Critiche a Naruto.

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  • #629050
    Sakuya_Kira
    Membro

    Penso che Kishimoto, abbia riempito un po’ troppo la serie di buonismo melenso.
    Naruto ha rotto con le sue fregnacce sull’amicizia che porta avanti da 40 numeri, è un comportamento che lo rende ridicolo e stupido come personaggio e risulta anche alquanto irritante leggere i suoi ridondanti, scontati, monotoni discorsi sul fatto che rivuole indietro sasuke e bla bla bla; ma d’altronde, non ha mai fatto altro.
    Anche il personaggio di Sasuke, risulta alquanto poco profondo, il fatto che abbia deciso di sterminare il villaggio della foglia dopo aver rotto tanto le palle per uccidere il fratello, mette in evidenza i suoi limiti.
    Inutile dire che Sakura è inutile e che tutti gli altri personaggi sono un mero contorno.
    Io la penso cosi’.
    Pero’ lo continuo a leggere dai, vediamo come finisce :sisi:

    #759841
    shikaku
    Membro

    Penso che Kishimoto, abbia riempito un po’ troppo la serie di buonismo melenso.
    Naruto ha rotto con le sue fregnacce sull’amicizia che porta avanti da 40 numeri, è un comportamento che lo rende ridicolo e stupido come personaggio e risulta anche alquanto irritante leggere i suoi ridondanti, scontati, monotoni discorsi sul fatto che rivuole indietro sasuke e bla bla bla; ma d’altronde, non ha mai fatto altro.
    Anche il personaggio di Sasuke, risulta alquanto poco profondo, il fatto che abbia deciso di sterminare il villaggio della foglia dopo aver rotto tanto le palle per uccidere il fratello, mette in evidenza i suoi limiti.
    Inutile dire che Sakura è inutile e che tutti gli altri personaggi sono un mero contorno.
    Io la penso cosi’.
    Pero’ lo continuo a leggere dai, vediamo come finisce :sisi:

    Dovresti chiarirmi se vuoi discutere solo sulla base di quanto visto fin dove è arrivato l’anime o sulla base di tutto quello che ha scritto Kishi (nel secondo caso la sezione è sbagliata e devo spostare la discussione)

    Per arrivare alle critiche, non le condivo in pieno. Il buonismo che scaturisce dalle “fregnacce sull’amicizia” son dovute comunque al target cui il manga si indirizza. Si tratta di uno shonen e in ognuno c’è sempre il personaggia che impersonifica il buonismo (mi viene ora come esempio un manga dalla morale contorta come Death Note dove c’è comunque un personaggio come Soichiro Yagami, che è il buonista per eccellenza), ma non per questo la caratterizzazione dei personaggi risulta ridicola o banale.
    È vero che il suo pensiero è semplice, non troppo profondo, ma perchè Naruto è costruito come un personaggio stupido, che non ragiona sempre e in modo pienamente razionale.

    È verto che nella sostanza Naruto sta da una 30ina di capitoli a correre dietro Sasuke, ma cambiano le motivazioni, il pensiero che c’è dietro. Da promessa fatta a Sakura, diventa qualcosa di molto più personale, riconoscendo in Sasuke una delle principali chiavi di svolta della sua vita. Non è solo un semplice legame di amicizia, è cioè che lega due bambini che sono usciti dalla merda insieme; già immagino che il legame fra commilitoni reduci da una guerra sia particolare, figuriamoci quello fra due bambini che subiscono molto di più le ferite psicologiche. Sasuke non è solo un amico o un fratello, è anche una parte di Naruto che lo ha accompagnato nello sfuggire dall'”oscurità” (anche Naruto poteva essere un Gaara stile prima serie). È un pò come quelli che dopo esser guariti da una malattia si danno da fare in ogni modo per aiutare quelli che di quella malattia sono ancora affetti, non è un comportamento ridicolo o stupido credo.
    Di tutto questo ne prende coscienza lui stesso poco alla volta: prima insegue Sasuke per promessa, poi come amico, soffre nel non riuscire a capirlo fino in fondo, per poi capirlo quando prova anche lui lo stesso dolore. Capisce che avevano sofferto diversamente fino ad allora (mentre lui credeva di avere avuto un’infanzia simile), è tentato dal comportarsi quasi esattamente come Sasuke dando libero sfogo alla sete di vendetta, per poi giungere ad una nuova presa di coscienza grazie a Jiraiya e Nagato. La sua promessa ora assume sfumature ancora più profonde, riuscire a salvare il suo amico, è riuscire dove Ero-sennin aveva fallito, un primo passo dunque per realizzare quel sogno di pace del suo maestro (sogno, questo si, abbastanza buonista e melenso:asd:)
    In Naruto il pensiero (è un parolone affibiato a Naruto:asd:), o meglio le vicende psicologiche ed emozionali che stanno dietro le sue azioni cambiano, si evolvono e maturano, per restando, all’esterno, le sue azioni rivolte sempre e comunque alla ricerca di Sasuke:sisi:

