- Questo topic ha 4 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 2 mesi fa da
.
-
Post
-
Ghost in The Shell, un’opera che sicuramente non avrebbe bisogno di presentazioni, data la sua grande notorietà (e meritata direi…), sia nel mondo dei manga che nel mondo degli anime, come del resto anche il nome del suo ideatore Masamune Shirow (nome reale: Masanori Ota), ma però ci sono anche persone che non conoscono questi due nomi (pochi, credo…), perciò ora farò un resoconto su tutto il mondo che circonda Ghost in The Shell,
“Ghost in the Shell”, viene scritto e disegnato da Masamune Shirow a partire dal 1989, su Young Magazine Kaizokuban, fino al 1991 dove viene poi editato il tutto in un volume unico (in Italia portato dalla Star Comics nel 2004); dato il successo del manga nel 1995 viene realizzato un film (85 min. circa), che porta lo stesso nome del manga, “Ghost in the Shell”, che viene basato sui capitoli uno, tre, nove e undici del manga, diretto da Mamoru Oshii (Patlabor, Blood the last vampire, Sky Crawlers) e realizzato da Production I.G.
Il film uscito in contemporanea in Giappone, Stati Uniti e Regno Unito, venne anche portato al Festival del Cinema di Venezia, che per la prima volta proiettava un film di animazione giapponese. Da qui la fama del titolo non fece altro che aumentare, vincendo anche diversi premi.
Ma il nostro caro amico Shirow, nonostante la fama che stava acquisendo, continuava a lavorare e nel 2001 usci “Ghost in the Shell 2.0: ManMachine Interface” (editato anche questo in Italia da Star Comics nel 2005) composto da vari capitoli usciti tra il ’91 e il ’97, per in fine (o forse no?!) far uscire un altro volume chiamato: “Ghost in the Shell 1.5: Human-Error Processor” (anche questo edito dalla Star Comics).
Ma Koukaku Kidoutai non si ferma qui: nel 2002 venne realizzata una serie anime composta da 26 episodi, da parte della Production I.G, con la regia di Kenji Kamiyama (il regista di Eden of the East, per intenderci) sull’adattamento del manga di Shirow, chiamata Ghost in the Shell: Stand Alone Complex.
Della serie chi non muore si rivede, nel 2004 Mamoru Oshii realizza un nuovo adattamento cinematografico dell’opera di Shirow, basandosi sempre sul primo volume (più precisamente incentrandosi sul capitolo Robot Rondo, il 6°) con alcune modifiche più o meno grandi.
Il film, “Ghost in the Shell 2: Innocence”, in Italia chiamato “Ghost in the Shell: L’attacco dei Cyborg”, riscuote anch’esso grande successo e fa ottenere all’opera ulteriori meriti.
Nel 2004 però non esce solo il nuovo adattamento cinematografico, ma esce una nuova serie anime, composta dallo stesso staff della prima e basata ancora una volta su un adattamento del manga, composta anch’essa da 26 episodi il nome della nuova serie è “Ghost in the Shell: Stand Alone Complex – 2nd GIG”
Però per chi pensa che sia finita qui si sbaglia, proprio quest’anno (2009) è stato pubblicato un nuovo manga, che sta volta si basa sulle serie anime e non sul manga originale, da parte di Yu Kinutani, su Young Magazine.Ora, chi non conosce l’opera, dopo aver letto tutta la sua storia, si chiederà un briciolo di trama, il problema è che bisognerebbe elencare la trama del primo volume, poi del secondo, del terzo, dei due film e delle due serie anime e in fine del nuovo manga (non di Shirow, stavolta) e il che sarebbe infinitamente lungo da fare, quindi per chi vuole sapere almeno la trama del primo volume e del primo film, si rivolga a Wikipedia o alla FUMETTOPEDIA…
la storia è sempre la stessa più o meno 🙂 c’è la sezione 9 che risolve vari “crimini futuristici” in un mondo altrettanto futuristico XD Di solito c’è un caso di fondo che predomina sugli altri, e che soltanto alla fine del volume/film/serie viene risolto ^^
p.s. gits sac 2gig su fumettopedia è indicato come shonen… ma come si fa a fare un errore del genere 🙁la storia è sempre la stessa più o meno 🙂 c’è la sezione 9 che risolve vari “crimini futuristici” in un mondo altrettanto futuristico XD Di solito c’è un caso di fondo che predomina sugli altri, e che soltanto alla fine del volume/film/serie viene risolto ^^
p.s. gits sac 2gig su fumettopedia è indicato come shonen… ma come si fa a fare un errore del genere 🙁L’hai scritto in una maniera un po’ semplicistica, ma comunque sotto l’aspetto poliziesco sia il manga e l’anime sono più o meno così, invece ciò che non hai fatto trasparire da quello che hai scritto, sono le riflessioni, questo a livello dei manga, che l’autore mette in molte, moltissime occasioni, che rendono questo manga anche un buon psicologico (certo non eccellente, ma ma molto buono) oltre che a un eccellente poliziesco…
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.