Dragon Ball Z: la battaglia dei Dei – Blogger per un giorno

di Regola 11

Per lo spazio Komixjam Blogger per un giorno quest’oggi pubblichiamo una recensione di Cornix, sulla più recente pellicola cinematografica di un titolo dal successo immortale.

Care lettrici e cari lettori, chi vi scrive è CorNix.

 

Chi mi conosce sa che sono un appassionato di Dragon Ball, e grazie all’iniziativa “Blogger per un giorno” proposta da bila85 ho deciso di cimentarmi nella recensione dell’ultima pellicola cinematografica di Dragon Ball Z: La battaglia degli dei. Il 14° film tratto dall’opera, ormai trentenne, del maestro Akira Toriyama è uscito nelle sale italiane nel solo fine settimana dell’1 e 2 febbraio, a meno di un anno dall’uscita in Giappone. Premetto che quasi tutti i film di Dragon Ball non mi sono piaciuti, salvo gli ultimi 2 o 3 (“L’eroe del pianeta Conuts” per la sua drammaticità e “Il diabolico guerriero degli inferi” per la sua comicità, ma anche “L’irriducibile bio-combattente” per la presenza della mia amata C-18!), perciò quando sono andato a vederlo ero preparato a un’eventuale delusione nonché al rimorso per aver buttato 8 euro (9 con la prenotazione…), ma quando sono uscito dalla sala ero soddisfatto, tanto che mi è venuta voglia di scrivere la recensione che state per leggere e che sperò vi piacerà e farà piacere questo film a chi non l’ha visto.

 

Locandina italiana

La trama

Incominciamo dalla trama (SPOILER!!!): i fatti si svolgono in un periodo successivo alla saga di Majin Bu e precedente la fine della serie Z.

 

Dopo 39 anni di sonno, il Dio della Distruzione Bills viene svegliato dal serafico Whils come richiesto in precedenza dalla divinità stessa, che aveva avuto un sogno premonitore su un certo “Super Saiyan God” (d’ora in poi “SSG”) che voleva incontrare e con cui voleva scontrarsi. I due si recano quindi dal più forte dei Saiyan, quello che aveva anni addietro sconfitto Freezer: Kakaroth, alias Son Goku. Re Kaioh, presso cui si stava allenando, lo mette in guardia da Bills ma Goku, che alla domanda del Dio su chi fosse il SSG aveva affermato di non saperne nulla, chiede a sua volta di potersi scontrare con lui: il risultato è un Super Saiyan III sconfitto senza sforzo in pochi secondi. Bills e Whils lasciano Goku privo di coscienza e si dirigono sulla Terra, dove ci sono gli ultimi Saiyan ancora in vita e dove, proprio quel giorno, cadeva il 38° compleanno di Bulma, che aveva dato una festa alla Capsule Corporation a cui erano presenti tutti i suoi amici. Vegeta viene avvertito telepaticamente da re Kaioh e fa quindi di tutto per assecondare l’irascibile Dio, il quale viene anche invitato alla festa, ma nonostante gli sforzi del principe dei Saiyan alla fine Bills perde le staffe e, non essendo riuscito a trovare il SSG, si appresta a distruggere il pianeta dopo aver messo al tappeto tutti i guerrieri Z. Come insegna l’anziano Kaiohshin, l’eroe arriva al momento critico: ecco infatti che Goku entra in scena chiedendo a Bills di aspettare a distruggere la Terra perché sa come fare a trovare il SSG. Invoca Shenron (le 7 sfere erano il primo premio per il bingo organizzato da Bulma) e glielo chiede direttamente. Il Dio Drago racconta che quella del SSG è una leggenda dei Saiyan secondo cui quando 5 Saiyan dal cuore puro si tengono per mano possono trasformare per poco tempo un Saiyan in un Dio. Vegeta, Gohan, Trunks e Goten tentano questa procedura con Goku ma falliscono perché hanno interpretato male: servono 5 Saiyan più un sesto… È allora che Videl rivela di essere incinta di Gohan e si unisce al cerchio dei Saiyan, così grazie alla nascitura Pan il processo riesce e Goku diventa un Dio, con occhi e capelli rossi e dalla corporatura più magra. Finalmente Bills può combattere col SSG e promette che non distruggerà la Terra se verrà battuto. Sebbene all’inizio Goku riesca a tenergli testa con solo l’80% della sua potenza, Bills si rivela talmente potente che gli basta il 70% della sua per sconfiggere il SSG. Goku riconosce la vittoria di Bills il quale gli dice che è il secondo avversario più forte che abbia conosciuto dopo Whils, il suo maestro, e che il loro universo è il settimo di 12 e quindi esistono altri individui più forti di lui. Invece di distruggere il pianeta, Bills distrugge solo una pietra perché ha consumato troppe energie nella battaglia, per poi tornare con Whils alla sua dimensione.

