frettolosamente, che spesso non hanno neanche la metà delle potenzialità di quelli vecchi…
In secondo luogo Neji aveva tutte le potenzialità di dire la sua nella guerra, visto come era stato presentato (ripeto: GENIO, miglior ninja della sua generazione, migliore del clan più forte della foglia, con gli occhi migliori)… Ma ripeto: nessuno qui voleva che “fosse molto presente”, ma semplicemente che facesse qualcosa oltre a morire. E non è il motivo cheè patetico, è il modo.
Caratterizzare da dio Neji? Cioè, un bimbo che pensava che il papà era morto ucciso, invece si era sacrificato. Si parla pur sempre di uno Shonen, Naruto a me fa impazzire, lo ritengo più profondo, ma non parliamo della prima metà del manga come se fosse l’eneide perchè non lo è.
I Kage (Ay e Onoki) non sono stati ben caratterizzati dopo il Time Skip? Bee (adoro la sua caratterizzazione)? Gaara? Nagato? Danzo? Quanti personaggi nuovi conosciamo in modo profondo almeno quanto i nostri amati Konohani? Tanti, ma sono personaggi di caratura elevata.. poi se a te piaceva Neji, e magari ci eri anche affezionato visto che si parla di tanti anni fa, ok e ti capisco, ma non si può obbiettivamente dire che il livello dell’opera sia cambiato per questo, o che la morte di Neji sia stata “sbagliata”.
Chi avrebbe dovuto far morire Kishi? Hiashi? Tutti grideremmo che sarebbe scontato perchè è vecchio ed inutile.. dovrebbe far poweruppare il Byakugan di Neji così che possa morire coi fuochi d’artificio? Io mi chiedo, perchè dovrebbe? Neji ha già raggiunto un livello assoluto, contro gli Zetsu ha fatto vedere delle cose (come il “Muro d’aria” [mai visto prima]), ed ora fa quello che si sente e ciò coincide con quello che dovrebbe, per me tanto basta a chiudere il disegno cominciato 500 capitoli fa. Se dite che vedere due schiaffoni nuovi contro gli Zetsu avrebbe cambiato qualcosa nel messaggio globale del personaggio, io personalmente lo dubito..
Non poteva dire la sua in mezzo ai Kage, di fianco a Kakashi o Darui, o Mifune, sarebbe stato ridicolo affidare a Neji degli scontri così assurdi, sarebbe stato decisamente forzato e poco credibile. Infatti il team 10 sconfigge Asuma solo perchè lo conosceva bene, altrimenti avrebbero semplicemente dato man forte a Darui :mah: L’unico vero personaggio realmente potenziato nella guerra è Choji (secondo me ve lo siete dimenticato :asd:), ed è infatti quello che è sempre stato presentato come “fornito di un enorme potenziale”: in questo caso il potenziamento era dovuto, c’è stato ed è stato gestito in maniera perfetta, con una presa di posizione ed una prova di carattere. Neji non lo necessitava per me, ha dato prova di sè dando sè stesso.. poi boh, saranno gusti :mah:
PS:
(se fosse morto al tempo non sarebbe stato patetico affatto, si era già redento, tanto che stava rischiando la vita per i suoi amici/compagni).Redento si, ma si trattava di una missione affidata dall’Hokage, una cosa da cui non sottrarsi :mah: Questa morte invece è stata dettata da una scelta personale molto forte: contro Kidomaru infatti dice di cominciare a capire, non d’essere arrivato ad una conclusione, ci è arrivato ora invece :sisi:
Tra l’altro: come Naruto e Sasuke si sono trasformati da giovani ninja a mostri inconcepibili, anche altri come Neji e Rock Lee sarebbero potuti migliorare, fino a raggiungere il livello dei ninja fighi di adesso…
Naruto e Sasuke sono i protagonisti, se Neji fosse forte come loro il manga si chiamerebbe “Neji” :mah: Lee deve dire ancora la sua.. e Choji ha tenuto testa al Gedo Mazo aiutando a sigillare Asuma, Kakuzu e Hizashi, non mi sembra poco :sisi:
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Se Neji non aveva niente da dire mi sembra giusto dargli una morte….ma questo molti capitoli addietro.
