Life

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  • #622316
    Ichigo2
    Partecipante

    questa non è neanche lontanamente la versione che avevo scritto con Desiree tre anni fa…
    non è propriamente una storia d’amore, lo è solamente nei primi momenti…poi diventa parecchio più d’azione.
    L’ho riscritto tutto in un’ora appena tornato dal lavoro (sono esattamente tre anni da quando bruciai tutto) e quindi ho scritto solo quello che ricordo dei primi tre capitoletti. 😀
    Ho invertito il mio nome con quello di mio fratello….così, senza una motivazione….mentre carattere, avvenimenti e luoghi (tranne i paesi e città) sono totalmente inventati :sisi:

    non ci sono praticamente dialoghi…perché sono una sega in questo ed era lei il genio….
    tant’è che la storia mi piaceva molto…magari potrebbe piacere….[SPOILER](ah se mi conoscete sapete già come posso trattare i miei personaggi a riguardo della morte :D)[/SPOILER]

    via basta parole stupide e via a:

    Life

    1

    Sembrava una vita normale quella di Angelo, un diciannovenne che viveva in un semplice paesino nella provincia Bergamasca, ma in pochi mesi tutto cambiò radicalmente per lui, per la sua famiglia ed tutto il mondo che gli girava intorno.
    Angelo era un ragazzo introverso e molto dedito agli studi e con pochi amici e non si dedicava molto alla vita spensierata e ricca di divertimenti tipica dei ragazzi suoi coetanei, eppure sostanzialmente anch’esso la desiderava, solo che la timidezza e molte ripetute scuse lo bloccavano.
    Suo fratello Marco era l’esatto contrario, di quattro anni più grande, aveva già un lavoro redditizio, un mondo di amici, divertimenti, fidanzate e non riusciva a capire perché suo fratello minore non si “sbloccasse”; più volte lo aveva invitato ad uscire con lui ed ogni volta si divertivano molto ma comunque Angelo non riteneva giusto uscire con gli amici di suo fratello e quindi stava a casa.
    La cosa strana era che Angelo con suo fratello, con gli amici o con i familiari era molto espansivo, estroso e pure divertente ma erano gli estranei le novità e i cambiamenti ad essere per lui un problema (aggiungendo altre scuse che anch’esso non riusciva a spiegarsi).
    Ma un giorno, approfittando della festa degli alpini in centro nel quale si sarebbero riunite veramente tantissime persone da ogni parte d’Italia, Marco finalmente riuscì a convincere (praticamente obbligandolo) suo fratello ad uscire a vedere tutta la fanfara, la gente e a bere a più non posso cantando inni a casaccio.
    Nel pomeriggio si sarebbero aggregate l’attuale fidanzata di Marco, Chiara, con il fratello e la sorella si essa, Michele e Desiree entrambi più piccoli di Chiara.
    Desiree colpì subito Angelo, era di un anno più giovane di lui con i capelli castano chiaro molto lunghi e sempre pronta a ridere delle varie idiozie che esso diceva (come con l’apparizione di un cane molto strano che sembrava proprio l’incrocio di un pastore tedesco e un bassotto, cioè basso con le zampine corte ma sostanzialmente con le fattezze di primo, e quando Angelo lo fece notare scoppiò l’ilarità generale).
    Insomma, strano ma vero, probabilmente aveva fatto colpo con una ragazza di cui esso aveva già un’attrazione, ma purtroppo la giornata venne bruscamente terminata da una tempesta che obbligò tutti a scapparsene a casa.
    Una bellissima giornata.

    2

    Pochi giorni dopo un SMS:
    -Indovina chi sono?-
    Angelo come avrete capito non riceveva spesso SMS e quindi rimase subito molto sorpreso, ma non capii che fosse Desiree e le scrisse:
    -Boh, la Chiara? (si a Bergamo mettiamo gli articoli davanti ai nomi)
    -Sbagliato, ritenta sarai più fortunato.
    Non c’erano più dubbi, non poteva che essere la sorella minore!
    La giornata aveva subito preso un’impennata di felicità e un mare di messaggi si scrissero per conoscersi meglio, scherzare, scherzare e scherzare.
    Urgeva assolutamente un nuovo incontro e ad organizzare il tutto furono Marco e Chiara che desiderando un inciucio tra i loro fratelli li invitarono in un locale giamaicano.
    Finalmente si incontrarono di nuovo, comprarono dei cocktail alcolici sempre ridendo e scherzando fino a che entrambi non erano praticamente ubriachi, ma almeno non vi era più nessuna restrizione e così avvenne il primo bacio tra i due, molto spontaneo e intenso, il primo di una lunga serie per quella serata speciale.
    Ma verso le 2 di notte arriva un SMS, è la madre di lei ed esige che essa torni a casa subito e così dovettero lasciarsi per quella giornata.
    Angelo si aprì molto con lei raccontandogli anche di un posto speciale, dove si recava soprattutto quando è triste, verso la fine di un bosco noto vicino ad un canale del Brembo (un fiume di Bergamo) c’era un’enorme pietra rotonda in terra (la quale tra l’altro era molto suggestiva perché era l’unico punto completamente illuminato dal sole) speciale soprattutto perché ci andava sempre da più giovane con suo nonno il quale ormai non c’era più.
    Lei invece gli confessò che si era da poco lasciata con il suo ex poiché esso non aveva voglia di fare niente che non divertirsi e basta, molto ignorante e con antiquate abitudini ed atteggiamenti con essa da averla indotta a lasciarlo, ma era stato comunque una persona importante per lei poiché fu il suo primo amore, il suo primo in tutto e per tutto, ma che ora era tutto passato e che voleva girare pagina.