    Per il personaggio di Sasuke, hai perfettamente ragione quando dici che

    il fatto che abbia deciso di sterminare il villaggio della foglia dopo aver rotto tanto le palle per uccidere il fratello, mette in evidenza i suoi limiti.

    ma non concordo sul fatto che sia un personaggio poco profondo. I suoi limiti gli derivano dal percorso che ha compiuto. Personaggio orgoglioso, solitario, diffidente e che ferito per essersi legato a qualcuno fugge ora ogni legame, anzi appena si accorge di averne di nuovi ecco che riappare col suo “demone d’odio”. Non solo ma sin da piccolo ha sofferto la presenza ingombrante di suo fratello, un rivalità che mista a quell’orgoglio individualista non fa proprio bene alla salute mentale. Naruto ha provato pure lui la voglia di uccidere quello che ha fatto del male alle persone a lui care, ma ha “confrontato” tutto questo con gli insegnamenti di Jiraiya. Sasuke, invece, questo confronto non l’ha avuto, è rimasto sempre più solo, è limitato perchè ha conosciuto e praticato solo la sua idea di odio (sia per le situazioni vissute sia per il suo modo di porsi).
    Per cui Sasuke è limitato si, ma poco profondo non credo assolutamente:sisi:

    Su Sakura non mi pronuncio perchè sta sulle balle anche a me:asd: (in realtà anche Sasukkia però fa nulla…)

    Non rileggo perchè non ne ho voglia:tongue:, spero di essere stato almeno un pò chiaro in quello che volevo dire, anche se dubito:sad1:

    #759901
    Sakuya_Kira
    Membro

    Si si, sei stato chiardo.
    Ripeto, io la vedo così, un personaggio un pò piu serio avrebbe abbandonato l’idea di andare dietro a Sasuke dopo 40 numeri in cui quest’ultimo lo tratta a pesci in faccia.
    Che poi se vogliamo proprio metterci nei panni dei personaggi, Naruto non ha alcun diritto di dire a Sasuke che è meglio tornare alla foglia a fare il bravo ragazzo, cosi’ risulta anche più egoista che altro.
    Di sasuke ho trovato ridicolo il totale cambio di ideali e obbiettivi nel giro di poche pagine di uno stesso volume.

    #759907
    shikaku
    Membro

    Si si, sei stato chiardo.
    Ripeto, io la vedo così, un personaggio un pò piu serio avrebbe abbandonato l’idea di andare dietro a Sasuke dopo 40 numeri in cui quest’ultimo lo tratta a pesci in faccia.
    Che poi se vogliamo proprio metterci nei panni dei personaggi, Naruto non ha alcun diritto di dire a Sasuke che è meglio tornare alla foglia a fare il bravo ragazzo, cosi’ risulta anche più egoista che altro.
    Di sasuke ho trovato ridicolo il totale cambio di ideali e obbiettivi nel giro di poche pagine di uno stesso volume.

    Ma non mi hai detto dove devo mettere la discussione:asd:
    Spoiler o meno?

