Kill La Kill – Recensione [07-08]

di Kirisuto Commenta

Eccoci con il nostro appuntamento quindicinale con Kill la Kill. Prima di iniziare e buttarci a capofitto negli episodi 7 e 8, vi annuncio sorpreso che ci faremo compagnia fino ad Aprile. Se in un primo momento (sotto indicazione di MyAnimeList) ho considerato KLK un anime da 12 episodi, sono stato recentemente smentito e messo al corrente che gli episodi saranno 25. E tutti noi siamo contenti di ciò.

Più Ryuko c’è, meglio è.

Andando direttamente agli episodi, su cui sarò un po’ più breve nel riassunto, mi soffermerei più su un’altra teoria di interpretazione della serie.

 

Trama 7: Ryuko si è ormai abituata alla vita in famiglia e sente di aver stabilito un bel legame coi membri della povera famiglia Mankanshoku. A scuola i presidenti dei club continuano a sfidare Ryuko disturbandola nei momenti meno opportuni e finendo per perdere inesorabilmente. A detta di Mako, alcuni club, da unitari che erano, si sono divisi in tanti club più piccoli visto che il presidente che riuscisse a battere Ryuko otterrebbe una Goku di livello più alto. Il che, voglio ricordarvi, comporta uno status sociale e condizioni di vita più elevate. Ryuko coglie la palla al balzo e decide per una via non prima considerata: usare il sistema che disprezza per demolirlo dall’interno. In altre parole, Ryuko fonda un club (Fight Club) lasciando a Mako il ruolo di presidente e le scartoffie da gestire annesse. In tal modo Ryuko ha la libertà di sfidare apertamente gli altri club piuttosto che aspettare che le piombino tra capo e collo. Sebbene Gamagori fosse contrario ad accettare il modulo di creazione del club, Satsuki dà il suo beneplacito istantaneamente; capiremo a fine episodio quali sono i suoi veri intenti. Ma è inutile dire che è sua volontà trasformare questa scelta di Ryuko a suo vantaggio.

Più club sconfigge Ryuko, più il Fight Club può presentare relazioni positive sul suo operato. Ciò significa diventare un club di punta all’interno della scuola. Cosa che ha come ulteriore conseguenza quella di elevare Mako da Senza-Goku a Monostella. La famiglia Mankanshoku si ritrova dal vivere in un monolocale in un sobborgo malfamato, a vivere in un appartamento di condominio, al vivere in una villa monofamiliare; con relativo stile di vita. Tutto ciò anche grazie all’ottima gestione manageriale di Mako che sente il dovere interiore di dover fornire alla famiglia il miglior stile di vita possibile tramite il club. Ryuko non sembra gradire la cosa: i singoli membri della famiglia si concedono ai loro vizi e si allontanano gli uni dagli altri rendendo la casa un guscio vuoto per Ryuko. Potrebbe essere interpretato come un atteggiamento egoistico, quello di Ryuko; ma se guardiamo a come s’è ridotta la famiglia Mankanshoku non possiamo che concordare col suo desiderio di ricomporre i pezzi. