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16 Settembre 2012 alle 19:19 #925735Naruto-SenninMembro
Allora sono proprio curioso di vedere questa strategia:sisi:
Questo esempio calza anche troppo, visto che non stiamo parlando di un malato mentale ma parliamo di uno che continua a predicare di essere nel giusto… E visto che non voglio che questo personaggio possa insinuare il dubbio nella mente di gente disturbata, preferirei eliminarlo.
Quest’esempio non ha senso, basterebbe introdurre una legge riguardante l’ergastolo, non vedo la necessità della pena di morte :mah:
16 Settembre 2012 alle 19:27 #925736GennosukePartecipanteQuest’esempio non ha senso, basterebbe introdurre una legge riguardante l’ergastolo, non vedo la necessità della pena di morte :mah:
Bella soluzione! Questo ha senso!
Sai chi mantiene la gente in prigione? Lo Stato. Con i soldi pubblici!Perchè non mettiamo i lavori forzati? No, poverini. Si va contro la dignità dell’uomo…
16 Settembre 2012 alle 19:34 #925737Gilles VilleneuvePartecipanteAllora sono proprio curioso di vedere questa strategia:sisi:
Questo esempio calza anche troppo, visto che non stiamo parlando di un malato mentale ma parliamo di uno che continua a predicare di essere nel giusto… E visto che non voglio che questo personaggio possa insinuare il dubbio nella mente di gente disturbata, preferirei eliminarlo.
Invece non calza per niente, perché fra tutti i paesi possibili hai preso proprio uno dei più civili, sviluppati e funzionanti e se davvero ci fosse il pericolo di assassini e stupratori a piede libero, i poliziotti non girerebbero disarmati e la qualità della vita non sarebbe fra le più alte al mondo.
Poi che continui a parlare o taccia per sempre, cambia davvero poco. Le sue “gesta” rimarranno nella storia e chi è influenzabile un domani farà la sua pazzia anche solo sapendo la sua storia. Saltando d’esempio in esempio, Riina e Provenzano sono ancora vivi ma non predicano perché non è dato loro modo di farlo.
A questo punto preferirei di tenerli in vita anche per farli studiare da psichiatri e studiosi, almeno tornerebbero utili.Eliminarlo è inciviltà, non è segno di progresso di civiltà e del pensiero umano. Usare la morte per punire chi fa morte non porta a nessun risultato in più all’imprigionare.
Datemi dati veritieri di quanto la pena di morte in uno Stato qualsiasi abbia diminuito il numero di reati gravi.Come si è detto nelle pagine precedenti, la violenza esisterà sempre.
16 Settembre 2012 alle 19:54 #925738bluclaudinoPartecipanteCome la Norvegia?
La stessa Norvegia che tra vent’anni ritrova per strada un personaggio come Anders Behring Breivik?Per me tutto questo è inconcepibile…
Tra 21 anni gli aumenteranno la pena di 21, finchè non morirà. In Norvegia funziona così, perchè la criminalità è zero (chissà come mai). I poliziotti non portano nemmeno la pistola. Chissà come mai loro, con logica e consequenzialità hanno educato i cittadini al posto che punirli e questo ha portato dei frutti molto positivi. Il caso Breivik è un caso, isolatissimo e rarissimo in Norvegia.
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Nonostante il massimo della pena lì sia 20 anni (o 30, non ricordo), è assolutamente impossibile che ritornerà per strada. Anche se la Norvegia non è una repubblica delle banane che fa quel che gli pare con leggi e costituzione, penso sia certo che adotteranno una strategia apposta per lui, a costo di trovare un cavillo giuridico o creare una norma specifica.
Mi sembra che questo esempio non calzi.
L’ho appena scritto io 😀 In Norvegia la pena massima dei 21 anni è solo “estetica”, può essere ribadita all’infinito :sisi:
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In Norvegia non c’è l’ergastolo:sisi:
E molti assassini, stupratori ecc… dopo qualche anno sono fuori:sisi:
Ho già scritto sopra, ma aggiungo: quanto ci hanno messo in Norvegia a condannarlo? 2 settimane? Quanto ci mettiamo in Italia a far finta di condannare Olindo e Rosa? 3 anni? Facciamo ridere.
