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A giugno debutterà a fianco di Naruto a quanto pare questo nuovo manga di cui è in giro il pilota, basato sul personaggio di Mario, un mezzo giapponese mezzo siciliano (scusate ma questo mix da italiano non si può veramente sentire :asd:) killer professionista al soldo di influenti famiglie mafiose. Dato il suo lavoro si ritrova come compagna per un assassinio Saori, una ragazza killer dal passato che ricorda il personaggio di Lucy Liu in kill bill. Ma il mondo del crimine non segue alcun senso, è spietato e gli ideali mafiosi tanto decantati di rispetto si ritrovano ad essere solo delle vane parole a cui appigliarsi di tanto in tanto.
Va beh la storia la leggete anche voi, non c’è bisogno di raccontarla qui, qualche impressione sullo one shot, i temi trattati promettono bene, anche la caratterizzazione di Mario non è male, le tematiche trattate ovviamente sono solo accennate ma se si dovesse serializzare come è programmato non sarebbe male. Nota positiva niente super poteri della mafia (per ora), neanche strategie complicate, tutto sembra incentrato sullo sviluppo dei personaggi e sulla descrizione di questa realtà in cui Mario vive, il che è decisamente un punto a favore per me anche se ho paura dati i precedenti per lo sviluppo dei personaggi, visto cosa succede ultimamente nel manga.
In conclusione questo one shot non eccelle sicuramente per la sua fattura o storia, preso da solo sarebbe qualcosa di sufficiente, ma se lo pensiamo nello sviluppo di un qualcosa più curato e intrecciato, che lasci i canoni shonen e diventi più seinen, riesco a guardarlo sotto un’altra luce e vedo delle potenzialità.
Ah, lo one shot è di Kishimoto, scritto da lui 15 anni fa, e a quanto pare sarà il prossimo lavoro dell’autore, quindi Naruto è vicino ad una fine, ad essere sinceri aspettavo questo da molto tempo, a mio parere Naruto non ha più niente da dire e credo che questo nuovo lavoro possa essere promettente.
Da come hai scritto non si è capito subito che si tratta di uno one-shot come , per esempio, sempre di Kishimoto. Ti inviterei a tenere per te i commenti off-topic.
Aggiungo che il plot di Mario è composto da 160 pagine circa e alla fine di un volume di Naruto Kishi ne parla entusiasticamente, dicendo che è la miglior cosa che avesse scritto e che gli piacerebbe svilupparla un domani.E’ già disponibile la versione eng
Mario 1 – Read Mario 1 Online – Page 1Più in là leggerò e commenterò
Appena finito. Mi è sembrato molto buono, anche se devo ancora abituarmi a concepire Kishimoto come un autore di storie del genere. In uno one-shot si rischia di delineare la solita storia con la solita solfa, soliti gangster che fanno tutto per denaro e nessuno può fidarsi di nessuno, tutto ciò condito dai sentimenti che arricchiscono il risultato. Il rischio è molto alto per Kishimoto e non può che esserne cosciente.
Specialmente in questo caso dove in poco tempo deve fare una sorta di sintesi di quello che potrebbe realizzare in anni e anni di serializzazione (eventuale) di Mario. Dico questo perché già m’immagino i soliti commenti di chi precoce urla al sentimentalismo di Kishimoto un po’ come per Spielberg.
In questo one-shot si dicono molte cose che in una serializzazione lunga e settimanale sarebbero sparse in un lungo arco di tempo, quindi ora non so da cosa partirà un’eventuale pubblicazione e da come imposterà il primo capitolo.
Comincerà come la prima pagina di questo one-shot?
Comincerà con Saori e Mario in fuga da soli che magari prima o poi verranno contattati dalla famiglia rivale?
Conserverà questa impostazione “shonen” o col tempo si evolverà in un seinen?