 

Alla fine Vegeta, come prevedibile, afferma di voler diventare il prossimo SSG, mentre Whils, con un solo colpo alla nuca, mette a nanna il suo allievo per i prossimi 3 anni quando questi perde il controllo e si mette a distruggere a casaccio dopo aver mangiato una pallina verde chiamata “wasabi”!

 

Whils e Bills (quest’ultimo è ispirato al gatto dello zio Akira, come fu anche per Karin [ovviamente si parla di gatti diversi])

Le incongruenze

 

Avevo detto che questo film, alla cui realizzazione ha collaborato lo stesso Tori, è da considerarsi canonico? No? Allora lo dico adesso. Diversamente dalla serie GT, aggiungo. Però chi l’ha visto così come chi ne ha letto la trama non potrà non aver notato almeno una grossa incoerenza temporale. Proprio di questa e delle altre presenti nel film mi accingo a parlare, facendo notare che le contraddizioni erano una delle caratteristiche più…“caratteristiche” del manga stesso e che ironicamente si può dire che in questo il film segue degnamente il manga da cui è tratto!

 

Stando a quanto dichiarato da Bulma (conoscendola, già questo è un atto di fede), nel film compie 38 anni. Ma quella era l’età che aveva durante la saga di Majin Bu. Anche Goten e Trunks non sembrano affatto cresciuti (peccato, mi sarebbe piaciuto vedere un Gotenks adolescente). In realtà devono necessariamente essere trascorsi almeno due anni, perché viene detto che le sfere del drago sono state già usate una volta da Pilaf (ne riparlerò in seguito) e nel film vengono usate di nuovo. Il vero problema però è Videl: essendo incinta di Pan, che alla fine del manga ha 4 anni compiuti, dovrebbero essere passati circa 5 anni dalla morte di Majin Bu, sempre ammesso dare alla luce un Saiyan richieda lo stesso tempo che richiederebbe per un essere umano (per citare altri due manga: se la madre è un Jinchuuriki la gravidanza dura 10 mesi, se il padre è il re dei pirati ne dura 20!). Inoltre Bra, la secondogenita di Bulma e Vegeta, ha un anno in più di Pan e quindi dovrebbe essere già nata. Insomma, un bel casotto in salsa Toriyama!

 

Le altre incongruenze, meno eclatanti, di cui mi sono accorto sono le seguenti: il pianeta di re Kaioh era stato distrutto da Cell ma nel film è come nuovo (almeno finché Goku e Bills non lo devastano); Mr. Satan sembra non sapere che Dende è il Dio della Terra e che è capace di guarire le ferite, tuttavia nella saga di Majin Bu era venuto a conoscenza di ambedue le cose; il combattimento fra Goku e Bills si conclude fuori dall’atmosfera e come si sa, passi per la divinità, ma almeno Goku non potrebbe respirare e sopravvivere nello spazio. Si potrebbero citare anche un paio d’inesattezze già presenti nel 13° film: Gotenks si rescinde in Goten e Trunks prima che siano passati 30 minuti dalla fusion, e Shenron esaudisce un solo desiderio quando invece avrebbe potuto esaudirne 2 (o 3?), in quest’ultimo caso è anche vero che Goku gli fa un sacco di domande… Il fatto, invece, che Pilaf e i suoi scagnozzi siano tornati bambini cozzerebbe col fatto che all’inizio di Dragon Ball GT sono anziani, ma non essendo il GT canonico non c’è alcun errore, d’altronde nel GT non si parla nemmeno del SSG.

