La pena di morte!

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  • #796708
    Anonimo
    Ospite

    sapere che se ucciderai qualcuno poi finirai in carcere a vita credo sia un bel deterrente…io non premediterei un omicidio sapendo che se mi beccassero potrei passare tutta la vita in carcere…sul fatto che serva un educazione civica migliore siamo d’accordo…ma se si iniziassero a rispettare le pene inflitte ci sarebbero meno maleintenzionati…a me sembra assurdo condannare Auschwitz per 60 anni e poi riemergere con l’idea che i campi di prigionia potrebbero essere una buona soluzione…

    i campi di prigionia non sono una brutta punizione è l’uso che ne hanno fatto i nazzisti che è oltragioso.

    #796709
    tappoxxl
    Membro

    i campi di prigionia non sono una brutta punizione è l’uso che ne hanno fatto i nazzisti che è oltragioso.

    schiavizzare le persone è contro i diritti fondamentali dell’uomo!!

    #796710
    Anonimo
    Ospite

    schiavizzare le persone è contro i diritti fondamentali dell’uomo!!

    bhè certo schiavi no, ma servizzi utili alla comunità sì!

    #796716
    Querion
    Membro

    I campi di prigionia sono campi di prigionia. Li si creava per uccidere le persone facendoli soffrire.

    Oltretutto sono stati usati oltre che dai Nazisti, dai Russi (i gulag) e persino dagli statunitensi contro i giapponesi nella 2° Guerra mondiale). Quindi le cazzate le fanno tutti.

    A parte questo…

    La pena di morte per me ha i seguenti problemi.

    1) Si assassina una persona, un essere senziente e dotato di vita, perchè ha ucciso un’altra persona dotata di vita? Quindi la vita della vittima e sacra e quella dell’assassino no? Torniamo alla legge del taglione?

    2) Piuttosto che la morte non è meglio il carcere, per un ventennio o per l’intera esistenza? Penso che una vita chiuso in un edificio senza possibilità di uscire o altro sia peggio.

    3) Parlando di termini economici e sociali negli States (grande dimora di giustizia) si è dimostrato che è meno dispendioso trattenere in vitra un carcerato che ucciderlo tramite esecuzione a causa delle spese legali, dei costi extra e altro. In termini sociali la pena di morte non diminuisce i crimini (la maggior parte sono passionali, nei rimanenti il colpevole pensa di non essere beccato).

    4) La pena di morte per me, come i tribunali speciali, i campi di prigionia, le ronde e tante cose urlate ultimamente mi sembrano il fallimento della società.
    Le forze dell’ordine non bastano? Creiamo ronde paramilitari autonome invece che dare fondi ai carabinieri.
    Gli assassini ci fanno paura? Uccidiamoli invece che cercare di trovare un modo per impedire loro di uccidere.
    Penso che sia facile trovcare soluzioni estreme e “facili” a problemi fin troppo complessi.

    5) Una delle cose migliori del sistema penale europeo è la possibilità della redenzione. La gente può cambiare, in una prigione e con un sistema penale ben fatto, un carcerato può trovare opportunità e crescita che lo aiutino a reinserirsi nella società. Non cancellerà mai l’errore, ma potrà cercare di rimediare.

    #796726
    Anonimo
    Ospite

    Sta di fatto che il numero di reati di omicidio in quei paesi è molto inferiore a quello italiano, con questo non voglio sostenere che sia più giusta la loro legislazione rispetto alla nostra, dico solo che non è affatto vero che il nostro sistema giuridico è così blando verso questo genere di reati, che esistono realtà decisamente più blande creata appositamente tali dalle istituzioni che comunque riescono a tenere il fenomeno sotto controllo.
    Forse perchè in questi stati, oltre al bastone, si fa buon uso anche della carota per controllare la criminalità in genere.

    Su questo hai ragione :sisi:

    #796761
    marilla00
    Membro

    I campi di prigionia sono campi di prigionia. Li si creava per uccidere le persone facendoli soffrire.