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Se riuscissimo anche noi a fare come in Norvegia ed a educare ed a sensibilizzare l’intero paese, o meglio l’intera comunità europea, non sarebbe necessaria in alcun modo la pena di morte.
16 Settembre 2012 alle 19:57 #925739GennosukePartecipanteInvece non calza per niente, perché fra tutti i paesi possibili hai preso proprio uno dei più civili, sviluppati e funzionanti e se davvero ci fosse il pericolo di assassini e stupratori a piede libero, i poliziotti non girerebbero disarmati e la qualità della vita non sarebbe fra le più alte al mondo.
Ho intenzionalmente scelto la Norvegia come esempio proprio perchè uno dei più sviluppati. Quindi ti faccio una domanda: per casi estremi(come per esempio il fatto da me citato), la pena di morte è simbolo di regresso per la Norvegia? Perchè?
Poi che continui a parlare o taccia per sempre, cambia davvero poco. Le sue “gesta” rimarranno nella storia e chi è influenzabile un domani farà la sua pazzia anche solo sapendo la sua storia. Saltando d’esempio in esempio, Riina e Provenzano sono ancora vivi ma non predicano perché non è dato loro modo di farlo.
A questo punto preferirei di tenerli in vita anche per farli studiare da psichiatri e studiosi, almeno tornerebbero utili.Appunto, a Breivikè è stato permesso farlo.
Un conto è una persona che delinque per pazzia, un’altro è una persona che è fortemente convinta in ciò che fa, dicendo frasi del tipo:”Un giorno capirete quello che sto facendo”.
Non dirmi che una persona è ugualmente influenzata.Eliminarlo è inciviltà, non è segno di progresso di civiltà e del pensiero umano. Usare la morte per punire chi fa morte non porta a nessun risultato in più all’imprigionare.
Allora mi dite il senso dell’ergastolo? Oltre a quello di spendere i soldi dello Stato?
Datemi dati veritieri di quanto la pena di morte in uno Stato qualsiasi abbia diminuito il numero di reati gravi.
Come si è detto nelle pagine precedenti, la violenza esisterà sempre.
Dati?
Non ti basta vedere con i tuoi occhi il mitico funzionamento del progresso e della civiltà?16 Settembre 2012 alle 20:19 #925742Gilles VilleneuvePartecipanteHo intenzionalmente scelto la Norvegia come esempio proprio perchè uno dei più sviluppati. Quindi ti faccio una domanda: per casi estremi(come per esempio il fatto da me citato), la pena di morte è simbolo di regresso per la Norvegia? Perchè?
Appunto, a Breivikè è stato permesso farlo.
Un conto è una persona che delinque per pazzia, un’altro è una persona che è fortemente convinta in ciò che fa, dicendo frasi del tipo:”Un giorno capirete quello che sto facendo”.
Non dirmi che una persona è ugualmente influenzata.Allora mi dite il senso dell’ergastolo? Oltre a quello di spendere i soldi dello Stato?
Dati?
Non ti basta vedere con i tuoi occhi il mitico funzionamento del progresso e della civiltà?– Il perché è un simbolo di regresso te lo stiamo spiegando ed è spiegato anche nelle pagine precedenti da chi è contrario alla pena di morte. E comunque l’esempio norvegese è sbagliato, quindi a monte è una domanda che non può avere risposta.
– Ma che c’entra, a tutti è permesso di parlare in processo. Successivamente quei mafiosi saranno in pratica in isolamente totale, mentre Breivik avrà un carcere stile norvegese e magari qualche giornalista potrà fargli interviste e si sentirà parlare di lui per qualche dichiarazione-predica (ma lo escluderei), comunque chi è influenzabile potrebbe imitarlo anche solo per i suoi video che ha visto, oltre a quel documento lunghissimo che preparò, le prediche successive non cambiano niente.
Così come a tutti i folli che hanno compiuto stragi in America l’hanno fatto perché sono folli e non per forza per imitare il folle precedente.
Il problema è alla base, ovvero di persone con infanzie atroci o menti che crescono vessate dai coetanei come i 2 ragazzi del Colombine. Ok, in questo caso non hanno subito sofferenze inumane, ma il problema è la mancanza di affetto familiare e la facilità con cui hanno potuto armarsi, per giunta da minorenni.
