L’Attacco dei Giganti

di Regola 8

Uno dei momenti più belli dell’essere un appassionato di manga è quando in fumetteria, passeggiando fra gli scaffali, sfogliando Anteprima o parlando con nostro venditore di fiducia veniamo a conoscenza di lavori che non conosciamo e che immediatamente stuzzicano la nostra curiosità. È il caso di questo nuovo manga pubblicato dalla Planet Manga, dal mese di marzo a cadenza bimestrale, L’Attacco dei Giganti. Questo manga, scritto dal giovane Hajime Isayama, ha debuttato nel 2009 ed arriva in Italia già vincitore di un premio, il 35° Kodansha Manga Award (tenutosi nel 2011) nella categoria miglior shonen. Con una presentazione del genere era impossibile ignorare quest’uscita.

 

L’Attacco dei Giganti prende luogo cento anni dopo un evento che ha letteralmente decimato il genere umano, ovvero la comparsa di questi giganti che sembrano avere come unico scopo quello di divorare uomini, donne e bambini. Il genere umano si è pertanto rifugiato dietro varie cinta murarie, alte anche 50 metri, che hanno lo scopo di tenere alla larga la minaccia di questi feroci predatori. Protagonisti della storia sono Eren e Mikasa, due amici d’infanzia che vivono vicino a una delle cinta muraria più esterne, fino al giorno in cui, attaccata da un gigante alto ben 60 metri, il loro villaggio verrà spazzato via. Essi, in seguito a questo avvenimento si arruoleranno nelle armate regolari mossi soprattutto dal desiderio di vendetta.

 

(Trovo questa tavola molto bella)

Il manga è ricco di particolari e elementi di approfondimento: alla fine di ogni capitolo l’autore pone dei free-talk in cui riassume e spiega gli elementi finora introdotti. Il più interessante di questi è sicuramente legato al modo sviluppato dagli umani per combattere i giganti, chiamato “combattimento tridimensionale“, un semplice sistema di propulsione con cui gli esseri umani possono compiere lunghi salti. Non mancano informazioni riguardo alle strutture cittadine e ai nemici del genere umano. Il livello tecnologico posseduto dal genere umano nel manga è una caratteristica che immediatamente ho apprezzato: è sviluppata unicamente la tecnologia militare, a livello civile si potrebbe quasi dire che si sia rimasti fermi all’epoca post-rinascimentale, sebbene le conoscenze mediche sembrino comparabili a quelle moderne.

 

(Un esempio degli schemi riassuntivi dell’autore)

Isayama è un artista emergente, si nota immediatamente dallo stile di disegno, comunque gradevole, adatto all’atmosfera del suo lavoro; ho riscontrato, personalmente, imperfezioni nella resa anatomica dei giganti in movimento, ma è un particolare trascurabile. Caratterialmente, invece, i suoi personaggi sono molto standardizzati, sembrano essere personaggi in stile “shonen” che però, come avrete già potuto immaginare, vengono inseriti in un contesto tipicamente “seinen“. La quantità di violenza presente nel manga lo rende a mio avviso “borderline“, difficile è definire precisamente a quale categoria faccia parte (altra caratteristica a suo vantaggio). L’ultimo elemento su cui fa affidamento Isayama è il mistero: cosa sono i giganti, scoprire perchè sono apparsi e hanno massacrato il genere umano saranno sicuramente elementi fondamentali del manga.

Non nego che le mie aspettative su questo lavoro sono forse eccessivamente ottimiste: d’altronde sono anni che non si vede in giro un manga con queste caratteristiche. Voi cosa ne pensate, avete già letto il primo volume, o dopo la lettura di questo semplice articolo avete deciso di verificare con i vostri occhi?

[Fonti\Planet Manga]

Commenti (8)

  1. Questo manga � una figata. Mischia azione, tattica, mistero a quintali e caratterizzazione fatta come Dio comanda. Il disegno pu� sembrare un po’ incasinato a volte, ma rende bene le scene pi� cinetiche. Consigliato a chiunque abbia un po’ di buongusto

  2. Ho letto tempo fa le scan del primo volume… boh io non capisco perch� sta roba stia “spopolando”

    Tanto per cominciare i disegni son pessimi… e vabb�, l’autore stesso dice di non saper disegnare, chiudiamo un occhio allora e godiamoci la storia… ma non � che ci sia poi tutta sta gran opera dietro… � di un lineare che pi� non si pu�, i personaggi molto piatti e scontati…. si salvano invece il sapiente inserimento di misteri buttati qua e l� (e questo � un problema… quei misteri sono funzionali alla storia, ovvero l’autore sa gi� oggi tutto, oppure son cose fighe da inserire tanto per salire nei sondaggi e a cui un giorno l’autore dovr� inventare una risposta? … io il dubbio ce l’ho onestamente :unsure: ) e la trovata originale dei giganti… boh