BohPerò Kishi ha il merito di lavorare davvero sodo: nonostante i ritmi frenetici della serializzazione settimanale con un manga importantissimo e le conseguenti pressioni, riesce a fare qua e là one-shot di 50 pagine circa.
Come disegni preferisco il vecchio volto di Mario, ben più cazzuto e da seinen, anche se con tratti somatici più da est-europeo che da italo-giapponese. Ora sembra un misto fra Yahiko e Tobi [SPOILER]inteso come Obito adulto[/SPOILER]
Fa piacere che ci sia attenzione alla cura dei capelli (a differenza di Naruto) e mi sono piaciute tantissimo Saori e la mamma di Mario verso la fine, 2 pannelli davvero bellissimi.
I disegni dei palazzi non mi hanno colpito, sembravano di cartone e solo di facciata tipo studio cinematograficoLetto, bello :sisi: Mario è un italiano mammone :asd: Aspetto notizie su questo progetto perchè sembra interessante :sisi:
Piccola chicca!
Mario 1 – Read Mario 1 Online – Page 4
grande Kishimoto, citazione bellissima sotto la tazzina che Mario sta posando!
Piccola chicca!
Mario 1 – Read Mario 1 Online – Page 4
grande Kishimoto, citazione bellissima sotto la tazzina che Mario sta posando!
c’è scritto Kobayashi
Approvo in toto questo nuovo progetto, se sarà serializzato.
Ero proprio curioso di vedere Kishimoto all’opera su qualcosa di diverso da Naruto :sisi: Spero che se verrà serializzato, rimanga con questo stile e non diventi una roba alla Tutor Hitman Reborn (genere mafiosi con i pokemon :asd:).
Secondo voi queste sono le avvisaglie che Naruto è prossimo alla conclusione (il che vuol dire tutto e niente :asd:)?ps: Spero di non essere stato l’unico, ad aver pensato al Mario di Maccio capatonda :asd:
———- Post added at 10:26 ———- Previous post was at 10:17 ———-
Conserverà questa impostazione “shonen” o col tempo si evolverà in un seinen?
BohChe diventi un seinen mi sembra difficile, più che altro per le logiche di mercato di Shueisha, ammesso che lo pubblichino loro. Cmq nulla si può dire (come amava dire il mio prof di Analisi I :asd:).
Approvo in toto questo nuovo progetto, se sarà serializzato.
Ero proprio curioso di vedere Kishimoto all’opera su qualcosa di diverso da Naruto :sisi: Spero che se verrà serializzato, rimanga con questo stile e non diventi una roba alla Tutor Hitman Reborn (genere mafiosi con i pokemon :asd:).
Secondo voi queste sono le avvisaglie che Naruto è prossimo alla conclusione (il che vuol dire tutto e niente :asd:)?ps: Spero di non essere stato l’unico, ad aver pensato al Mario di Maccio capatonda :asd:
Che diventi un seinen mi sembra difficile, più che altro per le logiche di mercato di Shueisha, ammesso che lo pubblichino loro. Cmq nulla si può dire (come amava dire il mio prof di Analisi I :asd:).
Mi pare che nell’ultima intervista di Kishi un annetto fa disse che in un anno e mezzo sarebbe finito, circa, poi chissà. Secondo me Naruto fra un centinaio di capitoli finirà. Al di là di questo ot, chissà se l’autore si prenderà un periodo di pausa (con la vitaccia che fanno almeno un anno lo prenderei… sole e spiaggia alle Hawaii, magari insieme al suo maestro Togashi :D)
All’inizio pensavo ad un altro thread sulla serie di Capatonda ahaha avevo proprio scordato il Mario kishiano.