    Forse uno come Kakashi avrebbe abbandonato, uno come Shikamaru, insomma uno che usa la testa lo avrebbe fatto. Ma Naruto è una mente semplice, pensa poche cose, ma alle quale resta coerente, quasi al limite dell’ottusità. E anche il discorso che fai tu sull’essere egoista ci rientra in pieno: è talmente convinto di quello che fa che anche se il mondo intorno gli dice che non è possibile, lui non si adatta al mondo ma cerca di cambiarlo.
    Solo con Nagato si è mostrato titubante, ma alla fine ha affermato di nuovo se stesso e il suo modo di essere. D’altronde ha lottato una vita intera per affermarsi, insistere nelle proprie idee, a prescindere da tutto oltre che sintomo di ottusità (di cui Naruto è affetto) è anche espressione di questo suo spirito. È un atteggiamento che può essere condivisibile o meno, ma è stato costruito così, come al mondo ci sono persone che più o meno somigliano per mentalità a questa “ottusità”.

    Stesso discorso vale per Sasuke, la sua è stata una scelta che da esterno io mi sento di definire stupida dir poco, ma non assurda nella costruzione narrativa. L’obiettivo dell’emo è sempre vendicare il suo clan: la morte di Itachi era il primo passo essenziale per la restituire giustizia alla sua famiglia; ma di fronte alle rivelazioni di Madara cambiano i responsabili, e il suo modo di ragionare risulta volutamente assurdo e e quasi contraddittorio secondo me proprio a voler sottolineare lo stato emotivo e psicologico in cui tutte le vicende di Sasuke l’hanno condotto. Non è una mancanza di Kishi secondo me, è solo un modo di rappresentare la follia cui l’odio e il desiderio di vendetta hanno condotto Sasukkia:sisi:

    Ripeto sono scelte che si possono condividere o meno, ma che per le ragioni esposte secondo me sono frutto di consapevoli e precise scelte narrative:sisi:

    #759909
    Sakuya_Kira
    Membro

    cmq non so’ dove puoi spostare la discussione, calcola che io leggo solo la serie edita in italia, senza spoilerarmi le scans, fai tu per me e’ uguale!

    #759911
    shikaku
    Membro

    Credo la pubblicazione italiana sia più vicina all’anime jap di quanto non lo sia ai capitoli spoiler settimanali, quindi lascio qui:sisi:
    Però per chi commenterà dopo ricordo di evitare di andare oltre agli eventi narrati nell’anime:sisi:

    Anche se ho quasi spoilerato qualcosina :look:

    #759934

    Wow Shikaku….tutto quello che volevo dire lo hai già espresso tu nei tuoi post precedenti:laugh::laugh: non posso far altro che concordare con te!:cool::cool:

    #760055
    Jacques Mate
    Membro

    Da sempre criticare portando tesi e argomentazioni educate e con un minimo di validità è segno di occhio attento e un’analisi comunque che vada oltre alla narrazione ed alla mera fruizione per il piacere di leggere, quindi sia il problema posto sia la pienamente soddisfacente risposta in più interventi di Shikaku penso siano da elogiare, almeno a mio avviso, da parte mia.

    Di critiche a Kishimoto ce ne sarebbero da fare e ci ho pensato seriamente da tempo, come ad esempio l’inspiegabile disparità del ruolo che ha avuto Sakura Haruno nella prima rispetto alla seconda serie: simbolo di una sorta di emancipazione femminile (indipendenza addirittura dal suo profondo amore per Sasuke, tanto da di colpo ‘assennarsi’, ovvero ‘darsi senno’, quel senno che non aveva assolutamente nella prima serie) da kunoichi? Crescita non solo fisica ma anche personale e affettiva (in linea con una trasposizione manga della adolescenza in un mondo di shinobi, dove non solo la bambina diventa giovane donna ma si assume tutte le responsabilità del caso, mantenendo solo l’amore che ha per Sasuke che però diventa secondario in nome di una machiavellica ‘ragion di stato’, che si fa sempre più presente in lei – lo si vedrà nei capitoli successivi sempre di più, senza bisogno di rivelare alcunchè anticipatamente)? Entrambe le cose? Ma allora era così necessario dare una presenza femminile immatura come la piccola Sakura Haruno del neo-nato Team 7 perdurante per tutta la prima serie, tenendo conto dell’effetto assolutamente irritante che ha con i suoi continui piagnistei? Era forse atto proprio a far notare questo contrasto con la Sakura attuale ed evidenziare la crescita esponenziale che ha avuto per sè e per la storia (sempre congruentemente con la statistica che dice che le ragazze maturano più celermente dei ragazzi)? Rappresentava, appunto, la parte sentimentale della triade, in stato germinale? Queste sono solo supposizioni.

