Komixjam consiglia: Kenshin

di bila 7

Ciao a tutti e benvenuti nella “nuova” rubrica di komixjam! (che per i lettori più “datati” più che di una novità si tratta di un ritorno al passato)

Con questo nuovo “angolo” speriamo di fare cosa gradita a tutti i lettori, vecchi e nuovi, proponendo dei titoli ( senza restrizioni legate al luogo di provenienza) che, per un motivo o per un altro, sono stati (o sono) poco illuminati dalle luci della notorietà.

Sarà nostro compito (oltre che piacere) fornirvi un resoconto generale delle opere in questione, senza soffermarci eccessivamente nei dettagli (perché in fin dei conti uno dei nostri scopi è proprio quello di far venire a voi la voglia di leggere un titolo) ma mettendone in evidenza i punti forti e deboli. Cercheremo di fare una sorta di “ Lista dei Pro e dei Contro”, motivandone il perché.

Basta indugiare ulteriormente quindi ecco a voi il primo “Consiglio” di Komixjam:

KENSHIN, Samurai vagabondo o Rurouni Kenshin

Vi parlo di questo manga di Nobuhiro Watsuki (famoso per altro per il più recente “Il guerriero alchemico”) scritto nel finire degli anni ’90 e pubblicato nel Bel Paese all’inizio degli anni 2000,  perché, a parere di molti, è passato quasi inosservato dal grande pubblico.

Il manga ha come protagonisti dei samurai in una ambientazione storica, rivisitata ad  hoc per ospitare le loro vicende, che era figlia proprio della “messa al bando” dei samurai. Siamo infatti all’inizio dell’epoca Meiji (che inaugura il Giappone moderno, che ha la sua data iniziale al 1868 d.C.) che segue la fine  del periodo Edo (e del suo Shogunato); i samurai e ancor più le loro spade sono diventate fuori legge, la polizia è una nuova forma di protezione, il progresso avanza e, proprio in questo clima “rivoluzionario”, si aggira per le strade un samurai, un ragazzo dalla folta chioma rossa e una cicatrice a forma di croce sulla guancia, che porta con se’ una spada un po’ particolare: con il filo della lama rivolta verso il possessore.

Questo ragazzo dai modi e dai lineamenti gentili (che spesso lo portano ad essere scambiato per una ragazza) è in realtà il protagonista del fumetto, il suo nome è Kenshin. Che ci crediate o no, nel corso della storia scoprirete cose del suo passato che mai vi sareste aspettati, ma nemmeno il suo futuro sarà privo di sorprese.

Kenshin nella sua storia non è solo, incontrerà molti personaggi che lo aiuteranno a combattere i fantasmi del passato e i mostri del presente, ma allo stesso tempo troverà lungo la sua strada nemici pronti a tutto pur di fermarlo e imporre così il loro volere.

Quella che troverete davanti a voi è una storia di guerra e d’amore, di intrighi politici e vendette personali, il futuro stesso del Giappone sembra essere legato a doppio filo con questo ragazzo  così “innocuo).

Ora che vi ho dato una prima infarinata della storia, voglio mettervi di fronte a quelli che (spero in maniera più oggettiva possibile) possono essere considerati i pro e i contro dell’opera.

Inizio con i PRO:

Storia – La storia è di quelle che ogni mangaka pagherebbe per poter dire “ l’ho scritta io”, è piena di colpi di scena, azione, emozioni vere; tutto perfettamente integrato con la “Storia” del Giappone, con tanto di numerose citazioni e note che danno al lettore il giusto bagaglio culturale, necessario per non perdersi nemmeno uno scambio di battute.

Personaggi – La sfera personaggi è ben assortita, si va dalla ragazzina innamorata al duro che non ha paura di niente; ma in mezzo a questi c’è tutto un mondo di individualità che rendono il manga “ mai banale”, ognuno è ben caratterizzato sotto ogni aspetto: mentale e fisico.

Disegni – Lo stile di Nobuhiro Watsuki è piacevole, mai troppo “ spigoloso”; i suoi disegni seguono i suoi personaggi, quindi estremamente caratterizzati. Le scene d’azione poi sono davvero coinvolgenti, non sorprende infatti che sia un considerato il maestro per alcuni famosi mangaka: Eiichirō Oda (One piece), Hiroyuki Takei (Shaman king) ed Hiro Mashima (Fairy tail e Rave).

