Il finale di Death Note(chi non vuole non legga)!!!!!

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  • #721822
    ShizukaSUKA
    Membro

    Ok è deciso; bruciamo vivo N muahumauhahuauahahahuahaua.
    Ok basta fine O.T <,<°

    #721860
    Jacques Mate
    Membro

    Il finale avevo calcolato una buona percentuale di probabilità che finisse così. Ne ero già quasi certo fin dall’inizio. Le ragioni le spiego dopo.
    Mi ha commosso anche a me, proprio per la fine che ha fatto Light e per come è resa nell’anime, con una musica splendida e soprattutto quando alla fine, dopo la pazzia, lui regredisce e si rivela finalmente per la sua natura umana, ripensando a cosa ha perso durante tutta la sua vita, da quando ha raccolto il quaderno: gli tornano in mente Misa e Takada, le due donne che avrebbero passato la vita con lui, quindi è evidente il rimorso e la tristezza di rendersi conto di essere solo, solamente per colpa propria… Infine per ultimo vede se stesso al passaggio a livello del treno: significativo, come se la sua scelta, fatta quel giorno, fosse come un passare dall’altra parte, rinunciare alla sua umanità per un ideale più grande che poi ovviamente man mano marcisce in una componente egocentrica che sfocia nella mania di protagonismo e nella vanagloria nel chiamarsi Dio del Nuovo Mondo. Light vede se stesso come quel giorno, vestito ordinato, tranquillo, anche nel volto, che legge tranquillamente tornando a casa: come sarebbe stata la sua vita, quando era ancora studente, se non avesse fatto quella scelta maledetta, si rende conto forse che quel che era noioso era in realtà pacifico e sereno, come il tramonto sotto il quale scappa… Da cosa scappa? Scappa da se stesso, dalla realtà dei fatti, dalla sua fine imminente, da una morte certa, dalla consapevolezza che per lui è già finita, avendo perso e non volendolo accettare. Magistrale la scelta dell’inquadratura sul suo volto mentre lo si sente ansimare per la fatica della corsa e delle ferite subite, geniale il suo guardare con la coda dell’occhio quel se stesso ipotetico che gli passa a fianco al passaggio a livello, unico il respiro finale che si sente quando la visuale di perde lasciandolo solo in quell’edificio abbandonato: un respiro come di pace, come di vita che come un soffio finalmente esce dal corpo per farlo riposare, un respiro quindi rassegnato e che segnala solo alla fine la parziale accettazione della sua sorte e dell’insostenibile essenza della sua permanenza a questo mondo che più non gli è concessa.
    E’ giusto così, Light doveva perdere. Per quanto il suo ideale fosse giusto e dimostrasse come il suo metodo funzionasse (il calare della percentuale di crimini commessi nel mondo e di conflitti interrotti) non si può governare il mondo con la paura, non è un’arma (nemmeno una come il deathnote) la chiave per la convivenza civile o almeno non deve esserlo. Non può risiedere in un solo uomo il desiderio di un mondo senza crimini, perchè porterebbe all’imposizione, per quanto giusta, del proprio pensiero. E questo a sua volta non è giusto, socialmente. Inoltre Light è un assassino ed è quindi quasi un paradosso che uccida degli assassini, tra i criminali che toglie di mezzo: qualcuno avrebbe dovuto uccidere lui, stando alla logica, e quindi da qui ci sarebbe una catena senza fine di giustizieri di giustizieri di giustizieri di giustizieri..
    Il pensiero, la posizione degli autori Ohba e Obata è vero che lascia comunque aperto il dibattito su quale sia la vera giustizia ma la scelta del finale è, oltre che sensata, già di per sè una dimostrazione della loro presa di posizione. Se avessero voluto essere neutri non avrebbero concluso con la morte di Light, ma con la sottrazione del quaderno a questi, con un esame di coscienza da parte del ragazzo, o altro ancora, in soluzioni che avrebbero ovviamente dato altri messaggi ed un sapore diverso all’intera opera. Il finale è sempre una componente fondamentale e difficile di qualsiasi opera narrativa.