    Naruto, il teorico protagonista, è quello che deve rappresentare (mostrare e dimostrare) la perseveranza (che in lui ci appare come testardaggine) e l’incondizionatezza del legame ben descritto da Shikaku. C’è poco da dire sul personaggio a mio parere più difficile da trattare, ovvero il protagonista (di ogni serie, in questo caso Naruto): per me Kishimoto non ha comunque salvato il povero porcospino giallo dalla ben più ingombrante ed interessante, tutto sommato, serpe mora (se s’intende la metafora)… Ma soprattutto non l’ha salvato dall’appiattimento della sua figura che, certo, ha un compito preciso da svolgere, dentro e fuori la storia, un ruolo che però poteva essere comunque svolto in maniera più complessa tanto per renderlo più interessante: significativo infatti che Shikaku si ricordi (come il sottoscritto e relativo piacere, che per fortuna una titubanza Naruto l’ha avuta… Ma una è troppo poco… in 40 numeri..). Per il resto il commento del buon osservatore che ha risposto prima di me al quesito penso sia già abbastanza chiarificatore…

    Per Sasuke mi permetto di aggiungere a quanto già detto da Shikaku in maniera a dir poco eccellente una parte del mio post in commento all’episodio 142 dello Shippuuden, probabilmente letto da pochi, trattante proprio la tematica del caro Uchiha: ci dedico particolare attenzione non solo per il fatto che sia ‘colui che ruba la scena a colui che dà il nome al manga e che dovrebbe essere il protagonista (e si ritrova di fatto ad esser co-protagonista), ma anche a causa della disparità di pareri sulla figura tanto amata e odiata di Sasuke. Penso, sperando di non apparire vanaglorioso, di avere posto il personaggio sotto una lente il più obbiettiva possibile per spiegare, attraverso le reazioni dei lettori rispetto lui, proprio le scelte dell’autore che l’han così formato:
    “Mi permetto di esprimere un giudizio su Sasuke che penso sia molto diverso da quello della quasi totalità dei lettori di “Naruto” (e lo esprimerò tramite un’analisi comparativa).
    Dividerei prima di tutto i fan in due macroinsiemi: quelli che amano e quelli che detestano Sasuke.
    I primi sono coloro che subiscono il fascino del classico personaggio ‘bello e tenebroso’, omogeneamente allo stereotipo del fruitore tipico che simpatizza per il migliore della situazione (almeno tra i personaggi principali della serie), quello più dotato in termini di jutsu, quello del passato burrascoso e soprattutto con un astio interno che lo rende sprezzante addirittura dei personaggi femminili che ovviamente stravedono per lui (alimentando così la schiera di yaoi-fangirls che sognano da sempre un accoppiamento con Naruto, poi Gaara, poi Neji, poi Sai, poi Blurry, poi mastrolittorio, poi Echoes…).
    Insomma, Sasuke appare di certo più indigesto, invece, ai palati fini, quelli che soffrono decisamente l’accettazione di personaggi che studiati a tavolino risultano vomitevolmente troppo inquadrati in quella figura prototipica di quel che comunemente chiameremmo ‘figo di turno’. Non riconoscono assolutamente come pregi o qualità quelle caratteristiche proprie del personaggio che tanto fanno invaghire di lui i suoi fan, anzi, sottolineando come talune peculiarità siano davvero una delle ragioni principali del loro disprezzo verso di lui, tanto da spesso preferire Naruto, il brutto anatroccolo della situazione (che più che un cigno diverrà una fenice, ma lascio a dopo questa considerazione). Poi ci sono coloro che in realtà aspirano a sapienti della critica fumettistica, o come la si vuol chiamare, andando in coda a coloro che svalutano Sasuke, credendo così di poter ora ‘vedere la luce’, e atteggiandosi appunto a coloro che sanno guardare oltre lo specchietto per le allodole, ovvero Sasuke stesso, vero promotore del manga tanto quanto le veline a “Striscia la Notizia”.
    Io penso che una riflessione più profonda, un po’ come quelle di Blurry, sia necessaria per sapere vedere oltre queste due posizioni e riconoscere quel che di buono Kishimoto ha donato a questo poveraccio di un Uchiha e cosa invece ha sbagliato. Il discorso è stato sollevato già qui su KomixJam qualche tempo fa, se non vado errando (dato che la mia memoria già comincia ad ingannarmi, data l’essenza di pensionato che tengo in corpo neoventitreenne).
