Touch (Prendi il mondo e vai), consigliato da Komixjam

di bila 7

Vi è mai capitato di emozionarvi per un cartone animato o per un fumetto?  Non sto parlando di emozioni che ti fanno venire esclamazioni tipo:  “che figata” o “wow”; sto parlando di qualcosa che ti entri più sottopelle, qualcosa che quasi quasi riesce a commuoverti. Non so quale sia la risposta a questa domanda ( spero e credo che sia un sì, ma potrei sbagliarmi), so solo che io ho un ricordo, di quando ero ancora un bambino, di un anime (all’epoca in onda su BIM BUM BAM) che fu il primo a farmi provare qualcosa del genere. Da “grande” ho poi avuto l’opportunità di poter leggere, per mia fortuna,  l’intero manga e così finire qualcosa che avevo iniziato da ragazzino.

Probabilmente molti di voi che hanno la mia età, o che comunque sono stati ragazzini nei primi anni novanta, ricorderanno questo “cartone animato” ( scusate il termine poco professionale, ma siamo cresciuti con questo termine e difficilmente riusciremo a sostituirlo); in Italia è famoso con il nome di “Prendi il mondo e vai”, vi ricordate la sigla? No?…allora vi rinfresco la memoria.

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Il manga da cui tutto trae spunto è un’ opera di Mitsuru Adachi (mangaka che  ha raggiunto nel 2008 le 200 milioni di copie vendute), probabilmente la più famosa di quelle da lui pubblicate: “Touch”, edito in Italia da Star Comics in 26 volumi (1999-2001). Non so se ne siete a conoscenza, ma in Giappone c’è uno sport equiparabile, per importanza, al nostro “calcio”, è il baseball; negli anni avevo scoperto questa cosa, ma ero sempre stato un po’ perplesso, un po’ scettico diciamo; tutto è cambiato quando ho conosciuto il mio ex co-inquilino giapponese che mi ha spiegato e mostrato la loro passione per il baseball e, cosa molto interessante, la sua passione per i fumetti di Adachi che sembra avere un legame molto forte con questo sport. Lasciamo da parte i piccoli aneddoti e torniamo al fumetto; questo nonostante il tema sportivo (indovinate un po’…baseball), affronta tematiche importanti e lo fa con un approccio che piace molto al pubblico, tanto che nel 1983 Adachi vince il 28º Premio Annuale Manga della Shogakukan. Eccovi una finestra sulla trama.

TRAMA

Tatsuya e Kazuya Uesugi sono due fratelli gemelli omozigoti che, tolto l’aspetto, non  hanno niente in comune: il primo è uno svogliato, a tratti sembrerebbe un disagiato; mentre il secondo è il tipico studente modello, scuola e sport non fa differenza, eccelle in entrambi, soprattutto nel baseball. Oltre ai due gemelli, altra protagonista della serie è Minami, amica d’infanzia dei due che li sostiene sempre. Al primo anno di liceo, si sa, iniziano le prime cotte e proprio una di queste creerà una sorta di competizione tra i due gemelli, entrambi interessati alle attenzioni di Minami. Kazuya senza pensarci su due volte si iscrive al club di baseball diventandone presto la stella, mentre Tatsuya decide di lasciar perdere (seppure tentato) l’idea del baseball per non dover competere con il fratello, ripiegando sul club di pugilato. Le esperienze dei gemelli saranno molto diverse, quasi a rispecchiare i loro atteggiamenti, infatti mentre uno diventa la star della scuola nel baseball, l’altro perde l’unico incontro a cui partecipa. Tutto sembra restare in uno stato di quiescenza quando inaspettatamente il destino decide di abbattersi sul trio di amici, rompendo drasticamente questo equilibrio…per sempre.

PRO & CONTRO

PRO

Storia: quella scritta da Adachi e una di quelle storie che rileggeresti centinaia di volte anche se sai già come va a finire: ripassare ogni istante pensando di poter essere sorpreso da un colpo di scena (lo so che sembra una cosa senza senso, ma è una sensazione che credo caratterizzi le storie ben riuscite). L’ambito studentesco ha donato al manga una dimensione che, di sicuro, ha permesso la sua buona riuscita. Sono tanti gli studenti che possono dire di essersi trovati in una situazione simile, almeno in parte, e gli stessi studenti hanno rivisto nei protagonisti le loro vite e quello che sarebbero potute essere, se le cose fossero andate proprio come nel fumetto. La storia parla di un arco di tempo di tre anni, pochi se si pensa alla vita in se’, ma molti se pensiamo alla vita ai tempi del liceo; un momento della nostra vita in cui tutto cambia, evolve, si distrugge e rinasce con una velocità incredibile.