Tornando seri, io non ho idea di quel che sarà. Una storia di mafia non può che essere seinen, c’è poco da fare, e credo che Kishi sia tranquillamente in grado di farne una. Non so se l’esclusiva verso la Shueisha comprenda solo Naruto, ma credo proprio che riguardi tutto il lavoro di Kishi. Potrebbe avere la stessa ampissima libertà di sforare nel seinen che ha avuto Togashi per le formichimere, chissà, io ci spero
Che Kishimoto si spostasse più sul seinen (come in questo one-shot) si poteva facilmente notare, però sinceramente Mario mi è sembrato un pò arido come futuro manga. Prima di tutto il setting : magari è di facile realizzazione, ma è un pò oldi(non che non esista più la Mafia, magari, ma semplicemente la letteratura e il cinema non lo trattano più) e da un mangaka novecentesco come Kishi sarebbe solo una restrizione, egli crea il setting adatto alla storie, non le storie adatte al setting.
Per i personaggi nulla da dire, ognuno tradisce ognuno, bello per chi è fan di Kishimoto, per altri non so. La cosa brutta è che però pur spostandosi sul seinen Kishi vuole rimanere sullo shonen…e ciò non fa buona pubblicità alla storia. Vedremo, penso che dopo Naruto questo autore non si voglia ancora fermare (vedi invece ciò che è successo con FMA)Per i personaggi nulla da dire, ognuno tradisce ognuno, bello per chi è fan di Kishimoto, per altri non so.
Scusa ma che senso ha questa frase? Cosa avrebbe di così particolare da pregiudicare la lettura di chi non legge Naruto?
Certe frase proprio non le capisco…..
La cosa brutta è che però pur spostandosi sul seinen Kishi vuole rimanere sullo shonen…e ciò non fa buona pubblicità alla storia.
Anche qua: ma chi l’ha detta questa cosa?
Kishi è sotto contratto con la Shueisha e quindi come tale il suo one-shot viene pubblicato sulla rivista della suddetta casa editrice.
Il suo one-shot non sarebbe potuto comparire in altre riviste se non in quelle indipendenti, cioè in quelle riviste create apposta per gli one-shot (se non mi sbaglio una è “akamaru e qualcosa”).
Se lo one-shot è comparso su Jump è solo per motivi contrattuali e per dare maggiore risalto al capitolo (su Jump ne avrebbe comunque di più rispetto a qualsiasi altra rivista).E poi non penso affatto che possa fare cattiva pubblicità alla storia. Basta prendere l’esempio Death Note per farsi un’idea.
Che Kishimoto si spostasse più sul seinen (come in questo one-shot) si poteva facilmente notare, però sinceramente Mario mi è sembrato un pò arido come futuro manga. Prima di tutto il setting : magari è di facile realizzazione, ma è un pò old (non che non esista più la Mafia, magari, ma semplicemente la letteratura e il cinema non lo trattano più) e da un mangaka novecentesco come Kishi sarebbe solo una restrizione, egli crea il setting adatto alla storie, non le storie adatte al setting.
Per i personaggi nulla da dire, ognuno tradisce ognuno, bello per chi è fan di Kishimoto, per altri non so. La cosa brutta è che però pur spostandosi sul seinen Kishi vuole rimanere sullo shonen… e ciò non fa buona pubblicità alla storia. Vedremo, penso che dopo Naruto questo autore non si voglia ancora fermare (vedi invece ciò che è successo con FMA)Mi sembra abbastanza ovvio che da uno one-shot si possano trarre pochissime conclusioni. In pratica è più una serie di disegni su una storia diversa che altro. In ogni caso, se ha pronte 160 pagine di bozza iniziale, vuol dire che ha tantissimo da raccontare.