    Non intendo certo esaurire, ed anzi liquidare, in poche parole un’analisi doverosa che necessita un personaggio come Sasuke, dato che oltretutto non mi sono certo preso la briga di analizzare e rivedere con attenzione assoluta tutta la serie, compresa la Shippuuden, ma vorrei che si prestasse attenzione a considerazioni che spero siano abbastanza oggettive per rendere merito a quanto il creatore di Naruto ha imbastito per noi, circoscrivendo il discorso sul tanto ‘amato’ Sasuke.
    Prima di tutto il morettino appare effettivamente scontato, specialmente all’inizio, fino alla fine della prima serie, ma i suoi comportamento paradossalmente sono più coerenti con la sua linea di pensiero di quanto non appaiano proprio in questa puntata dell’anime, dove apprende la verità sul conto del proprio fratello. Non solo, la scelta di seguire Orochimaru tradendo la foglia mi è sembrata davvero una trovata di certo molto più originale della classica favola infantile dove appare decisamente facile convincere quale sia il bene ed il valore dell’amicizia che supera ogni cosa. In pratica a cadere nel tranello penso siano quelli che screditano Sasuke accusandolo della sua demenza nel seguire il caro serpente traditore della Foglia: così come a livello estetico ed extradiegetico il ragazzo doveva apparire affabile e amabile, tale scelta è posta proprio come quella da non seguire ed allo stesso tempo porre con una violenza kubrickiana una prima scena di assoluta immoralità e cattivo esempio: altro che cartoni animati da fascia oraria primo-pomeridiana su Italia1! Mi chiedo quale sia il criterio critico con cui si scelgono alcuni cartoni animati da porre sul piccolo schermo italiano, ma questo è un discorso a sè, tanto per rendere conto comunque della complessità che comporta già la condotta del personaggio tanto odiato…
    Già qui Sasuke risulta, agli occhi (ed al palato) di un degustatore di intrecci narrativi e atipicità dei personaggi, di gran lunga più interessante del monotono Naruto che oltre che una crescita progressiva e di colpo inspiegabile (SPOLIER: mi riferisco allo scontro contro Pein) non fornisce molti spunti, dato che non sbaglia mai, portando avanti il compito del classico protagonista portatore del bene e della giustizia. L’Uchiha con il passare del tempo e quindi della serie, mostra di aver consolidato una linea (sbagliata, certo) coerente però al suo compito di colui che potrebbe scegliere il giusto ma non lo fa. Di tutto questo ovviamente ringraziamo Kishimoto che carica sulle spalle del nostro bel morettino il compito di mostrare in continuazione lo Sbaglio con la S maiuscola, che man mano si carica di follia e rabbia. Insomma, siamo di fronte, come già si era capito anche solo tramite un anche solo accennato sguardo all’iconografia dei manifesti e delle numerose immagini che ritraggono i due protagonisti della serie, all’incarnazione delle due antitesi di fronte ad un destino comune e passati similari: le veline di Kishimoto, il moro ed il biondo, sono i rappresentanti di due scelte differenti eticamente e moralmente. Un modo di porsi verso di sè e verso il mondo. La testardaggine e la miopia di Sasuke (giustificata dallo Sharingan, come già mostrato da Itachi… Scherzo ovviamente) sono solo scusanti per mostrare la perseveranza di quel determinato ruolo: così mi sono spiegato anche lo scarto di abilità mostrato da Naruto in alcuni episodi della serie (altrimenti difficilmente giustificabili).

    #760057
    Jacques Mate
    Membro

    Mi pare quindi ormai evidente che il fascino di “Naruto” risieda nella complicazione di una ricetta ormai nota, ma che di certo ancora oggi riscuote gran successo. Screditare Sasuke, appartenente alla fascia dei neoantagonisti ‘belli e cattivi’ invece di ‘brutti e cattivi’ fa solo parte del ‘processo amatoriale’, se così lo si può chiamare. La dimostrazione di tutto questo è l’identificazione di moltissimi fan della serie in Naruto.”

