Lights on: La saga di Final Fantasy – Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift

di shishimaru 2

 Rieccoci e bentornati! La scorsa volta abbiamo dato uno sguardo a un classico vero e proprio della saga targata Square-Enix, un titolo che non fa parte della normale serie ma che è riuscito a diventare un must nonostante i suoi piccoli difettucci forse spariti col passare del tempo dopo i tanti porting. Parliamo ovviamente di Final Fantasy Tactics. Questa volta invece proviamo a conoscere un po’ il suo successore (più precisamente successore di Final Fantasy Tactics Advance), possibilmente meno conosciuto, intitolato Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift. Come il predecessore, è un videogioco di ruolo strategico sviluppato e pubblicato interamente da Square Enix disponibile su cartuccia per console Nintendo DS e parenti stretti come DS Lite, inteso come parte della Ivalice Alliance di cui abbiamo già fatto menzione pochissimo tempo fa anche con il dodicesimo capitolo e FF XII Revenant Wings.

Fu annunciato inizialmente con alcuni screenshot dalla rivista Famitsu raffiguranti l’Esper Hashmal presente già in Final Fantasy XII, oltre a Belias, Mateus e Chaos. Sebbene il prequel più famoso abbia venduto ben 2,4 milioni di copie, Tactics A2 non riesce a superare in numero di vendite il campione, con “solo” 670 migliaia di copie vendute in tutto il mondo fra Giappone (310.000) il 25 Ottobre del 2007, America (240.000) il 24 Giugno dell’anno seguente ed Europa (120.000) tre giorni dopo. Recensioni come al solito generalmente positive fra Famitsu che loda la vasta varietà di missioni disponibili, classi e abilità oltre all’enorme personalizzazione dei personaggi sempre piacevole per fan, sebbene la mancanza di rotazione della telecamera fosse frustrante e la storia scialba e poco profonda. In America ha fatto la sua bella figura comunque davanti ai critici di IGN che lo reputano profondo comunque e forse il gioco che appare meglio su Nintendo DS, mentre a GameSpot sembra fosse piaciuto il gameplay in genere e il comparto sonoro gestito ancora da Sakimoto ma lamenta la lentezza delle battaglie. Game Informer riassume meglio affermando che “quando il gioco semplicemente funziona bene, FF Tactics A2 è una bella avventura da scoprire con un bel gameplay”. Ai videogame award del 2008, IGN ha premiato questo nuovo Final Fantasy tattico come miglior gioco di strategia dell’anno.

Inutile dirvi che il gameplay è pressoché identico all’originale, con visuale isometrica e battaglie tattiche a turni. In ogni caso, Square Enix ha lavorato per aumentare il numero di job disponibili, migliorare la grandezza di alcuni mostri (possono occupare persino più caselle se davvero grandi), e aggiungere missioni, missioni e persino missioni, di cui alcune finalizzate al completamento della storia, mentre altre 300 (sentitevi liberi di esclamare “this is Sparta!” se volete, noi vi vogliamo bene!) sono finalizzate a riempire il gioco e far aumentare di livello i vostri eroi. Questi imparano nuove abilità equipaggiandosi con gli giusti strumenti adatti alla loro classe e acquisendo punti abilità in battaglia, dopodiché saranno in grado di usare abilità persino diverse cambiando classe. Inoltre, piccola curiosità, inserendo la cartuccia di Final Fantasy Tactics Advance nell’apposito slot, si ottengono altre abilità ancora.

 Come il prequel, questo titolo è ambientato sia ad Ivalice che a St. Ivalice, ovvero un certo tempo dopo Ivalice e dieci anni dopo gli eventi di St. Ivalice. Vi abitano sette diverse razze fra cui: Humes, Moogle, Viera, Bangaa, Nu Mou, Seeq (presi da FF XII) e per la prima volta Gria. Il personaggio principale è Luso Clemens, un normalissimo ragazzo che sta per trascorrere l’ultimo pomeriggio prima delle vacanze estive ad aiutare Mr. Randell a pulire la biblioteca ma qualcosa va storto: giunto a destinazione, non trova Mr. Randell ma un libro che narra le vicende di Ivalice, chiamato “Grimorio“. Il libro è incompleto e il nostro Luso decide ovviamente di scrivere il suo nome nel punto in cui il libro termina, venendo trasportato in un mondo nuovo davanti a dei cacciatori finendo poi nel clan del misterioso Cid sperando di ritrovare la strada di casa. Insieme a Cid, Adelle la ladra e Hurdy il bardo, fa la conoscenza dell’organizzazione criminale Khamja e del mago Lezanford che spiega a Luso di dover fare più esperienza per aumentare il potere del libro, chiave per il ritorno a casa. Il nostro eroe si scontra più volte non solo con Vaan e Penelo (chi ha giocato Final Fantasy XII sa di cosa parliamo) ma anche con l’organizzazione sopra menzionata, creando tensioni che hanno il culmine dopo il furto della magilite e la conoscenza di Illua, membro di Khamja. Dopo uno scontro viene anche rivelato che il libro è in grado di creare e chiudere spaccature per altri luoghi oltre che dare la possibilità al vero nemico finale, un demone, di venire fuori e distruggere ogni cosa. L’epilogo giunge con l’addio di Luso a Cid e compagnia tornando finalmente nel suo vero mondo.

Commenti (2)

  1. la storia in s� era un pacco, i protagonisti non mi piacevano, ma visto il numero di sidequest tutto sommato non mi � dispiaciuto

    l’unica cosa che non riesco ancora a spiegarmi � come sia possibile che lo zombie pi� fesso del gioco si scopra essere una spadaccina gnocca leggendaria???

  2. Peccato che questo non sia stato tradotto in italiano come il predecessore.

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