Naruto nello shippuden ha dimostarato l’esatto contrario di quello che gli ha messo in testa a Neji d’essere libero all’esame! l’avevo già scritto qualche tempo fa; se nella prima serie Naruto ha dimostrato che uno può essere libero dal suo destino (magnifico momento a mio parere), nello shippuden viene contraddetto tutto! se Naruto era stato scelto dal fato per diventare l’Eremita delle 6 vie o che Tobi dice della battaglia tra Naruro e Sasuke era “destinata” ad arrivare, vuol dire che Neji aveva ragione che ognuno è incatenato dalle catene del fato e non si può lottare con esse. Neji è morto per un ideale che era forte e bellissimo nella prima parte e distrutto nella seconda.Si parla di destino avverso: se sono destinato a portare pace e prosperità, mi devo opporre a cosa? Perchè? :look:
Neji è morto per difendere un amico, una cugina, una strategia, il mondo intero, ti sembra destino avverso? Se fosse morto per ordine dell’hokage, per preservare la pace del villaggio da una guerra eventuale con Kumogakure, allora si che sarebbe destino avverso.
24 Dicembre 2012 alle 07:51 #942961kantMembroTobi si riferiva a tutta la rivalità tra Naruto e Sasuke; dallo scontro fatto alla valle dell’epilogo fino allo scontro che avverà in futuro. E’ il destino d’odio che si tramandano i discendenti del clan Uchiha e il clan Senju, parole sue!
Naruto invece è destinato a diventare l’Eremita delle 6 vie; lo ha detto l’Eremita stesso che sarebbe ritornato in futuro in un flashback con tutti i cercoteri attorno e tutti i cercoteri erano d’accordo con Kurama che era Naruto la persona che era stata predetta dal vecchio Eremita. Questo è proprio il destino! Kishimoto farà diventare Naruro il prossimo Eremita delle 6 vie. E se Kishimoto gli voleva far fronteggiare Akatuki allora faceva bene a farlo diventare forte, ma non che mi salta fuori che Naruto è stato scelto da una profezia per salvare il mondo, eh! Il sacrificio di Neji resta comunque un atto di schiavo del destino per difendere la casata principale se guardiamo il discorso del destino di Naruto.non lo condivido e scrivo per l’ultima volta anche perchè non c’è molto da aggiungere,
tobi in quel caso come sempre ha addomesticato(perchè naruto non è senju) le parole per mettere naruto contro sasuke, non riuscendoci, ma non c’era bisogno di tanto per capire come uchiha contro senju con sasuke e naruto hanno nulla da dividere,
perchè da una parte c’era la faida dei discendenti del rikudou che andava avanti sulle modalità di trovare la pace nel mondo,
dall’altra c’era la sete di vendetta personale di sasuke e relativa ricerca di potenza nel compierla alleandosi con un criminale, contro l’amico che voleva impedirglielo, ma questa sete di vendetta ha portato sasuke contro tutto il villaggio non contro naruto quindi non c’era nessun dualismo,
naruto ha solo sentito la responsabilità di dover occuparsi lui stesso del suo amico, tutto ciò con il destino ha nulla da vederel’eremita poi non ha profetizzato il suo ritorno, ha solo detto ai baby-biju che loro un giorno sarebbero tornati ad essere di nuovo insieme, sottinteso perchè sarebbe stato un suo discendente a farlo ed in effetti così è stato, visto che li ha riuniti obito uchiha
neji non resta schiavo del destino di nessuno, sceglie volontariamente di salvare la cugina che stava facendo da scudo a naruto, gli ordini erano di difendere naruto non hinata, seguendo nella scelta di morire suo padre che scelse di sacrificarsi al posto del fratello, sempre a causa di hinata
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