    Near, a mio parere, non è assolutamente più intelligente di Light, perchè come, già detto da altri, ha vinto solo per la negligenza di Mikami che non ha seguito alla lettera gli ordini di Light. Near ha costruito la sua vittoria su un errore commesso non da Light ma da qualcuno che, sì, è effettivamente meno intelligente di lui. Semmai appoggio l’ipotesi che Light abbia commesso l’errore di fidarsi di Mikami, ma è anche vero che a questo punto non avrebbe dovuto fidarsi di Misa, a rigor di logica, e dubitare di tutti, mentre, come s’è visto, Misa non ha commesso errori (stranamente) e quindi mi sembra una forzatura dire che abbia commesso un errore a fidarsi di Mikami: col senno di poi siamo tutti bravi a dire dove sia l’errore a monte. L’errore effettivo è di Mikami, che non è vero che ha operato dove Light non poteva arrivare, perchè il solo fatto di aver disobbedito alla regola da lui imposta “Non prendere mai iniziative per conto tuo” ha già sbagliato. Come poteva credere di riuscire a stare dietro ai ragionamenti ed ai piani di uno come Kira, che oltretutto venerava come un dio? L’errore quindi è di Mikami. E resta di Mikami. Light non ha sbagliato nulla.
    Near è a priori inferiore a Light ed L per il semplice fatto che, oltre a sconfiggerlo per un errore di un altra persona, parte già avvantaggiato da tutto il magistrale lavoro di L, e dal sacrificio di Mello, che oltretutto sembra così inferiore a Near ma poi è quello più incisivo e determinante.

    #721861
    Redazione
    Amministratore del forum

    io ho votato x il “mi ha deluso” nn xk nn mi sia piaciuto, anzi, però, essendo io un seguace di kira, mi è dispiaciuto molto vederlo in quello stato ( da freddo e crudele calcolatore a pazzo ce ne passa) e poi mi ha fatto arrabbiare molto k sia stato sconfitto da quell’odioso di near x colpa di quel deficiente di mikami:icon_mad:

    #721864
    WakaSempai11
    Membro

    Sono rimasta molto delusa dalla fine di ..-

    #722010
    ShizukaSUKA
    Membro

    non si può governare il mondo con la paura, non è un’arma (nemmeno una come il deathnote) la chiave per la convivenza civile o almeno non deve esserlo. Non può risiedere in un solo uomo il desiderio di un mondo senza crimini, perchè porterebbe all’imposizione, per quanto giusta, del proprio pensiero. E questo a sua volta non è giusto, socialmente.

    ♥ Complimenti;mi bruciano gli occhi dopo aver letto
    ma nè valsa la pena **

    -P.S non’è flood.

    #722018
    peppo_93
    Membro

    Il finale avevo calcolato una buona percentuale di probabilità che finisse così. Ne ero già quasi certo fin dall’inizio. Le ragioni le spiego dopo.
    Mi ha commosso anche a me, proprio per la fine che ha fatto Light e per come è resa nell’anime, con una musica splendida e soprattutto quando alla fine, dopo la pazzia, lui regredisce e si rivela finalmente per la sua natura umana, ripensando a cosa ha perso durante tutta la sua vita, da quando ha raccolto il quaderno: gli tornano in mente Misa e Takada, le due donne che avrebbero passato la vita con lui, quindi è evidente il rimorso e la tristezza di rendersi conto di essere solo, solamente per colpa propria… Infine per ultimo vede se stesso al passaggio a livello del treno: significativo, come se la sua scelta, fatta quel giorno, fosse come un passare dall’altra parte, rinunciare alla sua umanità per un ideale più grande che poi ovviamente man mano marcisce in una componente egocentrica che sfocia nella mania di protagonismo e nella vanagloria nel chiamarsi Dio del Nuovo Mondo. Light vede se stesso come quel giorno, vestito ordinato, tranquillo, anche nel volto, che legge tranquillamente tornando a casa: come sarebbe stata la sua vita, quando era ancora studente, se non avesse fatto quella scelta maledetta, si rende conto forse che quel che era noioso era in realtà pacifico e sereno, come il tramonto sotto il quale scappa… Da cosa scappa? Scappa da se stesso, dalla realtà dei fatti, dalla sua fine imminente, da una morte certa, dalla consapevolezza che per lui è già finita, avendo perso e non volendolo accettare. Magistrale la scelta dell’inquadratura sul suo volto mentre lo si sente ansimare per la fatica della corsa e delle ferite subite, geniale il suo guardare con la coda dell’occhio quel se stesso ipotetico che gli passa a fianco al passaggio a livello, unico il respiro finale che si sente quando la visuale di perde lasciandolo solo in quell’edificio abbandonato: un respiro come di pace, come di vita che come un soffio finalmente esce dal corpo per farlo riposare, un respiro quindi rassegnato e che segnala solo alla fine la parziale accettazione della sua sorte e dell’insostenibile essenza della sua permanenza a questo mondo che più non gli è concessa.

