La scuola guida nel Sol Levante

di YoruichiKupo 4

Tra la scuola guida italiana e quella giapponese ci sono molte differenze, la prima riguarda la struttura che presenta una serie di percorsi stradali ricreati all’interno della scuola per esercitarsi nelle ore di pratica. Ma andiamo con ordine come se fossimo proprio noi, giunti nel Paese nipponico, a dover prendere la faticosa ed attesissima patente. Possiamo scegliere due alternative, con due percorsi diversi: quello tradizionale oppure quello privatizzato. Siamo convinti di sapere tutte le norme e di guidare benissimo? Non abbiamo bisogno di seguire le lezioni? Il percorso privatizzato permette di fare gli esami senza seguire ulteriori corsi, ma solo il 10% che hanno selezionato questa alternativa sono riusciti a prendere la patente.

A questo punto scegliamo il metodo tradizionale, andiamo in una scuola autorizzata e aspettiamo che scorra la lista d’ attesa. Dopo circa sei mesi, finalmente iniziamo le lezioni che si suddividono in 30 ore di teoria e 27 di pratica con un totale di 57 ore (minimo). Il “foglio-rosa” viene dato solo a chi è iscritto, ha 18 anni e sappia guidare, ovviamente la guida deve essere vigilata da un adulto. I costi dell’iscrizione sono elevatissimi, ma dopo aver seguito tutto alla perfezione, dovremmo aver conquistato la nostra patente, ma gli ostacoli da superare non sono ancora finiti.

Shoshinsha maku letteralmente significa “marchio del principiante”, ed è l’alternativa giapponese alla nostra grande “P” posta sul vetro posteriore dell’auto del neo-patentato. Il principiante giapponese deve porre questo bollino giallo ben in vista per due anni, così da segnalare il pericolo pubblico che sfreccia nella città. Se il soggetto ha un età un pò più “avanzata”, l’obbligo di tenere il bollino è solo di un anno.

Se fossimo in Italia il nostro percorso finirebbe qui, ma ricordiamo che ci siamo appena trasferiti in Giappone. Dopo 3 anni dobbiamo rinnovare la patente, rifare le visite mediche e l’esame generale poichè la patente è sempre provvisoria. Se in questi 3 anni non abbiamo giocato a bowling con le vecchiette e non abbiamo commesso alcun incidente, ci verrà rinnovato per altri 5 anni. Se non fosse così abbiamo un problema. Per chi ha commesso meno di 3 infrazioni, deve seguire un corso di aggiornamento sulle norme stradali e frequentare un gruppo di recupero, dove uno psicologo vi farà sentire in colpa per tutto ciò che avete fatto. Per chi ha commesso un massimo di 6 infrazioni, deve rifare l’esame, seguire i corsi, e l’Ufficio della motorizzazione (insieme allo psicologo) vi farà sentire dei pericolosi criminali. La regola da seguire è fare attenzione e guidare consapevolmente così da evitare crisi di coscienza, far star bene gli altri, e tenere con orgoglio la nostra patente nel portafoglio.

 

Commenti (4)

  1. Manca un dettaglio “fondamentale”, se uno nei primi 3 anni di patente ha commesso…diciamo 714 infrazioni al codice stradale?

    1. penso proprio che coincida con l’Italia ^^ ti levano la patente e per i casi gravi si va in prigione ^^

  2. PROPRIO come in Italia! :whistle:

  3. Tutto sto casino…. ok ma almeno gli incidenti sulla strada o i morti a causa di tali incidenti sono minori rispetto a quelli che che ci sono qui? No perch� se cos� non fosse non vedrei l’utilit� di far penare per tipo una decina di anni i neo patentati -_-, se devono giocare a bowling con tante vecchiette quanto facciamo noi beh allora non ha veramente senso.

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