è proprio il finale che rende tutto più particolare:icon_wink:
per il resto è uno dei migliori
Quoto, questo tipo di finali ambigui, che lasciono aperte le porte per futuri scenari, non sono affatto male, anzi, (chissà magari Tohru Fujisawa si inventerà un seguito all’altezza delle precedenti opere), e comunque è sempre meglio di un banale e scontato “vissero felici e contenti” che sà tanto di favoletta per bambini.