La vetta degli dei, da manga si trasforma in un film

di Gtuzzi Commenta

È stato finalmente pubblicato sul web il primo trailer relativo a “The Summit of the Gods”, ovvero una nuovissima pellicola che è stata realizzata a partire dal ben noto manga intitolato “La vetta degli dei”, scritto da parte di due artisti molto conosciuti in Giappone, ovvero Jiro Taniguchi e Baku Yumemakura. Il filmato, che presenta una durata pari a solamente 60 secondi, è stato proposto sulla nota piattaforma di Vimeo da parte dello studio di animazione Folivari.

Un lungometraggio che è stato diretto da parte di Patrick Imbert, che ha gestito anche i dettagli della sceneggiatura grazie alla collaborazione con Jean-Charles Ostorèro e Magali Pouzol. Per tutti gli appassionati, però, sarà necessario avere ancora un bel po’ di pazienza, dal momento che il film verrà lanciato in tutte le sale a partire dal prossimo anno.

Il manga La vetta degli dei rappresenta solamente il primo di una serie di ben cinque volumi che sono stati realizzati da parte del genio di Baku Yumemakura, oltre che dallo stile e dalla fantasia di Jiro Taniguchi. La critica ha sempre dato risposte molto positive e non è un caso se tale manga si è portato a casa il premio Excellence Prize presso il Japan Media Arts Festival del 2001, così come il Best Art Award presso il Festival Angouleme, questa volta nel 2005.

Una storia che vede come protagonista un fotografo alpinista di origini nipponiche, tale Fukamachi, che fa una scoperta che gli cambierà la vita all’interno di una bottega sporca e ricca di polvere come quella di Kathmandu. Nello specifico, Fukamachi non trova una macchina fotografica come tante altre, quanto piuttosto rinviene il modello che venne impiegato da parte di George Mallory ed Andrew Irvine nel corso della scalata che hanno compiuto sull’Everest nel lontano 1924.

Un ritrovamento che, nei fatti, potrebbe modificare per sempre la storia conosciuta dell’alpinismo. Sono trascorsi ben 70 anni da quella data e c’è grande attesa per scoprire se quella che venne realizzata nel 1924 fu a tutti gli effetti la prima vera e propria cordata che permise per la prima volta nella storia di giungere fino in cima sull’Everest. Fukamachi ha capito di trovarsi di fronte un oggetto prezioso soprattutto nel momento in cui, in circostanze decisamente misteriose, la macchina fotografica in questione gli venne rubata…

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