Tokyopop chiude i battenti in America

di Manuel Commenta

Il logo di Tokyopop

Aperta nel 1997 e diventata l’azienda che più di tutti ha contribuito alla diffusione del manga in America, Tokyopop annuncia la chiusura della sua filiare in America chiudendo un’era del fumetto orientale nel nuovo continente.

Dopo quattordici anni di onorata carriera al servizio della cultura della carta stampata e del disegno inchiostrato Tokyopop ha deciso di concludere la sua attività nella filiale di Los Angeles e di rimanere attiva in Germania, al servizio del vecchio continente con la sua divisione legata ai film  e alle produzioni televisive legate alla cultura nipponica.

Da sempre legata al mondo del Giappone tramite l’editore Kodansha, la casa editrice fondata da Stuart Levy dal 2009 ha attraversato una profonda crisi legata al ritiro dell’editore giapponese dal mercato americano sotto Tokyopop rifugiandosi in altri editori, per motivi che ancora oggi sono del tutto sconosciuti.

Sakura, uno dei manga lanciati in USA da Tokyopop

Molte serie prese in mano dall’editore come Initial D o Life vennero del tutto sospese e scomparirono dalla circolazione, altre pubblicazioni tipo Cardcaptor Sakura vennero invece acquisiti in seguito dalla Dark Horse Comics, grande rivale “di livello” di Tokyopop.

Dopo le dimissioni del presidente si arrivò ai primi di marzo 2011 alla bancarotta, purtroppo nessuno poteva prevedere che il crollo di vendite avrebbe raggiunto tali livelli, alcune pubblicazioni (come Priest, che è un manhwa) tennero duro nelle vendite ma il divario economico pre e post chiusura dei rapporti con Kodansha si faceva sentire troppo.

Initial D, un altro manga diffuso in America dall'editore Tokyopop

Il 15 aprile un comunicato sul sito di Tokyopop del fondatore Stuart Levy ufficializza quello che era già nell’aria: l’editore chiuderà i battenti entro fine mese e il mondo del manga in America, perde il suo primo vero cavaliere crociato.

Ovviamente noi in Italia non subiremo alcuna modifica del nostro stile di vita, questa chiusura non ci tocca direttamente ma fa sempre dispiacere vedere che un’azienda che ha fatto della diffusione della cultura mangaka il suo motivo di vita, è destinata a questa fine ingloriosa, strozzata dai debiti e dai problemi finanziari.

Arrivederci quindi Tokyopop.

See You In Outer Space…Kowboy

[Fonte | IGN]

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