Quindi sono altri i punti da toccare.– Ti ripeto che la violenza è dell’uomo e può essere diminuita lavorando su vari fattori nella società, ma è un lavoro molto lungo e complicato da fare. Se appunto i paesi scandinavi sono un modello, mentre il Messico, gli USA, la Cina o il Giamaica non lo è, un motivo ci sarà. Dalla povertà fino ad un milione di altri motivi, ma cosa risolve la pena di morte che un carcere o altri percorsi riabilitativi non potrebbero risolvere?
Potrei richiederti quei dati, visto pure che mediamente nel mondo la pena di morte è usata dall’uomo da più anni rispetto ad una pena carceraria16 Settembre 2012 alle 23:21 #925752KirisutoModeratoreSi fosse studiata un minimo di filosofia prima di parlare… :doh:
Lo so. Ma chi ha “deciso” questi/o diritti/o?
L’ha fatto l’uomo… E se l’umanità non funziona, perchè usare queste attenuanti per difendere il marcio?:mah:
Come la Norvegia? La stessa Norvegia che tra vent’anni ritrova per strada un personaggio come Anders Behring Breivik?
Per me tutto questo è inconcepibile…Li abbiamo decisi tutti. Li abbiamo decisi con la Costituzione.
E le attenuanti non servono a difendere nessuno. Servono a decidere la pena consona al reato commesso.L’esempio di Breivik è particolare. Per quanto si possano ritenere insane le sue idee, lui è fin troppo sano di mente. Altrimenti non avrebbe fatto fuori una settantina di persone da solo (circa). Tuttalpiù che l’accusa cercava di dargli l’infermità mentale per dargli l’ergastolo in un ospedale psichiastrico. Ma la difesa ha dimostrato l’ovvio: è sano come un pesce (mentalmente) e quindi 21 anni.
Ma ripeto: è particolare. Certo tu dici: uccidiamolo, tanto io so che non farò mai nulla di male in vita mia quindi non ho motivo di temere la pena di morte. Puttanate egoistiche, sinceramente. Pensare a se stessi manda a puttane la società.In Norvegia non c’è l’ergastolo:sisi:
E molti assassini, stupratori ecc… dopo qualche anno sono fuori:sisi:Qui qualcuno non sa cosa sia la certezza e lo sconto effettivo della pena.
Allora sono proprio curioso di vedere questa strategia :sisi:
Questo esempio calza anche troppo, visto che non stiamo parlando di un malato mentale ma parliamo di uno che continua a predicare di essere nel giusto… E visto che non voglio che questo personaggio possa insinuare il dubbio nella mente di gente disturbata, preferirei eliminarlo.E cosa impedirebbe alla gente di dire di te la stessa cosa? O di chiunque si butti in politica? O chiunque tenga un giornale?
Eliminare il problema, non lo risolve. E’ un modo facile per rimandarlo.Bella soluzione! Questo ha senso!
Sai chi mantiene la gente in prigione? Lo Stato. Con i soldi pubblici!
Perchè non mettiamo i lavori forzati? No, poverini. Si va contro la dignità dell’uomo…Obbligare una persona a fare qualcosa, qualsiasi cosa, è contro la legge. Ogni uomo è per definizione libero entro i limiti imposti dalla legge. E’ sbagliato perchè noi abbiamo deciso che è sbagliato.
Ho risposto a mozziconi, ma da quel che capisco Genno mette in dubbio le decisioni prese da chi scrisse Costituzione e Codice Penale, ritenendo puttanate la sacralità della vita e la libertà dell’uomo.
Già Hobbes diceva che se il Leviatano (lo Stato/Regno) “prendeva” la vita di un suo suddito, ciò lo delegittimava. Perchè questo? Perchè la società (sudditi/cittadini) rinunciavano a tutte le loro libertà, le affidavano al Levitano, e costui in cambio doveva proteggere le loro vite. Difendere il diritto alla vita. Poi venne Locke che aggiunse oltre alla vita, pure libertà d’espressione e di culto.Detto questo, l’abbiamo deciso perchè lo riteniamo giusto. Abbiamo deciso così, non perchè andava bene allora ma ora le cose vanno diversamente. Dato per buono, e certo, che la pena comminata sarà giusta e scontata fino in fondo, allora l’ergastolo sarebbe pena massima più che sufficiente. Se a ciò venisse poi “allegato” quello che in Italia è il 41bis, ossia l’isolamento, allora non ci sarebbe di cui doversi lamentare.
