Mantova Comics & Games 2011: Considerazioni generali

di Manuel 3

Anche per quest’anno la manifestazione di Mantova dedicata ai fumetti e ai videogiochi si è conclusa.

A differenza degli altri anni però posso portarvi il resoconto della manifestazione in maniera tale da consigliare (o sconsigliare) l’esperienza ad altri, in vista delle successive edizioni.

Il Palabam visto dall'esterno

Cominciamo subito con il dire che nonostante l’aspetto maestoso del Palabam (il palazzetto dello sport di Mantova, luogo anche di concerti e manifestazioni), ci troviamo di fronte una fiera che offre un buon numero di stand (93 per l’esattezza, con un’ampia area games e area concerti) ma che rosica molto dal punto di vista dello spostamento fisico delle persone.

La fiera ha potuto godere di ben tre settori distinti per la manifestazione, purtroppo in quelli dove venivano localizzati gli stand degli editori o le semprepresenti bancarelle di compravendita, lo spazio a disposizione era relativamente scarso per il pubblico: in certi picchi della giornata di sabato (giornata in cui mi sono recato alla fiera) mi sono trovato spesso “in coda” data la presenza dei cosplay che si preparavano e dirigevano nella loro area per il concorso a tema “Sailor Moon”, un rallentamento in generale che si è smaltito, nonostante tutto, in fretta visto l’ampio spazio di fronte al palco dei concerti e nell’area dei giochi di carte collezionabili.

Uno scorcio del Mantova Comics 2011

La mia non è comunque una critica negativa ma solo un consiglio per le edizioni future: il luogo era ampio e ben distribuito attraverso due ampi saloni più una terza area molto elegante dedicata ai numerosi incontri con artisti (italiani ed esteri) e workshop sparsi nella zona o nella penisola.

La mia impressione è stata comunque che la fiera, non avrebbe potuto gestire efficacemente un numero di visitatori superiore a quello che effettivamente è stato, cosa che influisce molto secondo me, in vista della sempre più riconosciuta importanza che è stata data al Mantova Comics in questi anni.

Basandomi sulla sola giornata di sabato mi è impossibile capire se effettivamente c’è stata o meno una “ressa” tale da impedire una tranquilla circolazione dei visitatori.

La sala Foyer durante l'incontro con il disegnatore Salvador Larroca (la persona al centro), moderano Marco Rizzo e Giorgio Lavagna

Il vero “ospite” speciale della Fiera è stato comunque l’incontro con gli editori, disegnatori e personalità del doppiaggio e delle opere a noi molto care, in generale.

Forte dell’obiettivo principale della fiera di portare le personalità internazionali del fumetto in Italia, anche questa edizione non si è rivelata assolutamente manchevole da questo punto di vista: predomina soprattutto Marvel con C.B. Cebulski, editor e talent scout della Marvel USA ma non mancano le sorprese da parte di DC/Vertigo che propone l’incontro con Mark Doyle (Hellblazer, Northlanders e editore di Stephen King per la serie American Vampire).

Entrambe le personalità, negli incontri a contatto con il pubblico in Sala Editor hanno valutato le tavole e le illustrazioni dei “talenti” che si proponevano ai loro giudizi.

Altri ospiti meritevoli di essere nominati sono Jock (The Losers e Judge Dredd), Salvador Larroca (The Invincible Iron-Man), Gabriele dell’otto (Secret Wars), Alessandro Vitti, Marco Rizzo e moltissimi altri.

Il denso programma del Mantova Comics non ha disprezzato nemmeno i cosplay (di cui vi parlerà Haru nei prossimi giorni) ed i concerti di artisti a noi tanto cari: parliamo di Enzo Draghi (Lupin III), Douglas Meakin (Mazinga), Franco Martin (Jeeg Robot) e Spectra (Ken il Guerriero), un appuntamento che per i nostalgici non poteva assolutamente mancare in agenda.