Segni Particolari – (Con questa voce voglio sottolineare ciò che può essere visto come caratteristico del manga in esame)

Un segno distintivo di Kenshin è: essere un fumetto in cui non è necessario la presenza di “blast” vari per rendere “fico” un personaggio. Mi spiego: al contrario di molti fumetti più famosi qui non si fa utilizzo di tecniche di combattimento che sfruttano sfere/raggi/etc. di energia.

Ora passiamo ai Contro:

Copertine – Premetto che non ho avuto il piacere di vedere quelle originali, ma per quanto riguarda la versione nostrana, le copertine del manga lasciano molto a desiderare. Se una copertina ha come scopo quello di attirare l’attenzione, be’ in questo caso sembra quasi l’opposto; infatti i disegni delle copertine non riflettono la realtà del fumetto; hanno colori pastello molto tenui che lo fanno sembrare un manga per ragazze.

Citazioni – Nel caso di kenshin le citazioni, palesi o velate, ad opere più famose non sono mancate, infatti Nobuhiro Watsuki, soprattutto nella creazione dei suoi personaggi, è influenzato dalle opere di casa Marvel. (chi leggerà il fumetto riuscirà, se ci vorrà fare caso, a distinguere queste citazioni)

Tiriamo quindi le somme del nostro esame:

PRO: Storia – Disegni – Personaggi

CONTRO: Copertine – Citazioni

Non voglio dare un voto a questo manga, visto che sarà vostro il giudizio, ma mi permetto di esprimere una mia opinione: nonostante ci sia qualcosa che rende questo fumetto imperfetto, credo vivamente che non abbia nulla da invidiare a quei titoli più altisonanti che tanto sono stati pubblicizzati in passato e alle stesse opere degli allievi di Nobuhiro Watsuki.

P.s. (essendo il primo numero della rubrica mi piacerebbe sentire cosa ne pensate, se avete dei suggerimenti per migliorarla, delle critiche…sarò felice di rispondervi ! )

Mata ne

Bila

[ Fonte | Wikipedia ]

Commenti (7)

  1. Altra nota: nella versione italiana del fumetto hanno pubblicato tutti i free talk di Watsuki, in cui parlava di alcune sue intenzioni e determinati retroscena della produzione del fumetto. Watsuki infatti ha uno stile narrativo molto pi� “seinen” e molto meno “shounen” (gli esperti capiranno).
    Secondo me spettacolare, ed essendo “breve” (28 volumi) non ha momenti di calo.

  2. E’ effettivamente un manga da consigliare, il ricordo che ho � decisamente piacevole. I disegni non hanno nulla da criticare anzi personalmente ho gradito molto uno stile come quello molto “americano” e le citazioni ai personaggi (in certe tavole mi sembrava quasi le vedere Joe Madureira disegnare…)
    I personaggi non sono nulla di nuovo, ma molto ben caratterizzati e la trama mai noiosa.
    Se vogliamo proprio trovargli un difetto non � una di quelle serie che facilmente leggi una seconda volta, ma per la prima arrivi alla fine sicuramente soddisfatto

  3. Bella rubrica, e ottima idea. Di questo manga ne ho sempre sentito parlare, ma non ho mai avuto l’occasione di dargli un’occhiata. Se non sbaglio esiste pure una serie animata, non so se doppiata o no…

  4. sono stati doppiati in italiano solo due oav

  5. Manga, anime e OAV di Kenshin mi sono piaciuti moltissimo , in particolare gli OAV che secondo me sono dei capolavori. Complimenti! mi fa piacere che qualcuno abbia deciso di parlarne.

  6. Non so dire riguardo il manga, ma sull’anime posso dire che gli OAV o comunque quelli divisi per 4 atti sono devi capolavori. Stile di disegno, storia complessa, animazione, doppiaggio ottimo con i migliori doppiatori italiani, ne vale davvero la pena.

    Della serie mi pare di aver visto qualche immagine � lo stile � molto diverso (e decisamente pi� banale) e l’impressione sia come per il film, cio� che oltre a disegni diversissimi sia tutto pi� sempliciotto e nulla a che vedere con la seriet� e la qualit� degli OAV.
    Davvero, c’� una differenza mostruosa. Il film lo cancellai dopo pochi minuti.

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