Letto. Che dire… Bel capitolo e questa volta un flash-back che ci sta in mezzo. Il padre di Gai, Dai è molto simile al figlio, ma non poteva essere altrimenti. Quello che mi ha colpito di più è proprio la “filosofia del sorriso di Dai e Gai” e se vogliamo è il messaggio più positivo del manga. Dove abbiamo gente che davanti alle difficoltà si rattrista e si deprime (come Naruto), Dai invece sorride, anche davanti agli insulti dei propri concittadini e davanti alla morte, esattamente come Gai. Un messaggio che spinge a non mollare mai ed a credere sempre nei propri mezzi, ed ad affrontare le difficoltà con un sorriso anche quando le avversità sono più grandi di te e sembrano insuperabili. Non è un caso quindi che il suo “rivale” sia proprio Kakashi, un personaggio invece che sembra sempre depresso e pieno di rimorsi, in pratica l’antitesi perfetta di Gai. L’apertura dell’ottava porta credo che porterà inevitabilmente alla morte di Gai e diciamo che questo flash-back è un pò premonitore. La tecnica sembra molto figa e la doppia pagina poi è indubbiamente spettacolare :sisi: Lee comunque appare abbastanza turbato, ma presto ritornerà nel nulla cosmico.
Passando ad altro, appaiono i vecchi spadaccini della nebbia (di cui 3 sono sempre quelli che conosciamo). Questi personaggi sembrano fatti apposta per poter essere inseriti in vignette come quella di questo capitolo o quelle del capitolo corrispondente alla loro comparsa durante la guerra, per poi dimenticarsi completamente di loro. Data questa gestione non è mai chiaro quanto forti possano essere questi tizi.
Madara invece sembra sorpreso, ma dubito che Gai possa fare qualcosa che vada al di là del tenerlo occupato un pò di tempo, visto che Madaruccio ormai è quasi un Dio.