    Oltretutto sono stati usati oltre che dai Nazisti, dai Russi (i gulag) e persino dagli statunitensi contro i giapponesi nella 2° Guerra mondiale). Quindi le cazzate le fanno tutti.

    A parte questo…

    La pena di morte per me ha i seguenti problemi.

    1) Si assassina una persona, un essere senziente e dotato di vita, perchè ha ucciso un’altra persona dotata di vita? Quindi la vita della vittima e sacra e quella dell’assassino no? Torniamo alla legge del taglione?

    2) Piuttosto che la morte non è meglio il carcere, per un ventennio o per l’intera esistenza? Penso che una vita chiuso in un edificio senza possibilità di uscire o altro sia peggio.

    3) Parlando di termini economici e sociali negli States (grande dimora di giustizia) si è dimostrato che è meno dispendioso trattenere in vitra un carcerato che ucciderlo tramite esecuzione a causa delle spese legali, dei costi extra e altro. In termini sociali la pena di morte non diminuisce i crimini (la maggior parte sono passionali, nei rimanenti il colpevole pensa di non essere beccato).

    4) La pena di morte per me, come i tribunali speciali, i campi di prigionia, le ronde e tante cose urlate ultimamente mi sembrano il fallimento della società.
    Le forze dell’ordine non bastano? Creiamo ronde paramilitari autonome invece che dare fondi ai carabinieri.
    Gli assassini ci fanno paura? Uccidiamoli invece che cercare di trovare un modo per impedire loro di uccidere.
    Penso che sia facile trovcare soluzioni estreme e “facili” a problemi fin troppo complessi.

    5) Una delle cose migliori del sistema penale europeo è la possibilità della redenzione. La gente può cambiare, in una prigione e con un sistema penale ben fatto, un carcerato può trovare opportunità e crescita che lo aiutino a reinserirsi nella società. Non cancellerà mai l’errore, ma potrà cercare di rimediare.

    Ti appoggio pienamente su tutto, e la dimostrazione che quanto affermi nell’ultimo punto è vera è che, in tutti gli stati in cui la legislazione penale è applicata in questo modo, con criteri veramente rieducativi, e disponendo di strutture veramente adatte a questo scopo, con progetti di riconversione della criminalitaà in detenzione costruttivi e ben articolati, la risposta è positiva nella quasi totalità dei soggetti. Le persone rientrano nella società in modo veremente integrato e, in genere, la recidività è molto bassa.
    Mi riferisco in particolare ai paesi scandinavi di cui avevo parlato già in precedenza, ma esistono oasi felici anche qui in Italia, putroppo si tratta di realtà più uniche che rare.

    #796824
    Anonimo
    Ospite

    Per quanto possa essere interessante credo però che si stia approfondendo troppo.
    Non credo che il funzionamento del sistema giudiziario sia il fulcro della discussione aperta da Kimimaro.
    Detto ciò, mi pare che una netta maggioranza degli utenti intervenuti sia a sfavore della pena di morte, con motivazioni certamente valide derivanti da un approccio che definirei prettamente sociologico. Non so se il termine possa essere indicato ma credo renda l’idea.
    A questo punto xò la domanda forse dovrebbe diventare un’altra, ovvero:

    se vi trovaste a perdere un vostro caro per omicidio, sia esso premeditato o involontario, che cosa vi aspettereste per l’omicida? Un suo recupero? La sua morte? O semplicemente una pena certa ed esemplare?

    #796832
    Hisagi69
    Partecipante

    bhè certo schiavi no, ma servizzi utili alla comunità sì!

    ecco!! secondo me le persone invece di ucciderle bisogna farle lavorare(mooolto duramente)così fanno qualcosa di utile e pagano anche per i loro crimini:voi preferireste morire o lavorare 15 ore al giorno senza retribuzione economica?:D

    #796852
    Lambo566
    Membro

    ecco!! secondo me le persone invece di ucciderle bisogna farle lavorare(mooolto duramente)così fanno qualcosa di utile e pagano anche per i loro crimini:voi preferireste morire o lavorare 15 ore al giorno senza retribuzione economica?:D

