Il Giappone non si scorda della solidarietà ricevuta

Ed è proprio il caso di dirlo. Il Giappone non si è scordato degli aiuti ricevuti subito dopo la catastrofe dell’11 marzo scorso. Giorno in cui migliaia di persone persero la vita e la casa a causa di un terremoto che scatenò uno tsunami e che colpì la centrale nucleare di Fukushima, facendo disperdere nell’ambiente molte particelle radioattive.

Ora che in questi tragici giorni, un terremoto si è abbattutto sulla Turchia, provocando centinaia di morti e danni incalcolabili, i giapponesi hanno deciso di ricambiare il favore ricevuto alcuni mesi fa. E la regione del Tohoku è in prima linea in questo. Gli abitanti di questa regione non hanno esitato un attimo e sono corsi subito in aiuto dei turchi andando a donare quanti più generi di primo soccorso. La beneficienza del Giappone verso la Turchia è partita proprio dalla regione del Tohoku, perché, durante i primi mesi di emergenza terremoto, il team di volontari turchi ha lavorato e aiutato i residenti di questa regione.

E lo spirito di beneficienza dei giapponesi, nonostante siano ancora in una difficile situazione, sembra essere molto grande. I residenti della regione del Tohoku hanno affisso alle porte dei loro moduli abitativi temporanei, dei cartelli in cui si incentiva la donazione di generi alimentari e vestiti da destinare alla Turchia. E, a quanto pare, la raccolta sembra andare bene.

In un mondo in cui le tragedie sono all’ordine del giorno è veramente rincuorante vedere che chi non ha nulla, o meglio, vedere che chi ha perso tutto, cerca di ringraziare gli altri, donando quel poco che ha riguadagnato. Un pensiero va alle vittime del terremoto in Turchia, ai dispersi e a chi ha perso tutto a causa della forza della natura, ed un pensiero va anche alle vittime dell’alluvione al Nord. L’uomo, solo di fronte alle tragedie, si ricorda di quanto sia potente la natura. Rispettiamola.

 

Ecco il link ad un video in cui si vedono i contenitori di raccolta per la beneficienza.

[fonte – Giapponizzati]

 

 

Ciao Sic #58.