Orfani 10 – Il Commento

di Rorschach Commenta

In un’intervista rilasciata poco dopo l’uscita del numero nove, l’autore di Orfani Roberto Recchioni dichiarava che ‘Dopo aver letto il numero dieci, i fan mi verranno a cercare sotto casa (con torce e forconi, NdRorschach)’. Bè, in un certo senso aveva ragione. Sul perchè, vi rimando a dopo lo spoiler alert…di cui dovrei fare una gigantografia, credo.

 

 

 

 

 

 

A quanto pare, la struttura di questi ‘ultimi numeri’ della prima serie di Orfani tende a ripetersi: la narrazione ambientata nel passato serve a renderci chiari alcuni concetti, ed a giustificare il comportamento dei personaggi. E nella prima metà di questo ‘Cuori sull’Abisso’, oltre a vedere gli Orfani in azione con le loro tute per la prima volta (con il solito, immancabile scambio di battute tra Pistolero e Boyscout) contro altri ribelli al ‘nuovo ordine mondiale’, vediamo che i rapporti nel gruppo sono molto più tesi di quanto non si pensava:  parte Jonas, tutti gli altri membri della squadra mal sopportano il loro essere usati…ognuno per i suoi motivi.

Ed anche tra Ringo e Sam (che credevamo felicemente fidanzati) le cose non vanno meravigliosamente: il fatto che alla Mocciosa piaccia uccidere (e che non lo nasconda) fa si che il Pistolero si allontani da lei…perchè ‘non riesce più a portare il fardello di entrambi’.

In poche parole, grazie alla parte del passato di questo numero, veniamo a sapere che la squadra degli Orfani è una bomba pronta ad esplodere…ed il fatto che nel presente combattano gli uni contro gli altri non ci stupisce più di tanto.

E la situazione è quantomai chiara: uscito di scena Raul (che fa una figura abbastanza magra, va detto) rimangono le due ‘coppie’ del team che si confrontano entrambe.

Da un lato, Juno e Jonas,  che pur riconoscendo e rivendicando la loro appartenenza a fronti opposti, mettono il loro amore prima del loro essere soldati e non combattono:  in fondo, sono i due membri della squadra che più hanno fatto affidamento l’uno sull’altra, riuscendo a mantenere una sorta di ‘umanità’…anche se Jonas attiva un misterioso ‘Piano B’, dopo aver fatto fuggire la moglie.

Dall’altro, Ringo e Sam…che sostanzialmente sono l’opposto. Per il Pistolero, viene prima il motivo per cui combatte; per la Mocciosa, vengono prima sia il suo essere un’assassina, sia quello che oramai è odio verso il suo ex compagno… e lo scontro tra i due è inevitabile.

Ed è uno scontro duro, sporco, pieno di lacrime e di sangue (letteralmente), reso nella maniera più brutale possibile: uno dei due deve cadere. E nonostante noi lettori tiriamo un sospiro di sollievo quando il Pistolero riesce a stordire la sua avversaria e si allontana senza ucciderla, gli autori ci colpiscono dove fa male, facendoli riprendere a combattere poche pagine dopo. E lì, forse consapevole che non ci sono altre possibilità, forse perchè i due ‘sono entrambi scorpioni’, o per qualche altro motivo a noi ancora ignoto, Ringo spezza il collo a Sam dopo un ultimo bacio tra i due.

Un dettaglio della tavola, pubblicato su Internet dallo stesso Recchioni per girare il coltello nella piaga.

E la sua scelta lascia spiazzati: il Pistolero non aveva mai ucciso a sangue freddo, prima d’ora (motivo per cui lo davo per perdente nello scontro). E forse lui la prende male come noi lettori, mentre rimane a guardare il corpo della donna che amava. Il suo motivo per combattere, il suo voler far scoprire la verità, vale tutto questo? Solo finendo a leggere questo fumetto lo sapremo…forse.

P.S.: Giusto per far sorridere un pò dopo un numero così tragico, vi faccio notare una piccola campagna virale che è partita con la copertina di questo numero dieci…alcune immagini sono esilaranti.

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