    Il pensiero, la posizione degli autori Ohba e Obata è vero che lascia comunque aperto il dibattito su quale sia la vera giustizia ma la scelta del finale è, oltre che sensata, già di per sè una dimostrazione della loro presa di posizione. Se avessero voluto essere neutri non avrebbero concluso con la morte di Light, ma con la sottrazione del quaderno a questi, con un esame di coscienza da parte del ragazzo, o altro ancora, in soluzioni che avrebbero ovviamente dato altri messaggi ed un sapore diverso all’intera opera. Il finale è sempre una componente fondamentale e difficile di qualsiasi opera narrativa.

    Near, a mio parere, non è assolutamente più intelligente di Light, perchè come, già detto da altri, ha vinto solo per la negligenza di Mikami che non ha seguito alla lettera gli ordini di Light. Near ha costruito la sua vittoria su un errore commesso non da Light ma da qualcuno che, sì, è effettivamente meno intelligente di lui. Semmai appoggio l’ipotesi che Light abbia commesso l’errore di fidarsi di Mikami, ma è anche vero che a questo punto non avrebbe dovuto fidarsi di Misa, a rigor di logica, e dubitare di tutti, mentre, come s’è visto, Misa non ha commesso errori (stranamente) e quindi mi sembra una forzatura dire che abbia commesso un errore a fidarsi di Mikami: col senno di poi siamo tutti bravi a dire dove sia l’errore a monte. L’errore effettivo è di Mikami, che non è vero che ha operato dove Light non poteva arrivare, perchè il solo fatto di aver disobbedito alla regola da lui imposta “Non prendere mai iniziative per conto tuo” ha già sbagliato. Come poteva credere di riuscire a stare dietro ai ragionamenti ed ai piani di uno come Kira, che oltretutto venerava come un dio? L’errore quindi è di Mikami. E resta di Mikami. Light non ha sbagliato nulla.
    Near è a priori inferiore a Light ed L per il semplice fatto che, oltre a sconfiggerlo per un errore di un altra persona, parte già avvantaggiato da tutto il magistrale lavoro di L, e dal sacrificio di Mello, che oltretutto sembra così inferiore a Near ma poi è quello più incisivo e determinante.

    :icon_cry2: sono commosso da quello che hai scritto, credo che me lo stameprò e lo appenderò in cameretta:asd:
    mamma mia anch’io penso che sia stato giusto farlo finire così e anche perchè non è il classico manga dove bene e male sono nettamente distinti. è un opera che dovrebbero far studiare per filosofia a scuola (o almeno è una bella idea per un tema o cazzate varie). E’ un mondo grigio nel quale puoi non distinguere più il chiaro dallo scuro, ma come aveva detto all’inizio light qualcosa lo si deve pur fare per impedire al male di dilagare incontrollato, anche se non in questo modo

    #722047
    REI
    Membro

    Perchè? Non capisco. E’ vero che Death Note è un’opera per niente convenzionale, ma Light voleva essere qualcosa più grande di ciò che potesse diventare. Se io mi sentissi il diritto di decidere delle vite altrui, è normale pensare che ci sarà qualcun altro che si prenderà a sua volta questa briga.
    Lo so, il mio italiano fa schifo, ma spero di essermi espressa in maniera soddisfacente.

    #722101
    Jacques Mate
    Membro

    Grazie per il complimenti. Comunque REI, il tuo italiano non è per niente penoso, anzi, sinceramente mi pare che tu ti sia espressa correttamente.
    Ad ogni modo quel che dici è assolutamente sensato ed esprime la tua opinione a riguardo. Oltretutto, se avrai letto bene il mio precedente post mi troverai personalmente daccordo con quanto hai detto.

    #723864
    michiyo1age
    Membro

    a me è piaciuto molto: mi sembra che alla fine kira si sia mostrato per quello che era diventato ovvero un pazzo. anche se all’inizio noia e buoni principi gli avevvano fatto iniziare quell’avventura alla fine non era diverso da quelli che giustiziava.