Personaggi: Probabilmente sono proprio i personaggi a farla da padrone in questo manga. Vedere Tatsuya e Kazuya è un po’ come vedersi allo specchio o vedere i propri amici; sono come noi, non hanno super poteri, non sono dei fenomeni ( come invece sono Holly e Benji per capirci), sono ragazzi come tanti che affrontano problemi comuni. Per capire a chi vada l’appoggio morale dei lettori, bastano un paio di capitoli; oltre ai gemelli, l’intero “pantheon” scolastico è ben assortito, ne abbiamo davvero per tutti i gusti.

CONTRO

Copertine: personalmente non ho avuto il piacere di vedere le copertine originali, ma posso dire che quelle italiane non esaltano a dovere il lavoro fatto da Adachi nel fumetto; probabilmente alla veste grafica del fumetto, la copertina, anni fa non veniva data la stessa importanza che le si da oggi; personalmente lo vedo come un “difetto”, ma probabilmente sono solo gusti.

Pro: Storia – Personaggi

Contro: Copertine

Disegni: Croce e delizia del manga. Vi spiego subito: i disegni sono senz’altro belli (tipicamente anni ’80)  ma hanno una caratteristica che rende difficile la valutazione positiva o negativa. Il tratto di Adachi è unico, non nel senso che abbia uno stile talmente bello che nessuno potrà mai avvicinarsi, ma nel senso che è proprio unico…cioè ogni fumetto di Adachi è disegnato allo stesso modo, non importa quanti anni passino, i personaggi maschili sembreranno sempre lo stesso personaggio che si è spostato dalle tavole di un’opera all’altra cambiando uniforme (da giocatore di baseball) e così quelli femminili (eccezion fatta per la questione baseball). Di certo è bello poter affidarsi ad uno stile che piace, ma si rischia di entrare nel monotono… Per questo motivo lascerò fuori dai Pro e dai Contro la voce disegni.

Segni particolari:

Credo che la cosa più interessante di tutto il fumetto sia l’evoluzione dei personaggi, un’evoluzione che rasenta la perfezione; non perché il personaggio diventi perfetto, per carità (non esistono veri personaggi perfetti), ma perché è evidente e dettagliato il processo di maturità che attraversano i personaggi fino alla chiusura del manga.

Vi consiglio questo manga se siete amanti della normalità, se vi piacciono le storie che potrebbero capitare a chiunque, storie che la vita “scrive” ogni giorno. Leggetelo e non restereste delusi; se poi vi ricordate il cartone animato, allora ve lo consiglio fortemente, così potrete, anche solo per un secondo, tornare ragazzini.

[ Fonte | Wikipedia ]

[ Fonte | Star comics ]

Commenti (7)

  1. Adachi purtroppo � uno di quei mangaka che o lo si adora o lo si odia�io rientro nella prima categoria. Ho iniziato proprio nello stesso modo, vedendo l�anime Prendi il mondo e vai e poi proseguendo con il manga e poi ho continuato con tutte le altre sue serie. La storia � veramente ben fatta secondo me, riuscendo a coinvolgere in modo magistrale e diventando uno dei migliori shonen romantici di sempre.
    Dissento un pochino sul fatto che non vi siano personaggi �fenomeni� poich� Tacchan prima e soprattutto Kacchan dopo si rivelano alla stregua di Tsubasa e co, fenomeni nel loro sport�

    1. s�…fenomeni nello sport…ma paragonati a tsubasa….praticamente impallidisce chiunque 😀 ahahahah
      cmq hai ragione forse mi sono espresso male, volevo dire che sono fuori dal comune ma non alla maniera di tsubasa, nel senso che non fanno cose “fisicamente” impossibili 🙂

      1. beh quando il campo prende 2/3 della superficie terrestre devi essere un fenomeno di quel livello :tongue:

  2. cmq � uno di quei pochissima anime che in italia nonostante inizialmente non lo avessero completato anni dopo hanno trasmesso le ultime puntate, trasmettendo perfino i 3 oav!!!

  3. “Vi � mai capitato di emozionarvi per un cartone animato o per un fumetto? Non sto parlando di emozioni che ti fanno venire esclamazioni tipo: �che figata� o �wow�; sto parlando di qualcosa che ti entri pi� sottopelle, qualcosa che quasi quasi riesce a commuoverti.” mi vengono ancora i brividi a pensare alla prima volta che ho visto Prendi il mondo e vai su bim bum bam a 14 anni..

  4. Touch � uno dei migliori manga di sempre.. e Mitsuru Adachi � uno dei migliori mangaka di sempre.. :heart:

  5. Se mi ha emozionato????!!!!! E’ l’unico manga che � riuscito a farmi piangere! :cwy:
    Adoro Adachi, adoro la sua “normalit�” e nei suoi disegni, nei suoi personaggi, c’� molto di pi� di “tante facce tutte uguali”, pu� permettersi di disegnarli cos� perch� � la storia che racconta e le emozioni che trasmette ci� che veramente conta nelle sue opere, i suoi personaggi sono come attori, non c’� da stupirsi o rimanere delusi se recitano in pi� di un film e in parti diverse.
    Ho sentito spesso definire Adachi “il poeta dei manga” e credo che sia una descrizione perfetta 😉

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