    3

    Angelo e Desiree iniziano a frequentarsi ma qualcosa non va per il verso giusto, l’ex ragazzo di lei tornò da essa in lacrime e lei invece che lasciarlo decide di stare con un piede in due scarpe.
    Tra Angelo e Desiree le cose non andavano più molto bene, complice il fatto che per vari impegni non potevano vedersi per parecchio tempo, mentre con l’ex si rivedeva di nuovo e purtroppo per Angelo non fu più propriamente un “ex”.
    Abbastanza triste e sconsolato Angelo si recò ovviamente al suo posto speciale, ma qualcosa di strano accadde, vide un signore anziano in piedi sopra alla pietra che pareva guardare il nulla immobile.
    Avvicinandosi ad Angelo quello strano vecchio pareva di avere qualcosa di molto familiare ed una volta a pochi metri lo shock.
    Era suo nonno scomparso l’anno prima ma molto più magro e con qualcosa di strano negli occhi e nel viso, i primi erano sprovvisti completamente di pupille mentre il secondo aveva uno strano ghigno folle .
    Nemmeno il tempo di dire una parola che, con incredibile sorpresa di Angelo, suo nonno si lanciò lasciandosi cadere dalla pietra sul canale e scomparve sott’acqua.
    Colto alla sprovvista ma comunque con l’impulso di salvare il nonno ritrovato si lanciò anch’esso in acqua per tirarlo fuori ed ottenere spiegazioni.
    Il caos, la corrente dell’acqua era troppo forte, il corpo del nonno non pareva esserci (o non ci fu mai stato?) e il panico crebbe in Angelo che d’istinto tentò di tornare in superficie, ma una mano lo prese con estrema forza, una mano ghiacciata lo strattonò fino a capovolgerlo a testa in giù ed Angelo li vide, gli occhi nel nonno che diventarono completamente neri e solo una cosa riusci Angelo a dire:
    -AIUTAMI!
    E prima di svenire gli parve di sentire una voce sconosciuta rispondere:

    -E così….sia!

    #925765
    Redazione
    Amministratore del forum

    Figo. :sisi:
    [SPOILER]Il protagonista si chiama Angelo! :D[/SPOILER]

    A parte gli scherzi, per essere una cosa abbozzata e buttata giù di qualcosa che avevi già scritto, non è malaccio. Forse inizi troppo velocemente la narrazione (ma forse sono solo io che preferisco avere subito chiari i luoghi, i personaggi e i caratteri che incontrerò). Poi il cambio improvviso di genere che si ha nel terzo capitoletto è proprio da te. :asd: E mi è piaciuto. Fa tanto “Mah” di Maccio Capatonda. Ma l’avevi finito l’altra volta?

    #925768
    Ichigo2
    Partecipante

    Figo. :sisi:
    [SPOILER]Il protagonista si chiama Angelo! :D[/SPOILER]

    A parte gli scherzi, per essere una cosa abbozzata e buttata giù di qualcosa che avevi già scritto, non è malaccio. Forse inizi troppo velocemente la narrazione (ma forse sono solo io che preferisco avere subito chiari i luoghi, i personaggi e i caratteri che incontrerò). Poi il cambio improvviso di genere che si ha nel terzo capitoletto è proprio da te. :asd: E mi è piaciuto. Fa tanto “Mah” di Maccio Capatonda. Ma l’avevi finito l’altra volta?

    Si compiuto quasi totalmente.
    C’era anche l’idea del sequel chiamato Death.
    Angelo è mio fratello :asd:

    #925771
    Redazione
    Amministratore del forum

    Si compiuto quasi totalmente.
    C’era anche l’idea del sequel chiamato Death.
    Angelo è mio fratello :asd:

    Complimenti a lui, gran bel nome. :ahsisi:
    Il sequel prevede la “trasformazione” in Angelo della Morte? :asd: Mica male!
    Son curioso di finirlo di leggere ora. Ma sei sicuro ti vada bene pubblicarlo in rete così?