 

Chibi Pilaf-Mai-Shu/Soba

La versione italiana

 

Veniamo ora alla descrizione dell’adattamento italiano. Sinceramente non credevo che avrei mai visto un film di Dragon Ball nei cinema italiani, sono lieto di essere stato smentito. Si è trattato di un vero e proprio “evento”, in quanto il film è rimasto nei nostri cinema solo per due giorni (come l’anno scorso “Ammutta muddica” di Aldo Giovanni & Giacomo per un solo giorno, per esempio), distribuito da Key Films/Lucky Red. Il doppiaggio è stato eseguito dalla CDC Sefit Group e diretto da Fabrizio Mazzotta (doppiatore di Olong), suoi anche i dialoghi italiani. Nonostante il trailer italiano in cui si sentiva Goku pronunciare “Ondaaa Energeticaaa!”, i nomi non sono stati modificati come nel doppiaggio Mediaset e non vi sono state censure, mi è saltato all’orecchio solo un “Supremo” riferito a Dende e “di 2°/3° livello” riferito alla trasformazione in Super Saiyan, che devono essere sfuggiti a un lavoro comunque ben curato. I doppiatori sono per la maggior parte gli stessi che avevano già doppiato gli altri film di Dragon Ball pubblicati in videocassetta dalla Dynamic Italia e trasmessi su Rai2, con poche eccezioni in parte dovute alla scomparsa di alcuni doppiatori (per citare forse il più noto, Roberto Del Giudice, doppiatore di Tenshinhan e storico doppiatore di Lupin).

 

Prima di venire (finalmente) alle mie considerazioni sul film in sé, vi dico che ho apprezzato il lavoro di adattamento e doppiaggio, dalla scelta di non censurare nulla (non so come avrebbe fatto la Mediaset con un film che aveva la parola “dio” nel titolo!) a quella di mantenere dove possibile gli stessi doppiatori di film di una quindicina d’anni fa. Però c’è un però: personalmente trovavo più adatte in molti casi (con eccezioni quali Muten e lo stesso Olong) le voci del doppiaggio Mediaset, e non perché ormai avevo le orecchie abituate a tali voci. Mi sembravano mediamente più adatte alla tipologia “cartone animato”, mi sembrava che dessero più caratterizzazione ai personaggi stessi e li distinguessero bene l’uno dall’altro, e poi dei doppiatori che hanno passato anni a interpretare un dato personaggio sono anche pian piano “cresciuti con loro”, trasmettendo maggiore passione. Per dirne una: il defunto Paolo Torrisi ERA Goku, penso che nessun altro potrebbe eguagliare la sua interpretazione di tale personaggio, di cui aveva colto lo spirito e l’aveva reso nel miglior modo possibile! Certo, l’adattamento Mediaset in cui non si sente nemmeno una volta in 508 puntate la parola “morto” non può che essere biasimato per aver trasformato quest’opera in un programma riservato ai minori di 5 anni, ma di questo non sono responsabili i doppiatori.

 

Sūpā Saiya-jin…Goddo! (con 2 D!)

Pregi e difetti

 

La battaglia degli dei: il mio parere finale sul film è positivo, per quanto si tratta di un semplice anime adatto a tutti, ora andrò ad analizzarne pregi e difetti secondo la mia modesta opinione.

A livello grafico sono state utilizzate tecniche più moderne di animazione e disegno che a me non sono dispiaciute, anzi, tuttavia è forse proprio per la maggiore nitidezza che mi sono balzati all’occhio alcuni difetti nei personaggi che stavano sullo sfondo, quelli disegnati cioè più in piccolo, che sono stati curati meno e disegnati con più approssimazione. Basti guardare la scena in cui c’è Shenron in primo piano e gli altri sullo sfondo: i volti dei personaggi sembra che li abbiano rubati. Parlando dell’aspetto e dello stile dei personaggi, mentre alcuni sono identici a come li ricordavamo altri hanno cambiato modo di vestire, acconciature, accessori… Questo purtroppo in alcuni casi ha avuto esiti infelici, sempre secondo me: Crilin per esempio con quel taglio di capelli e con 4 dei suoi vecchi 6 puntini sulla fronte sta proprio male! Viceversa, Videl ha proprio un bel design (non solo perché ha un diavoletto nero sulla maglietta rossa…)!