Cosa ottieni con la pena di morte che con l’ergastolo non ottieni? Illuminami. :sisi:
17 Settembre 2012 alle 07:27 #925754bluclaudinoPartecipanteLa vera contraddizione, di cui mi sono accorto anch’io leggendo ed informandomi un po’ di più (dall’ultima volta che scrissi qui) è: uno stato punisce l’omicidio, che senso avrebbe per esso macchiarsi dello stesso crimine? Se lo stato stesso non è in grado di aggirare la soluzione “omicidio” allora non è degno di ergersi a difesa di tutti ma è solo ad uso di alcuni.
P.s. Fermo restando che trovo ingiusto che, per i loro crimini, essi debbano venir mantenuti (o essere un costo) dalla comunità. Stesso discorso che si fa per l’evasione fiscale ad esempio.
17 Settembre 2012 alle 10:09 #925763max23MembroIn Norvegia non c’è l’ergastolo:sisi:
E molti assassini, stupratori ecc… dopo qualche anno sono fuori:sisi:
Mamma mia, sembrano quelle frasi buttate lì dai lettori (e dai giornalisti) de “Il Giornale”… Senza neanche essersi presi la briga di vedere se sono solo voci popolari tipo “me l’haddetto mio cuGGino” o se hanno un effettivo riscontro nel mondo reale.
Assassini fuori dopo qualche anno in Norvegia? Se c’è un posto dove la pena è veramente certa è proprio la Norvagia…
E pensi che avrebbero una simile legislazione se avessero di questi problemi? Pensi che la polizia girerebbe disarmata se la situazione fosse quella della Colombia?A Breivik hanno dato il massimo della pena, lui la sconterà TUTTA, dopodichè gliela rinnoveranno per altri 20 anni :sisi:
In galera a vita, stop.
Sgozzarlo appeso ad un gancio farebbe più scena, ma dubito che porterebbe a qualcosa di migliore :sisi:21 Settembre 2012 alle 19:08 #630379DrakhanPartecipanteHo intenzionalmente scelto la Norvegia come esempio proprio perchè uno dei più sviluppati. Quindi ti faccio una domanda: per casi estremi(come per esempio il fatto da me citato), la pena di morte è simbolo di regresso per la Norvegia? Perchè?
Appunto, a Breivikè è stato permesso farlo.
Un conto è una persona che delinque per pazzia, un’altro è una persona che è fortemente convinta in ciò che fa, dicendo frasi del tipo:”Un giorno capirete quello che sto facendo”.
Non dirmi che una persona è ugualmente influenzata.Allora mi dite il senso dell’ergastolo? Oltre a quello di spendere i soldi dello Stato?
Dati?
Non ti basta vedere con i tuoi occhi il mitico funzionamento del progresso e della civiltà?Non ho voglia di quotare incasinandomi.
Risposte sparse:Costi: La pena di morte costa molto più dell’ergastolo tra spese processuali, tempo di detenzione (spesso si arriva alla morte naturale del condannato), lotte per i diritti civili e circolo mediatico attorno, spesso usato dai politicanti di turno.
Questi dati, meglio specificati, si possono trovare in svariati articoli con confronti di costo, ecc ecc.Utilità: Praticamente nessuna. Basta pensarci.
Gli omicidi si fanno in due modi: passionali o premeditati.
Nel primo caso di certo non si pensa alla possibile punizione, nel secondo si spera di farla franca.
Detto questo, sempre in svariati articoli che puoi trovare ovunque (e intendo ovunque) la pena di morte istituzionalizzata non è deterrente.Civiltà: Uccidere un uomo perché ha ucciso un uomo è un paradosso deprimente.
La responsabilità non cade sullo Stato, ma su ognuno di noi. E io non voglio macchiarmi di omicidio.
Oltre a questo la pena di morte non è giustizia, è vendetta. E la vendetta è la parte malata della giustizia.
L’ergastolo, in uno stato serio e ben pensato, è ben più devastante per una persona. Essa vivrà per sempre in una cella 3 metri per 3, impossibilitato a pensare a un futuro e in un ambiente comunque ostile e di certo non pacifico. -
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