    Da sottolineare come questa mia tesi sia stata confermata poi dai capitoli successivi per parola di un certo personaggio… Ovviamente con parole diverse. Se ci si concentra ancora poi si può facilmente capire il perchè di certe scelte che comportano un certo proseguimento della storia… Non penso sia necessario che dica io quale sarà lo scontro finale del manga…

    Altre critiche riguarderebbero ad esempio l’abbandono completo del povero Neji, da giovane promessa a mediocre shinobi tanto da cadere nell’angolo più remoto del dimenticatoio, il passaggio in quinto piano di Gaara (era davvero necessario dichiarare così apertamente la sua inutilità sempre più manifesta dalla sua ‘conversione’ in poi? Non sarebbe stato più interessante mantenerlo con un comportamento sulla falsa riga di Vegeta in Dragon Ball o di Serpico in Berserk?…), l’eccessiva sovrabbondanza (termini che non uso a caso..) di personaggi che proprio per ragioni ontologiche implica l’ovvia impossibilità di prestarci la dovuta attenzione a svilupparne un profilo che risultasse meno anonimo (torniamo a Neji, ma soprattutto Temari, Kankuro, Ten Ten, Rock Lee – anche lui caduto nel dimenticatoio – e Gai, insomma, troppi, a cui si aggiungono altri che si presentano negli ultimi capitoli disponibili solo online), ninjutsu con effetti difficilmente condivisibili ed accettabili (sempre presenti più avanti e mi riferisco a Nagato…), altre forzature ecc ecc…

    Nulla toglie che comunque ritengo che “Naruto” abbia un successo proporzionale alle scelte autoriali (e di mercato) ma che andrebbe apprezzato per quegli aspetti sotto il quale raramente viene visto: ad esempio il dibattito estetico-artistico tra Sasori e Deidara (tanto che una scena inedita è presente in coda alle anticipazioni di uno dei primi episodi dello shippuuden…), il sistema politico-economico del mondo creato da Kishimoto, e molto altro ancora…

    #760065
    red dragon
    Membro

    Mi pare quindi ormai evidente che il fascino di “Naruto” risieda nella complicazione di una ricetta ormai nota, ma che di certo ancora oggi riscuote gran successo. Screditare Sasuke, appartenente alla fascia dei neoantagonisti ‘belli e cattivi’ invece di ‘brutti e cattivi’ fa solo parte del ‘processo amatoriale’, se così lo si può chiamare. La dimostrazione di tutto questo è l’identificazione di moltissimi fan della serie in Naruto.”

    Da sottolineare come questa mia tesi sia stata confermata poi dai capitoli successivi per parola di un certo personaggio… Ovviamente con parole diverse. Se ci si concentra ancora poi si può facilmente capire il perchè di certe scelte che comportano un certo proseguimento della storia… Non penso sia necessario che dica io quale sarà lo scontro finale del manga…

    Altre critiche riguarderebbero ad esempio l’abbandono completo del povero Neji, da giovane promessa a mediocre shinobi tanto da cadere nell’angolo più remoto del dimenticatoio, il passaggio in quinto piano di Gaara (era davvero necessario dichiarare così apertamente la sua inutilità sempre più manifesta dalla sua ‘conversione’ in poi? Non sarebbe stato più interessante mantenerlo con un comportamento sulla falsa riga di Vegeta in Dragon Ball o di Serpico in Berserk?…), l’eccessiva sovrabbondanza (termini che non uso a caso..) di personaggi che proprio per ragioni ontologiche implica l’ovvia impossibilità di prestarci la dovuta attenzione a svilupparne un profilo che risultasse meno anonimo (torniamo a Neji, ma soprattutto Temari, Kankuro, Ten Ten, Rock Lee – anche lui caduto nel dimenticatoio – e Gai, insomma, troppi, a cui si aggiungono altri che si presentano negli ultimi capitoli disponibili solo online), ninjutsu con effetti difficilmente condivisibili ed accettabili (sempre presenti più avanti e mi riferisco a Nagato…), altre forzature ecc ecc…