Il SSG per com’è stato realizzato non mi ha entusiasmato più di tanto, penso che a molti come a me abbia ricordato troppo il Kaioh Ken dati i capelli rossi e l’aura rossa mista a giallo (aura resa graficamente molto bene, diversa rispetto a quella classica a cui eravamo abituati). Ripensando alla prima volta in cui Goku diventa Super Saiyan III o Gohan Super Saiyan II, in confronto il SSG fa molta meno impressione. Ho invece apprezzato l’idea di una versione “divina” del Super Saiyan, benché questa “divinità” consista solo in un aumento di potenza temporaneo, e soprattutto mi è piaciuto il metodo per poter compiere questa trasformazione, cioè l’aiuto degli altri. Cosa che invece a Goku non è piaciuta perché non c’è riuscito con le sue sole forze. Ecco, un altro punto a favore del film è proprio la caratterizzazione del personaggio di Goku, fedele a quello del manga: Goku che è felice di potersi battere con la sua nuova potenza e di poter difendere la Terra ma al contempo è deluso perché ha avuto bisogno di aiuto per raggiungerla (anche se da solo riesce ad assimilarne una parte continuando a servirsene anche dopo essere tornato normale), Goku che quando vede Bills per la prima volta gli domanda di battersi con lui a dispetto delle parole di re Kaioh per tentare di scoraggiarlo, Goku che in entrambe le occasioni viene battuto ed è costretto alla fine ad ammettere la sconfitta, per una volta! Anche, Goku che rifiuta l’offerta di Whils diventare il prossimo Dio della Distruzione, come già aveva rifiutato di diventare il nuovo Dio della Terra alla fine della prima serie.

Ma se il protagonista non ha un antagonista degno di questo nome un film si gode solo a metà. Appunto: Bills al contrario della prima impressione che mi aveva dato mi è piaciuto un sacco come nemico. È diverso dagli altri cattivi di Dragon Ball, che o vengono fatti fuori o diventano buoni. Bills non solo non viene sconfitto ma non è mai stato veramente cattivo. Apro una parentesi: “Dio della Distruzione” a noi occidentali può trasmettere un senso negativo, di male che mette in pericolo il bene e che da questo dev’essere annientato per ripristinare l’equilibrio; non così ci viene presentato Bills, che richiama piuttosto un concetto molto buddista/taoista/quel-che-l’è secondo cui, in una visione ciclica delle cose, la distruzione è complementare e necessaria alla creazione, infatti nel film viene detto che come i Kaiohshin creano i pianeti e la vita e si adoperano per conservarli, così le divinità come Bills hanno appunto il compito di distruggerli: in questo consiste l’equilibrio. Chiusa parentesi, quel che mi è piaciuto di più di Bills è il carattere facilmente irritabile ma visto in una chiave comica (differente quindi da quello di un Freezer, per esempio), la minaccia di un essere che ha il potere di distruggere la Terra e il fatto che ciò dipenda solo dal suo umore trasmettono un tipo di tensione, di apprensione diversa da quella derivata da altri nemici potenti e malvagi, sebbene la minaccia sia ugualmente reale. Una cosa che non sono riuscito a farmi piacere di Bills è invece il suo aspetto: mamma mia, che brutto!

La ragione principale per cui questo film mi ha lasciato piacevolmente sorpreso è, non so come dire, la spensieratezza che riprende decisamente più la prima serie di Dragon Ball che la serie Z. Uno dei motivi per cui molti altri film non mi erano piaciuti tanto è che in tutti arrivava un nemico crudele sulla Terra al fine di distruggerla o soggiogarla oppure di uccidere i Saiyan o chi per loro e tutto il film era incentrato sui tentativi a vuoto dei vari guerrieri di sconfiggere lui e gli eventuali tirapiedi finché alla fine Goku usava la sfera Genkidama o si arrabbiava diventando più forte del nemico e lo sconfiggeva. Qui prevale piuttosto la vena comica, ridicola, che occupa tutta la parte centrale del film con le varie vicissitudini che coinvolgono i diversi personaggi (in primis Vegeta) fino alla goccia che fa traboccare il vaso, cioè Majin Bu che alla richiesta di Bills di assaggiare un budino s’ingurgita tutto il vassoio lasciando il Dio a bocca asciutta! Riallacciandomi a quel che ho detto prima su Bills, anche quando per diverse volte sta per arrabbiarsi basta che Whils gli consigli di assaggiare qualche specialità giapponese perché si calmi, e persino mentre Goku cerca di trasformarsi in SSG lui se ne sta tranquillo a sorseggiare una bevanda sotto l’ombrellone. Ho reso l’idea di che cosa intendevo con “spensieratezza”?

