Lights on: La saga di Final Fantasy (Capitolo 12: Final Fantasy XII: Revenant Wings)

di shishimaru Commenta

 A neanche un annetto dal rilascio del best seller Final Fantasy XII, Square Enix decise di mettere in campo un sequel “adatto a tutti” e che facesse parte della serie di videogiochi Ivalice Alliance, oltre alla Fabula Nova Cristallys (ne parleremo), insieme a Final Fantasy Tactics: The War of the Lion, porting per PlayStation Portable, Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift, suo sequel, Final Fantasy XII International Zodiac Job System, e Vagrant Story. Come tanti sanno già, Ivalice è il mondo su cui si basano sia FF Tactics, qui “mondo” per davvero in quanto si trattava di una realtà parallela alla nostra, che il dodicesimo capitolone della serie maggiore della cara fantasia finale in cui si tratta di una regione geografica vasta in un mondo senza nome. Il produttore esecutivo Akitoshi Kawazu spiegò meglio il vero obiettivo di Ivalice Alliance: dare più importanza ad Ivalice e ovviamente portare più persone ancora nel franchise, e non solo le più affezionate ai soliti giochi di ruolo ma anche quelle che adorano usare elementi tattici privi dei soliti standard. Fu così che Motomu Toriyama, direttore e scrittore di Final Fantasy X-2 e del futuro FF XIII, decise di indirizzare Final Fantasy XII: Revenant Wings ai possessori di Nintendo DS senza esperienza nella serie e che magari non volevano tutti i suoi elementi difficili, così da poter sconfiggere i nemici e avanzare nella storia con comandi semplici ed efficaci. A lavorare sui disegni fu Ryoma Itō già al lavoro tempo prima su Final Fantasy Tactics che optò per una grafica in 3D per le ambientazioni e le sprite per i personaggi, ispirandosi logicamente al disegnatore del prequel Final Fantasy XII, Akihiko Yoshida. Il produttore Eisuke Yokohama prese poi spunto da Age of Empires e Warcraft per estrapolare il divertimento più puro che giochi del genere regalano per inserirlo in Final Fantasy XII: Revenant Wings. Le musiche furono affidate al compositore Hitoshi Sakimoto insieme a Kenichiro Fukui, ma si trattò semplicemente di arrangiare la colonna sonora del prequel a questo nuovo titolo per NDS che ovviamente ha limitazioni tecniche maggiori rispetto alla console PlayStation 2, risultando tutto molto preciso: ogni musica ha il suo contesto e si ripete all’infinito fino a che questo contesto non cambia.

Il risultato, stando ai dati di Agosto 2008, mostra più di un milione di copie vendute di cui 540.000 in Giappone, 220.000 in America e i restanti 280.000 nel nostro vecchio continente. Famitsu votò il gioco con un 32 su 40, le recensioni di Dengeki DS & Wii Style furono positive per la storyline basata su missioni che intrattengono il giocatore. In occidente le recensioni erano altrettanto positive da parte di IGN, GameSpot e altri, lodando la combinazione fra gioco di ruolo e strategia.

Il gameplay di FF XII: Revenant Wings vede l’uso dell’aeronave come base in cui il giocatore può controllare le missioni disponibili, sistemare l’equipaggiamento, andare avanti e indietro fra le isole di Lemurés e tanto altro. Il sistema di battaglie è sostanzialmente in real-time con elementi tattici a turno presi da FF Tactics. La battaglia ha inizio quando si decide di gettarsi in mischia in una zona o ovviamente decidendo di andare in missione; a questo punto è possibile dare i comandi per vincere la battaglia stando ben attento ai tipi di attacchi: quelli in mischia vincono su quelli a media distanza che a loro volta vincono su quelli volanti e così via. Gli Esper non mancano e sembrano essere molto numerosi oltre che utili per tattiche precise.

E i personaggi? I protagonisti sono di nuovo Vaan e Penelo accompagnati da Balthier e Fran oltre ad altri come Kytes e Filo, gli orfani di Rabanastre già apparsi come personaggi non giocabili in FF XII, Ba’Gamnan, cacciatore anch’esso già apparso nel prequel come ricorrente antagonista, e Llyud, abitante di Lemurés.

 La storia ha inizio un anno dopo gli enormi eventi di Final Fantasy XII in cui Vaan è diventato finalmente un aviopirata insieme all’amica Penelo. In seguito all’ennesima caccia al tesoro incontrano Balthier e Fran per raggiungere Bervenia e sconfiggere l’Esper Ifrit e recuperare due strani cristalli. Tornati a Rabanastre, Vaan, Penelo, Tomaj e gli orfani Kytes e Filo notano una aeronave fantasma che decidono di inseguire; così si infiltrano nell’aeronave del cacciatore Ba’Gamnan e raggiungono per sbaglio Lemurés dove fanno la conoscenza di Llyud, abitante di questo continente fluttuante. A quanto pare i pirati stanno facendo razzia dei tesori dell’isola e tocca ai nostri eroi proteggerla dal giudice alato, le sue invocazioni e le idoliti, viaggiando avanti e indietro fra i luoghi sacri di Lemurés e Ivalice in cui ricompariranno anche Ashe, Basch e Larsa.

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