Pluto di Naoki Urasawa, presto il film live action e CG

di shikaku 2

 Ok, avevo promesso che la smettevo con i film ma questa è una di quelle notizie di cui non potevo fare a meno di parlarvi visto che adoro Naoki Urasawa.

Alcuni giorni fa un blog statunitense ha diffuso la notizia che la Universal Pictures e la Illumination Entertainment (si proprio quelli di Cattivissimo me!) avrebbero acquistato dalla Tezuka Productions i diritti per la produzione di un film misto di live action e computer grafica ispirato a Pluto, manga appunto del pluripremiato Naoki Urasawa. Negli otto volumi che compongono l’opera viene rinarrato “Il più grande robot del mondo”, uno degli episodi di Astro boy (Tetsuwan Atom), capolavoro del “dio dei manga” Osamu Tezuka.

L’idea per una simile rivisitazione viene ad Urasawa nel 2003, anno in cui Tezuka aveva posto la data putativa di nascita di Atom, protagonista di Astro Boy, partecipando dunque alle varie e numerose iniziative che ricordavano e celebravano il piccolo robot. Lo spirito dell’opera non è, però,  un semplice, per non dire banale, omaggio ad una colonna portante del fumetto giapponese, ma è un opera che ha la presunzione di affrontare e sfidare addirittura un “dio”.

Lo stesso Macoto Tezuka, figlio del maestro, quando si ritrovò a dover incontrare Urasawa per decidere se concedere o meno il permesso di realizzare Pluto, preso dall’entusiasmo del mangaka (e anche dall’alcol secondo lui XD) affermò: “Fino a oggi, tutti hanno dedicato omaggi a Osamu Tezuka, ma nessuno ha davvero osato sfidarlo. Mi aspetto che tu non abbia esitazioni: affrontalo!”. Macoto impose infatti ad Urasawa una condizione: quella di disegnare pienamente nel suo stile, di non sentirsi troppo legato all’opera originaria, in modo da creare un’opera inequivocabilmente sua. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: dopo la serializzazione dal 2003 al 2008 su Big Comic Original, gli 8 volumi (pubblicati in Italia da Planet Manga) hanno riscosso vari riconoscimenti a partire dal Tezuka Cultural Award e l’Excellence Prize nella divisione manga del Japanese Media arts Festival nel 2005 fino ad arrivare al 2010 e quindi al premio Seiun Award come miglior manga.

 La storia è ambientata in un mondo futuristico dove umani e robot convivono tranquillamente al punto che a questi ultimi vengono riconosciuti dei veri e propri “diritti fondamentali”. In questo clima si vengono alla luce una serie di assassinii di cui sono vittime progressivamente i sette robot ad alte prestazioni esistenti, quelli in grado di divenire delle armi di distruzione di massa, nonché alcuni importanti uomini politici. A condurre le indagini sarà Gesicht, uno di quei sette robot che dovrà muoversi tra “fantasmi” che lo tormentano, misteriose organizzazioni e questioni morali ed esistenziali, insomma tutti i classici elementi della narrazione urasawiana (vi prego di passarmi il termine).

Colpiscono nel segno le parole dell’amministratore delegato di Illumination Entertainment, Chris Meledandri, il quale intervistato su questo progetto ha dichiarato: “Naoki Urasawa ha creato un mondo immaginario ricco di azione ed avventura originali, ma sono stati i suoi personaggi e la storia emozionante che mi hanno spinto ad acquistarne i diritti”.

Pluto,ad ogni modo non è la prima opera del mangaka a subire la sorte della trasposizione cinematografica. Se Master Keaton, Monster e Yawara! avevano goduto di una serie tv animata, 20th Century Boys ha invece ispirato una trilogia di film usciti tra 2008 e 2009.

Non dimentichiamo inoltre che di recente Atom già aveva fatto la sua comparsa sul grande schermo con un film d’animazione del 2009 prodotto da Imagi ed intitolato Astro Boy. Il lungometraggio come si può intuire dal titolo è ispirato direttamente all’opera originaria di Tezuka ed ha ottenuto un discreto successo sia di pubblico che di critica. Quanto a Pluto non possiamo fare altro che aspettare che questo progetto vada in porto e che giunga anche in Italia; nel frattempo oltre a consigliarvi fortemente la lettura del manga possiamo ingannare l’attesa con quello che si sta dimostrando un potenziale nuovo capolavoro di Urasawa: Billy Bat.

Fonte [nanoda.com]

Commenti (2)

  1. Bellissimo articolo come sempre shika 😉

  2. Pluto � davvero un’opera eccellente, degna di un maestro come Urasawa e che rende pienamente omaggio alla visione fantascientifica di Tezuka (che per molti versi segue l’idea di Asimov e che ha fondato un ampio filone fantascientifico a cui si sono ispirati anche i fratelli Wachowski nella loro trilogia di Matrix).
    L’idea di un film dal vivo per Pluto mi intriga molto: non solo perch�, grazie alle moderne tecniche per gli effetti speciali potremo vedere sullo schermo la realizzazione di qualcosa che, su carta, pu� essere realizzato senza problemi, ma soprattutto perch� Pluto ha una tale complessit� nella trama, un tale pathos e una narrazione talmente avvincente da poter essere pienamente gustato anche da chi snobba la “fantascienza” ritenendola qualcosa di poco culturale e apprezza, invece, quelle storie in cui trama, personaggi e contesto rendono il lungometraggio qualcosa di unico e degno di ammirazione.

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