    #925773
    Ichigo2
    Partecipante

    Complimenti a lui, gran bel nome. :ahsisi:
    Il sequel prevede la “trasformazione” in Angelo della Morte? :asd: Mica male!
    Son curioso di finirlo di leggere ora. Ma sei sicuro ti vada bene pubblicarlo in rete così?

    Si, non mi interesserebbe lucrare su una mia passione sopita anni fa
    Penso che sta sera scrivo altri capitoletti

    #925867
    CorNix
    Partecipante

    Carina la storia! Ne seguirò gli aggiornamenti :sisi:
    Leggendo ho avuto l’impressione che ci avessi messo molto di te stesso, prendendo spunto dalla tua vita reale (a partire da nomi ed ambientazione)… Ho visto giusto, Ichigo2? 😉

    #622315
    Ichigo2
    Partecipante

    4

    Roberto e Tobia erano due ragazzini di 14 anni, che si divertivano nei pomeriggi a correre ed esplorare i boschi nei pressi delle loro abitazioni.
    Roberto era un giovane estroverso, forse alle volte troppo impulsivo, gli piaceva tantissimo l’avventura; molto altro per la sua età, ma snello e forte.
    Si cacciava spesso nei guai e toccava al suo migliore amico aiutarlo ad uscirne.
    Gli piacevano i soprannomi e decise di chiamarsi Red per via della sua caratteristica preferita, aveva i capelli rosso fuoco.
    Tobia era un ragazzo abbastanza serio, il quale preferiva concentrarsi sullo studio o ai videogame piuttosto che uscire.
    Castano scuro e abbastanza grassottello era abbastanza lo stereotipo del nerd.
    Eppure Red riusciva sempre a tirarlo fuori di casa per qualche avventura e quasi sempre succedevano guai.
    Ed infatti quella giornata invece di fare i compiti per il giorno dopo uscirono per i boschi ad esplorare.
    Siccome Red era fissato con i soprannomi ne diede uno anche a Tobia, lo chiamò Toby….Red e Toby…gli piacevano un sacco i film Disney.
    Quel giorno decisero di spingersioltre il recinto che divideva il terreno dei loro genitori da quello dei vicini, che non conoscevano.
    La recinzione era fatta alla bell’e meglio, con della ferraglia e materiali che ormai erano del tutto arruginiti.
    Quando Red tentò di scavalcare successe un ennesimo guaio.
    Come avrebbero dovuto prevedere o quanto meno sospettare, la recinzione andò in frantumi devastandosi del tutto.
    “Guarda che casino hai combinato! Idiota!! disse Toby tra l’impaurito per lo schianto e la rabbia per il danno causato.
    “E io che ne sapevo che si sarebbe rotta?” tentò di difendersi Red.
    “Ma se è tutta arrugginita! Ti sei fatto male?”
    “No, per fortuna niente, tranne questo piccolo graffio!”
    Ma non era un graffio profondo, infatti quasi non sanguinava affatto.
    “Dobbiamo dirlo a qualcuno!” disse Toby ma subito Red urlò.
    “No! ci metterebbero in castigo, non diciamo niente a nessuno, penseranno che è stato il vento o qualche animale…di certo non potranno mai capire che siamo stati noi.”
    “Eh sperem…” disse Toby avvillito.
    “Ti preoccupi troppo!” scherzò Red.
    “Se lo dici tu….”

    5

    Decisero di passare sopra l’accaduto e di proseguire nel campo dei vicini, dove trascorsero la giornata in tranquillità.
    Senza trovare nulla di particolare che già non conoscessero o avessero visto nelle loro “avventure”.
    Decisero quindi di avvicinarsi al fiume per dissetarsi per poi discutere il punto della situazione; una volta giunti nei pressi della riva erano molto delusi visto che era già pomeriggio inoltrato.
    Toby parò per primo, con aria avvilita.
    “Dai Red torniamo a casa…qui non c’è niente.”
    “Si, hai ragione, mi sa che è stata una completa perdita di tempo!
    “È praticamente lo stesso nostro bosco! Che ti aspettavi di trovare? Balu?” disse Toby scherzando.
    “Ahaha! Qualcosa del genere…ma poi Balu è nella giungla, non in un bosco” controbatté Red.
    E subito Toby rispose con aria saccente.
    “Guarda che ci sono anche nei boschi gli orsi idiota!”
    Poi però notò una strana ombra nel fiume in lontananza.
    “Hei, aspetta!Cosa è quella cosa nel Brembo?”
    Red credendo fosse uno scherzo rispose.
    “Cosa c’è?Dai non fare lo scemo e non scherzare con me! Non sono mica nato ieri!”
    “No! guarda nel fiume!C’è qualcosa che galleggia!Guarda là!!”
    “Dove?Io non vedo niente! Sei sicuro?”
    Poi notò la strana ombra anche lui…”Ah ecco, ma sarà un sacco della spazzatura!”
    “No, andiamo a controllare!”
    E correndo si avvicinarono più che poterono allo strano oggetto.
    Toby, incomprensibilmente energico, si immerse per primo incuriosito.
    Colpo di scena! Era un corpo di un ragazzo!
    “È un ragazzo!Oddio! Red vieni a darmi una mano!”
    Anche Red si immerse nel fiume e trascinarono la persona a riva e poi fuori dall’acqua.
    “È vivo?” chiese Red disperato.
    Stetterò più in silezio possibile e riuscirono a sentire degli ansimi e delle parole provenienti dallo sconosciuto