Per quanto riguarda gli altri personaggi, mi è spiaciuto che molti di essi siano stati solo delle comparse, alcuni addirittura (Yamcha) non spiccicano nemmeno una parola in tutto il film, altri almeno sono protagonisti di scenette comiche e fanno qualche battuta, ma non poteva esserci spazio per tutti. Fra i personaggi merita di essere menzionato il trio di Pilaf: tanto per cambiare vogliono impadronirsi delle 7 sfere che si trovano in casa di Bulma. Stavolta c’è però una differenza: sono tutti e 3 dei bambini, perché Pilaf aveva già una volta evocato Shenron chiedendo di farli tornare piccoli in quanto erano piuttosto in là con gli anni e non avrebbero potuto godersi a lungo il dominio del mondo… Questa trovata mi ha fatto un po’ storcere il naso, come lo stesso utilizzo di questi personaggi ormai datati. Riconosco però che è anche merito loro se mi sono divertito, come quando Mai viene fatta passare da Trunks per la sua fidanzatina (pur essendo più vecchia di Bulma di 3 anni) (e pare che nel finale la bugia di Trunks diventi realtà!). È stata comunque una bella idea, includendo pure il caso di Pilaf, quella di voler riallacciare la trama del film a quella del manga, di cui altri due esempi sono il riferimento alla distruzione del pianeta Vegeta che Bills afferma essere stata un suo ordine a Freezer (anche qui però si andrebbe a snaturare in parte un personaggio e un evento così rilevanti) e soprattutto il ruolo di Videl, o meglio di Pan che porta in grembo, nella trasformazione di Goku in SSG (nonostante l’incongruenza di cui ho parlato). Mi vengono in mente tante altre cose da dire, voglio ricordare solo Vegeta utilizzato in chiave umoristica che, pur di non far adirare Bills, getta alle ortiche il suo orgoglio e si mette a ballare e cantare e che, quando Bills colpisce “la sua Bulma” che l’aveva schiaffeggiato, s’infuria al punto di superare il livello di Goku, il quale gli suggerisce nel finale di far picchiare Bulma ogni volta che si troverà ad affrontare un nemico potente! Sì, diversamente che negli altri posso dire che in questo film si sente il tocco dell’autore del manga originale, ed è questo, credo, a dargli quel qualcosa in più.

In definitiva, La battaglia degli dei piacerà di certo ai fan della serie originale, mentre invece non è necessariamente vero il contrario, non è detto cioè che a chi non ama Dragon Ball questo film non risulti comunque piacevole (forse non sarebbe valso 8-9 euro di biglietto). A chi non ha mai visto, letto né sentito parlare di Dragon Ball… Ah, giusto, non esiste qualcuno che rientri in questa categoria!

“Lui è un Dio?” “Yeah!”
Risata generale in sala

Eccoci giunti alla fine della recensione, mi auguro che l’abbiate apprezzata e che se non avete visto il film vi abbia fatto venire almeno un po’ di voglia. Per chi vuol chiedere qualcosa io ci sono. Non mi resta che ringraziarvi per l’attenzione e salutarvi: ci si vede su Komixjam!

Commenti (11)

  1. Io sono un grande estimatore della serie televisiva e ho tutti i film e tutto il manga, se devo essere sincero, reputo questo film davvero penoso, mi ricorda molto puntate inutili della serie, forse il pi� brutto film della saga

    1. pi� brutto anche del penultimo col fratellino di Vegeta?

      1. Ma lo sai che me lo sono perso, devo recuperarlo al pi� presto, comunque tutti i film non sono il massimo, poca azione rispetto alle battaglie della serie televisiva, poi alcuni sono pi� belli di altri, ma nella sostanza deludono parecchio, ma questo � davvero orrido

  2. L’unica cosa che salvo di questo film sono i personaggi di Whils e Bills, mi sono piaciuti per gli stessi motivi che hai elencato nell’articolo.

  3. Ho trovato il coraggio di guardarmelo un paio di mesi dopo che usc� in Giappone; beh era meglio se non lo trovavo. Un film osceno dall’inizio alla fine.