    1. generalmente i manga con una storia “vera”, che non seguono la logica delle saghe, hanno bisogno di tempo per sviluppare la trama, nel primo volume la necessit� principale � catturare l’attenzione, all’inizio sviluppi di trama complessi con intrecci, flashback, ecc. provocano solo confusione nel lettore, perch� non ha un background di riferimento. Sul fatto che l’autore abbia gi� pensato a tutto possiamo fare mille speculazioni, ma alla fine tireremmo semplicemente acqua al nostro mulino, o no? Il dubbio iperbolico lo possiamo applicare sempre e in ogni caso/luogo/situazione, ma alla fine si finisce per insultarsi pesantemente senza motivi sensati, specialmente su internet. Comunque secondo me lo sa. :whistle:

      1. Ci� che colpisce positivamente � la cura di alcuni particolari, ma si tratta comunque di un autore alle prime armi, questo motivo mi ha sicuramente influenzato nella lettura.
        La struttura � lineare, poco originale forse, ma interessante, � uno di quei manga il cui sviluppo incuriosisce: in quest’ottica mi ha ricordato alla lontana Psyren. Il rischio tuttavia � dietro l’angolo, cali di qualit� e imbarbarimento della trama sono abbastanza comuni in questo tipo di manga.

        Speriamo bene.

  3. Sicuramente i primi volumi saranno molto belli e avvincenti, per� io ultimamente diffido molto dal comprare shonen, perch�
    1. Con l’avanzare della storia quasi tutti dopo un p� iniziano ad essere ripetitivi e scocciare.
    2. Le edizioni da edicola della planet fanno cagare, non vale molto la pena collezionarle.
    3. Sto comprando molti manga e ho pochi soldi, quindi le serie che elimino dal mio budget sono quelle con basi meno solide.
    Un p� mi dispiace perch� in altre condizioni l’avrei sicuramente provato.

  4. l’ho spulciato per caso su uno dei vari siti (scelto dall’ordine alfabetico). di solito manga random pick up durano tra le mie mani circa 40 secondi, questo invece mi ha visto divorare i primi capitoli e riprenderli dopo le giuste ore di sonno forzato. Non eccezionale per vari motivi (molti sopra citati) ma decisamente ricco di gusto. Non � un opera matura, vero, ma � uno dei migliori manga letti nell’ultimo periodo! A volte ho sorvolato, ammetto, su lunghe pagine di spiegazioni e tattiche… e non sono convinto che tutto sia coerente tra le varie parti. Non di meno nella storia c’� grinta, avventura e mistero. Bello

  5. Carino ma nulla di eccezionale. Lo preferisco comunque a moltissimi shonen attuali per vari motivi:
    coerenza: nella storia, nei personaggi e nelle spiegazioni. I misteri, al contrario di come reputano alcuni, secondo me non sono buttati a caso, ma hanno una loro logica che diventa sempre pi� chiara col passare del tempo. I personaggi all’inizio non hanno una gran caratterizzazione, ma vengono approfonditi col passare del tempo. Inoltre non si tratta dei tipici personaggi da shonen che devono per forza essere volutamente assurdi (tipo andare in giro con dei panini nel culo) tanto per essere delle sagome e tirare fuori la scenetta comica (che nel 90% dei casi non fa nemmeno ridere). Qui i personaggi hanno caratterizzazione e reazioni realstiche e per me anche interessanti, riprese in pi� punti nel corso della storia.
    E ho anche trovato molto bello la mancanza dei tipici lati negativi degli shonen: personaggi principali immortali, il protagonista “facciotuttoio”, vittoria per paraculismo o grazie alla “forza dell’amore e dell’amicizia”.
    Vediamo come procede ma per ora gli posso dare un + : ripeto, non � niente di che ma per ora lo preferisco decisamente a manga che vanno un casino del tipo di beelzebub, che secondo me � tra i peggiori mai letti ( e ne ho letti tanti )

  6. Dopo aver letto il primo numero sono rimasta piuttosto perplessa… Premetto, ho letto solo quello, ho comprato anche il secondo ma non l’ho ancora visionato.
    Da quel che ho osservato, si, un tipo di shonen molto seinen e forse ha fatto tanto scalpore perch� finalmente qualcuno si disinteressa della divisione di generi.
    Per il resto, non mi soffermo sui disegni che sono funzionali a rendere l’orrore della vicenda narrata, interessanti i dettagli ma, secondo me, o � stato poco ragionato originariamente o � un puro divertimento dell’autore far massacrare tanta gente.
    Ragionando, gli uomini avrebbero potuto ideare ben di meglio per difendersi dai giganti, se avessero voluto. Altro che il movimento triangolare! I giganti vengono presentati come esseri pressoch� imbattibili ma hanno anche loro limiti e difetti che non vengono affatto sfruttati.
    Penso che se l’autore avesse voluto dar possibilit� agli uomini di sopravvivere, ci sarebbero stati moltissimi modi.
    Se si vuole giocare al massacro, tanto perch� � trasgressivo, allora � un’altra storia.

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