Sulla tematica centrale sono molto in disaccordo: secondo me, per un film di un paio d’ore può andar bene qualunque trama, basta che sia rappresentata alla grande e non c’è problema; per un manga lungo (e credo proprio Kishi ne farà un altro così) l’idea centrale debba essere di ferro, poi chi se ne frega se non è originalissima. Le gangster story saranno sempre attraenti, che siano di mafia o criminali e basta (vedi i recenti Lawless o Gangster squad, anche se è cinema), perché fanno parte della realtà e hanno tanti elementi da poter sfruttare. I tradimenti, gli affari e il dover uccidere per odio o per dovere, il legame con la famiglia e l’amore per qualcuna sono abbastanza per sciorinare tanta roba; però se non vuole potenziare nessuno con abilità magiche, è (forse) quasi costretto a passare al seinen o farebbe qualcosa di “moscio”Posto, con il vostro permesso, questa intervista molto interessante riguardante Mario a Kishimoto. Attenzione, è in inglese :asd:
Scusa ma che senso ha questa frase? Cosa avrebbe di così particolare da pregiudicare la lettura di chi non legge Naruto?
Certe frase proprio non le capisco…..
Anche qua: ma chi l’ha detta questa cosa?
Kishi è sotto contratto con la Shueisha e quindi come tale il suo one-shot viene pubblicato sulla rivista della suddetta casa editrice.
Il suo one-shot non sarebbe potuto comparire in altre riviste se non in quelle indipendenti, cioè in quelle riviste create apposta per gli one-shot (se non mi sbaglio una è “akamaru e qualcosa”).
Se lo one-shot è comparso su Jump è solo per motivi contrattuali e per dare maggiore risalto al capitolo (su Jump ne avrebbe comunque di più rispetto a qualsiasi altra rivista).E poi non penso affatto che possa fare cattiva pubblicità alla storia. Basta prendere l’esempio Death Note per farsi un’idea.
Ma non vuol dire nulla che è in contratto con la Shueisha, se leggi l’intervista lo dice chiaramente che le prime bozze che sottopeneva erano troppo pesanti per la Shueisha. Ma ora, dopo che ha fatto Naruto, ha carata libera. E si vede dalla storia di Naruto, dalla interviste che Kishimoto vuole portare le tematiche seinen in uno shounen. Riguardo i personaggi di Kishi e i loro tradimenti, posso immaginare determinati target che potrebbero non apprezzare, quelli che appunto amano lo shonen puro con il villain puro.
———- Post added at 04:15 ———- Previous post was at 04:10 ———-
Mi sembra abbastanza ovvio che da uno one-shot si possano trarre pochissime conclusioni. In pratica è più una serie di disegni su una storia diversa che altro. In ogni caso, se ha pronte 160 pagine di bozza iniziale, vuol dire che ha tantissimo da raccontare.
Sulla tematica centrale sono molto in disaccordo: secondo me, per un film di un paio d’ore può andar bene qualunque trama, basta che sia rappresentata alla grande e non c’è problema; per un manga lungo (e credo proprio Kishi ne farà un altro così) l’idea centrale debba essere di ferro, poi chi se ne frega se non è originalissima. Le gangster story saranno sempre attraenti, che siano di mafia o criminali e basta (vedi i recenti Lawless o Gangster squad, anche se è cinema), perché fanno parte della realtà e hanno tanti elementi da poter sfruttare. I tradimenti, gli affari e il dover uccidere per odio o per dovere, il legame con la famiglia e l’amore per qualcuna sono abbastanza per sciorinare tanta roba; però se non vuole potenziare nessuno con abilità magiche, è (forse) quasi costretto a passare al seinen o farebbe qualcosa di “moscio”Certo, ma determinate tematiche sono determinate da determinati periodi storici. Nella letteratura ottocentesca piaceva e si scriveva degli eroi, magari tormentati, ma sempre superuomini, nella letteratura del novecento si scriveva di uomini psicopatici e robe simili (sto semplificando,ovviamente) ; nei primi film ci si rifaceva o al realismo o alla letteratura ottocentesca, ed è da là che nasce il west e i film mafia-based, ma quel tempo è finito (quanti film recenti sulla mafia hanno cambiato l’industria negli ultimi 20 anni?). Anche i film di Quentin Tarantino, nonostante siano comunque grandiosi, non cambiano più l’industria e sembrano vecchi nelle loro tematiche.
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