L’amore (fra maschi) ai tempi del fascismo: In Italia sono tutti maschi

di Redazione 3

 Il fumetto, in Italia, può non essere solo Minnie e Paperino. Può andare anche oltre gli albi di Dylan Dog e John Doe, oltre Rat-Man. Diventare storia vera, storia vissuta, storia da ricordare. Qualcosa allo stesso livello di Persepolis di Marjane Satrapi (prezioso documento sul regime iraniano), o Maus di Spiegelman (importante raccolta di testimonianze sulla vita degli ebrei ai tempi del nazismo, vincitore del premio Pulitzer); Luca De Santis ci ha provato con un albo dalla storia tutta italiana e importante. All’XI edizione del Salone Internazionale del Fumetto, svolto a Napoli a fine aprile, ha vinto il prestigioso premio Attilio Micheluzzi-Comicon 2009 come miglior fumetto. Stiamo parlando di In Italia sono tutti maschi (Kappa Edizioni), graphic novel sulla vita e la discriminazione degli omosessuali durante il fascismo, scritto appunto da Luca De Santis e illustrato da Sara Colaone.

Le leggi razziali dell’Italia fascista non menzionavano provvedimenti contro gli omosessuali: non ce n’era bisogno, disse Mussolini, poiché in Italia gli uomini non potevano essere che “maschi, attivi e virili.”

Nonostante quindi sulla carta non fossero menzionati, 1938 al 1943 molti omosessuali italiani furono mandati al confino nelle isole. Quasi trecento giovani, definiti “femminielli”, “arrusi”, “buchi”, furono strappati alle proprie vite, bollati ufficialmente come pervertiti e nemici della Patria; vennero mandati al confino politico e comune nelle colonie di Ustica, Favignana, Tremiti e altri luoghi.

Fra i sopravvissuti furono pochi gli ex-confinati omosessuali che accettarono, dopo, di parlare della repressione subita; e quei pochi che decisero di raccontarsi lo fecero nascondendo la propria identità e il proprio volto, lasciando la propria testimonianza in un mare di anonimato.

La giuria che ha assegnato il premio ha così motivato la scelta:

“Il premio ha evidenziato non solo il lavoro attento di scrittura di Luca de Santis e il tocco lieve ma drammatico del disegno di Sara Colaone, ma ha messo in rilievo l’importanza di riportare alla memoria una vicenda della storia italiana a lungo dimenticata e poco documentata quale la persecuzione e il confino degli omosessuali durante il fascismo.”

Fonte: http://www.queerblog.it/post/5252/un-fumetto-sugli-omosessuali-durante-il-fascismo-ce-ne-parla-lautore-luca-de-santis

Commenti (3)

  1. Miglior fumetto? Passi per le tematiche ed i contenuti ma lo stile � davvero pessimo. :pouty:

  2. [quote comment=”30241″]Miglior fumetto? Passi per le tematiche ed i contenuti ma lo stile � davvero pessimo. :pouty:[/quote]

    Non � “pessimo”, ma diverso.
    In se per se � uno stile di disegno abbastanza semplice, per� pessimo proprio no. 😆

  3. Io invece concordo con pessimo e visto che � una opinione personale presumo che anche tu debba rispettarla caro ON!ZUCA :cheerful:

    In pi� aggiungo che vi erano altre opere, che narravano situazioni di altre minoranze perseguitate, che non sono state esaltate in questo modo e che meritavano molto pi� di questa il premio. Ma anche questa � un’opinione personale che pu� essere condivisa o meno. :biggrin:

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