    Sì, lavorare è ok, ma che sia un lavoro che nn calpesti la loro dignità …

    #796855
    Hisagi69
    Partecipante

    Sì, lavorare è ok, ma che sia un lavoro che nn calpesti la loro dignità …

    :ahsisi: perchè sennò si passerebbe dalla parte del torto come nel caso della pena di morte

    #796860
    Lambo566
    Membro

    :ahsisi: perchè sennò si passerebbe dalla parte del torto come nel caso della pena di morte

    già, nn ci si abbasserebbe al loro livello semplicemente, forse anche peggio (fargli patire le pene dell’inferno non risolverebbe niente…)

    #796876
    Kirisuto
    Moderatore

    :ahsisi: perchè sennò si passerebbe dalla parte del torto come nel caso della pena di morte

    Non è questione di “passare dalla parte del torto”, il fatto è che obbligando qualcuno a fare qualcosa (lavori forzati) lo privi della libertà di scelta … e qui torniamo ai diritti fondamentali. :icon_rolleyes:

    se vi trovaste a perdere un vostro caro per omicidio, sia esso premeditato o involontario, che cosa vi aspettereste per l’omicida? Un suo recupero? La sua morte? O semplicemente una pena certa ed esemplare?

    L’unica cosa che si può aspettare un cittadino quando accade un crimine, che lo tocchi da vicino o no, è che l’organo giudiziario sia equo.
    Il resto non conta … non conta quello che desideri personalmente perchè tanto non andrà (non dovrebbe andare) ad influenzare la sentenza dei giudici.
    Le leggi le abbiamo, più dure che in altri paesi a volte, quello che tutti vorremmo è che fossero fatte rispettare sempre e comunque … :sisi:
    Senza se e senza ma … :asd:

    Quale che sia la funzione del carcere è un altro discorso … 😀

    #796887
    Hisagi69
    Partecipante

    L’unica cosa che si può aspettare un cittadino quando accade un crimine, che lo tocchi da vicino o no, è che l’organo giudiziario sia equo.
    Il resto non conta … non conta quello che desideri personalmente perchè tanto non andrà (non dovrebbe andare) ad influenzare la sentenza dei giudici.
    Le leggi le abbiamo, più dure che in altri paesi a volte, quello che tutti vorremmo è che fossero fatte rispettare sempre e comunque … :sisi:
    Senza se e senza ma … :asd:

    Quale che sia la funzione del carcere è un altro discorso … 😀

    hai ragione,ma purtroppo questo accade davvero poche volte…:sad1:

    #796948
    Querion
    Membro

    se vi trovaste a perdere un vostro caro per omicidio, sia esso premeditato o involontario, che cosa vi aspettereste per l’omicida? Un suo recupero? La sua morte? O semplicemente una pena certa ed esemplare?

    Penso che chiunque desidererebbe la morte dell’omicida, o almeno, è la reazione iniziale.
    Ma quello che mi aspetto è che comunque il sistema statale mi impedisca di compiere vendetta garantendo comunque una punizione per il colpevole.

    ecco!! secondo me le persone invece di ucciderle bisogna farle lavorare(mooolto duramente)così fanno qualcosa di utile e pagano anche per i loro crimini

    Non lavorerebbero, persino nei lavori forzati, sebbene obbligati, i Direttori sceglievano chi voleva passare il tempo in qualche modo (chi voleva uscire, fare qualcosa di utile, ecc ecc). Non si può costringere a lavorare nessuno senza oltrepassare i diritti fondamentali.

    voi preferireste morire o lavorare 15 ore al giorno senza retribuzione economica

    Preferirei non costringere nessuno a tale scelta sinceramente, mi sembra barbara e poco dignitosa anche per chi la propone.

    #796962
    Hisagi69
    Partecipante

    Preferirei non costringere nessuno a tale scelta sinceramente, mi sembra barbara e poco dignitosa anche per chi la propone.

    non sto dicendo lavori forzati,ma lavori normali,il fatto delle 15 ore è un esempio 😀

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