    “A-Aiutami…Nonno!”
    “È ancora vivo Red!Ma forse per poco! Dobbiamo aiutarlo”
    “Dobbiamo chiamare aiuto” disse Red
    “No, forse non farebbero in tempo, siamo lontani, non ci resta che trascinarlo a casa…lo so che è lontano ma è l’unico modo per salvarlo! Credo sia quasi in ipotermia!”
    E così facendo, curiosamente quasi senza fatica, riuscirono a trascinare il corpo fino a casa e a chiamare i soccorsi.
    Quel ragazzo era il figlio minore dei vicini.
    Quel corpo era Angelo, e forse loro gli avevano salvato la vita.

    6

    Bip…Bip…Bip…Bip….Bip…
    Il suono facilmente riconoscibile dell’elettrocardiogramma.

    “Signora, suo figlio si rimetterà, non ha subito alcun trauma e la temperatura sta tornando a livelli accettabili”
    “Dovrebbe svegliarsi a momenti, ma vi consiglio di non disturbarlo e lasciarlo riposare in pace”
    Disse un dottore fuori dalla stanza
    “Se la dev’essere vista brutta”
    “Si dottore…è solo grazie ai figli dei vicini…e a lei!”
    Il suono di passi che si allontanano.

    “Sì , pronto?”
    “Salve ho bisogno di un aiuto!”
    “Eh, mi dica”
    “Per caso voi mettete anche degli apparecchi? Perché mi sa che mi stanno crescendo i denti del giudizio…universale!”
    “Scusi ma con chi parlo?”
    “Con il demonio!”
    Il suono di tante risate da dei ragazzi nella camera accanto.

    Angelo si svegliò di soprassalto, in ospedale, disorientato e privo dei ricordi degli avvenimenti del giorno precedente.
    “Mamma!? C’è qualcuno?”
    Nessuna risposta.
    Si tolse tutti i cavi che erano collegati al suo corpo e andò in bagno.
    Un improvvisa forte nausea però lo spinse a vomitare, ma putroppo non riuscì ad arrivare al water in tempo e rimise principalmente acqua sul pavimento.
    “Oddio….che schifo” si disse disgustato.
    Si sciacquò al lavandino la faccia e si guardò allo specchio.
    Uno shock!
    Le sue pupille non erano più nocciola come sempre ma besì quasi completamente schiarite e bianche.
    Spinto dall’ansia e dall’angoscia corse fuori dal bagno, scivolò sul pavimento bagnato e finì addosso a una ragazza, cadendo a terra.
    Era Desiree.
    “Angelo!? Allora stai bene! Mi hai terrorizzata a morte! Oddio che schifo? Ma che è successo qui?
    “Desi? ma che ci fai qui?” rispose Angelo ignorando completamente quello che gli diceva.
    “Tua madre mi ha chiamata dicendomi che era successo un casino, eri in ospedale e allora sono venuta qui tutta preoccupata!
    Cosa è successo?”
    “Non lo so! non ricordo niente, però sono contento che sei qui!
    Ma mio fratello e mia madre dove sono?”
    “Sono entrambi nella hall a prendere un caffè, hanno appena parlato col dottore.”
    Poi notò gli occhi di Angelo.
    “Hei ma che strano!Che hai agli occhi?Sono chiarissimi! Fanno quasi paura”
    “Non lo so,l’ho notato solo ora…”
    “Vado a chiamare qualcuno!”
    “Aspetta!”
    Niente da fare, era già sparita e dopo cinque minuti erano tutti lì da lui.
    “Ma cosa è successo?” si chiese Angelo preoccupato.

    Intanto sullo specchio del bagno la Morte sogghignava del tutto esaltata.

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