    #723906

    Secondo me il finale doveva essere diverso non perchè io sia 1 fanboy di Light (come mi sembra di aver capito sia molta della gente di cui ho letto le risposte) ma perchè il suo proposito era giusto.
    Ok, alla fine lui è impazzito ma continuo a pensare che fosse sulla strada giusta per creare davvero un mondo migliore e più giusto.

    #725343
    Jacques Mate
    Membro

    Secondo me il finale doveva essere diverso non perchè io sia 1 fanboy di Light (come mi sembra di aver capito sia molta della gente di cui ho letto le risposte) ma perchè il suo proposito era giusto.
    Ok, alla fine lui è impazzito ma continuo a pensare che fosse sulla strada giusta per creare davvero un mondo migliore e più giusto.

    Spiacente deluderti ma questa tua opinione è comunque comunemente elisa dal fatto stesso che il tuo metro di giudizio non è estendibile ed imponibile al resto del mondo. In pratica, a prescindere dal fatto che DeathNote ponga il quesito su cosa sia la giustizia (oltre al suo prezzo, fino a dove gli uomini sono disposti a sacrificarsi e come la concepiscono), DeathNote ha già di per sè una morale che esprime il pensiero dell’autrice, tant’è vero che lei stessa ha affermato che il finale della morte di Light era già deciso fin dall’inizio della genesi della storia intera, specificando lo sbaglio commesso da Light. Questo non toglie che uno possa sposare la causa di Light, ma in tal caso si troverà di fronte alle critiche che Near, Matsuda, Aizawa, L e molti altri gli muovono direttamente e non. In un certo senso la Ohba ha mostrato, a metà serie, cosa sarebbe successo se Light avesse continuato il suo progetto, avendo tolto di mezzo L: nonostante l’ordine non s’era generato altro che un mondo incatenato da una tirannia etico-morale. Il crimine era sceso a causa delle esecuzioni di Light e della paura di esser da lui puniti, dato che oltretutto era oramai diffuso sempre più il parere che fosse un dio, e come tale onniscente, in grado di scrutare la tua anima e consapevole quindi delle tue colpe, capace quindi di toglierti istantaneamente la vita a causa di queste.

    #725354
    REI
    Membro

    In un certo senso la Ohba ha mostrato, a metà serie, cosa sarebbe successo se Light avesse continuato il suo progetto, avendo tolto di mezzo L: nonostante l’ordine non s’era generato altro che un mondo incatenato da una tirannia etico-morale. Il crimine era sceso a causa delle esecuzioni di Light e della paura di esser da lui puniti, dato che oltretutto era oramai diffuso sempre più il parere che fosse un dio, e come tale onniscente, in grado di scrutare la tua anima e consapevole quindi delle tue colpe, capace quindi di toglierti istantaneamente la vita a causa di queste.

    :shakehands:

    Con la lettura di uno psicologo di nome Kohlberg, la forma di morale che porta a dati comportamenti solo per il piacere e il dispiacere che ne deriva appartiene al primo stadio. E’ dunque rintracciabile nei bambini e negli animali. Coma ha detto la Ohba e Jacques Mate si tratta di tirannia etica: non è più l’uomo a scegliere ma il suo principio di piacere e un uomo che si arroga il diritto di decidere su questioni come il dirirtto alla vita che non dovrebbe mai essere toccata.
    Con questo post ho spremuto tutt il mio cervello.

    #725371
    IORI_17
    Membro

    sono completamente d’accordo con jacques mates (anche con il discorso di prima,complimenti :bowdown:) e REI che hanno già espresso perfettamente ciò che penso :sisi:

    #725406
    Tsukuyomi
    Membro

    :shakehands:

    Con la lettura di uno psicologo di nome Kohlberg, la forma di morale che porta a dati comportamenti solo per il piacere e il dispiacere che ne deriva appartiene al primo stadio. E’ dunque rintracciabile nei bambini e negli animali. Coma ha detto la Ohba e Jacques Mate si tratta di tirannia etica: non è più l’uomo a scegliere ma il suo principio di piacere e un uomo che si arroga il diritto di decidere su questioni come il dirirtto alla vita che non dovrebbe mai essere toccata.
    Con questo post ho spremuto tutt il mio cervello.

    :icon_eek:

    MI-TI-CO! (Homer)

    #725421
    REI
    Membro

    Magari MI-TI-CA… Il mio nick è REI ma sono una ragazza… Comunque grazie! 😎

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