Infine, forte dell’obiettivo che dicevo poche righe sopra, il Mantova Comics ha permesso anche l’incontro con moltissime personalità italiane che negli incontri in Sala Conferenze (ingiustamente piccola, se devo muovere la critica) hanno parlato delle novità 2011 tra cui non poteva mancare Panini Comics (con il suo Catch Up 2011 di cui vi parlerò), GP Publishing, Star Comics e le -nuove frontiere del comico italiano- con Giacomo Bevilacqua, i Paguri, Tuono Pettinato, Massimo Bonfatti e Francesco Artibani.

I veri protagonisti della fiera rimangono comunque le persone che la vivono: relativamente pochi cosplay, tanti ospiti improvvisati del sabato pomeriggio ma anche un buon numero di lavoratori del settore curiosi di incontrare questo o quell’altro editore e di confrontare le novità editoriale 2011 con la realtà odierna.

L'incontro Panini Comics con (da sinistra) Marco M. Lupoi, Giorgio Lavagna, Simone Bianchi, C.B. Cebulski e Salvador Larroca

E per gli smanettoni non può mancare una completissima area Games, dedicata a tornei, semplici e casuali utilizzi di console e anche un concerto dedicato alle sigle o alle melodie che hanno reso celebri videogiochi come SuperMario e altri.

Un giudizio estremamente positivo, che però diventa un timido ed ingiustificato “BOH” quando mi metto nei panni di chi voleva entrare nella fiera al solo scopo di curiosare e fare qualche acquisto, decisamente insufficiente a mio parere questo punto di vista, trovo la fiera degna di essere vissuta in pieno solo affrontando gli incontri con gli editor/disegnatori e per presenziare alle manifestazioni canore e cosplay (alcuni davvero ben fatti ma ho visto un Milord -Tuxedo Kamen- che mi ha fatto rischiare un travaso di bile tanto era malvestito!) e, perché no, anche per un po’ di sano picchia-picchia e spara-spara ai videogiochi.

A seguire alcune immagini dell’area chiamata Foyer dove l’eleganza la faceva da padrone e l’incontro NON-STOP con alcuni editori ha permesso il contatto diretto con la realtà del fumetto a tutti, curiosi e non.

In conclusione, un’ottima fiera purtroppo minata da un percorso percorribile a piedi abbastanza stretto, una sala conferenza decisamente piccola per le esigenze dei tanti interessati a presenziare ma grandissimi nomi che giustificano il dover stare in piedi per un’ora o semplicemente in attesa di un saluto o una stretta di mano.

Ringrazio personalmente Salvador Larroca per la sua disponibilità (foto e autografo inclusi) e Max Brighel che ho ringraziato per l’intervista realizzata a quattro mani con Echoes-Kun qualche tempo fa, veramente persone squisite.

Incontro in Sala Foyer con Salvador Larroca
Uno scorcio della saletta Artist Alley con sullo sfondo la sala Foyer
Incontro Non-stop con gli editori in Saletta Signing
Il sottoscritto assieme al disegnatore Salvador Larroca

Commenti (3)

  1. Eh bravo Manuel, il nostro inviato speciale :happy:

  2. C’ero anch’io sabato XD Concordo su quello che hai scritto, in generale l’ho trovata una fiera carina anche se non tanto grande, in una mattinata me la sono girata coi miei amici pi� di una volta, per� le iniziative erano interessanti, soprattutto per chi � appassionato del fumetto made in USA (non � il mio caso :silly: )

  3. la cosa pi� odiosa era il non poter uscire e rientare dal palaban con lo stesso biglietto… che filibustieri!!

    manigoldi!!

    da voci in mio possesso (e si, possiedo le voci io!) ho sentito che la zona centrale, quella adibita alle conferenze e ai salottini, aveva un certo sentore di urina, causata dai bagni limitrofi…

    b� chiss�…

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