    Nulla toglie che comunque ritengo che “Naruto” abbia un successo proporzionale alle scelte autoriali (e di mercato) ma che andrebbe apprezzato per quegli aspetti sotto il quale raramente viene visto: ad esempio il dibattito estetico-artistico tra Sasori e Deidara (tanto che una scena inedita è presente in coda alle anticipazioni di uno dei primi episodi dello shippuuden…), il sistema politico-economico del mondo creato da Kishimoto, e molto altro ancora…

    be ha creato un mondo suo strutturandolo bene,questo non si nega…ma di boiate ne ha fatte o sbaglio?
    una miriade di personaggi messi li tanto per,se invece del villaggio metteva 10 case non faceva na lira di danno.contro pain hanno fatto schifissimo…un intero villaggio che vanta una potenza militare notevole e un pain lo doveva sfonna konoamaru????????????????????????????
    power up illogici,naruto in 3 anni con jiraya non mi riesce manco a controlla manco 3 code bene?poi in una settimana mi aprende la modalita eremitica meglio del suo maestro e riesce anche a finire il rasen shuriken?se mi dava un flash back durante il cui il suo maestro gli parlava della modalita eremitica e gli provava a far assorbire l’energia della natura mi andava anche bene…ma cosi…quindi l’opera è buona…ma ci sono una manica di boiate dentro.

    #760072
    Jacques Mate
    Membro

    Specialmente l’ultima soluzione da te citata, red dragon, mi sembrava più azzeccata.
    Sì, assolutamente non volevo affermare che non ci siano errori (che io stesso ho citato in parte) ed incoerenze, ma nel complesso guardo a quanto di buono c’è e, per me, molte delle cose ottime realizzate da Kishimoto nemmeno si notano.
    Poi di boiate (il termine rende bene) ce ne sono, concordo..

    #760084
    Sakuya_Kira
    Membro

    Comunque, tenete sempre presente che e’ uno shounen a cadenza settimanale e che secondo me, tutte queste enormi elocubrazioni, sono alquanto eccessive.

    p.s. Jaques mi dispiace ma la tua risposta e’ troooooooooppo lunga, mi sono arreso dopo qualche riga :asd:

    #760088
    IORI_17
    Membro

    be ha creato un mondo suo strutturandolo bene,questo non si nega…ma di boiate ne ha fatte o sbaglio?
    CUT

    penso che tu debba mettere tutto sotto spoiler 😉

    Comunque sia l’analisi di Shikaku che di Jacques Mate sono fantastiche,mi hanno fatto notare aspetti a cui non avevo dato importanza,ma anche se molte scelte sono giustificate e ben pensate ne rimango deluso,le mie sono motivazioni più che altro soggettive,dato che inizialmente fui colpito da Naruto per la moltitudine di personaggi interessanti che presentava,che come detto sono stati letteralmente dimenticati per inserirne di nuovi che faranno la stessa fine facendo girare la storia intorno solo a Naruto e Sasuke con qualche comparsa di contorno nelle varie saghe,per esempio l’evoluzione di Shikamaru è stata bellissima,da ragazzo svogliato e dotato ha trovato qualcosa per cui lottare ed è maturato decisamente,perciò penso che se Kishimoto avesse dato spazio ai personaggi presentatici all’inizio la storia ne avrebbe giovato (personalmente il vuoto più grande lo provo quando penso a Rock Lee,io ancora lo aspetto…),non voglio fare spoiler ma credo che sia ancora in tempo visto la strada che potrebbe prendere il manga,cosa che mi auguro vivamente,perchè ormai ho del tutto perso l’entusiasmo che provavo verso Naruto: lasciando da parte gli “errori” già fatti notare,l’ormai noto pensiero di Naruto che continua a professare in qualsiasi situazione fa perdere spessore all’intera storia,e non mi trasmette più alcuna emozione,stessa cosa vale per le vicende “esterne” al protagonista (parlo sempre da un punto di vista personale).

    #760090
    Redazione
    Amministratore del forum

    Thread spostato.

    #760151
    shinobi91
    Membro

    Le varie critiche sono accettabili, ma basta che ognuno dica la sua SENZA offendere il manga…. vedete che mi arrabbio:sisi::sisi:

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