    1. ti sei iscritto a disqus solo per dire questo ?

      1. Seguo questo sito quando ancora era molto seguito, ora non commenta pi� nessuno, e se quando lo fai ti accolgono cos� faccio presto anche a deletare il link per questo sito dalla barra dei preferiti.

      2. Che posso dirti… i commenti sono sempre benvenuti, ma purtroppo uscite del genere sono all’ordine del giorno. Io cerco di non curarmene.

        Spero che SKe… abbia il buon senso di non replicare ulteriormente in questo stesso modo.

  4. Uhm… il film non l’ho potuto vedere in italiano, quindi non parler� dell’adattamento.

    Sul film ho opinioni discordanti; da un lato non posso dire di averlo pienamente apprezzato. Esulando dagli errori di continuit� (chissene, � Dragon Ball!), � proprio il comportamento dei personaggi ad essere assurdo, ma di un assurdit� che trovo invece lontana dalla spensieratezza a base mitologica del DB originale.
    I siparietti di Vegeta, ad esempio, li ho trovati pesanti. E non perch� non possano essere divertenti, se contestualizzati, ma perch� sono limitati a una parte del film (e in quella parte sono abusati) e con un personaggio che non ne � avvezzo (e capisco che il “comico” stia anche nel fatto che i siparietti provengono dal personaggio meno probabile; ma non apprezzo comunque la scelta).

    Non capisco inoltre la scelta di introdurre Pilaf e Co, se non per creare altri siparietti comici; da un certo punto di vista, gli sceneggiatori han messo al fuoco una quantit� di carne eccessiva rispetto a quanto il film stesso non meritasse.

    A favore, ho due punti:

    1 – � Dragon Ball, ed � godibile come una possibile evoluzione dello Z;
    2 – la caratterizzazione di Goku e dei nuovi pg; il primo finalmente libero dal suo essere “eroe ad ogni costo”, i secondi per il loro essere gli unici personaggi “autentici” del cartone (nel senso che sono gli unici perfettamente inquadrati nella trama e nel tipo di film; ed infatti ho molto apprezzato i loro siparietti, pi� di quelli di Vegeta).

  5. CorNix desu.
    Sto finalmente riuscendo a scrivere coi nuovi commenti dopo mille traversie!
    Be’, che ad alcuni il film di DBZ non sia piaciuto � normale, ma non mi aspettavo che venisse giudicato addirittura il peggiore di tutti o che � tutto da buttare… Che cos’� che non vi � piaciuto al punto da farvi avere questo giudizio? Io per esempio mi trovo pi� o meno d’accordo con Raffaele, soprattutto su Pilaf ma in parte anche sull’utilizzo comico di Vegeta (presente anche in Nekomajin). Ho preferito decisamente un’avventura leggera e divertente alle solite scazzottate a gog� della maggior parte dei film precedenti. Certo, questo rimane pur sempre un film d’animazione basato su un manga quale Dragon Ball, quindi come ho scritto � bello per questi parametri, ovvio che non lo considero un film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita e non lo paragono per esempio a quelli di Miyazaki! Se dovessi fare un paragone con un altro paio di film tratti da shonen famosi a cui hanno collaborato gli stessi autori, direi che “La battaglia degli dei” � migliore di Road To Ninja (Naruto) e peggiore di Episode Of Alabasta (One Piece).
    Ora sto usando un computer non mio per rispondere, spero di risolvere tutti i problemi per continuare a scrivere sul blog!

    1. Usare Vegeta in Nekomajin ha per� una portata differente : Nekomajin � chiaramente e dichiaratamente una serie “comica”, in cui l’autore si prende in giro e in cui i richiami alle serie precedenti sono decontestualizzati per l’assenza di un collegamento con una trama originale.

      E dunque SPOILER

      Vegeta fa ancora parte dell’esercito di Frieza, o esistono altri SSJ, o gatti magici addestrati da Goku.

      FINE SPOILER

      UN mondo in cui tutto va bene perch� finalizzato al comico.

      Nel film di DB invece, c’� una precedente contestualizzazione, e dunque storco il naso quando il personaggio viene usato come se il background precedente non esistesse.

      Poi capisco le esigenze narrative 😀

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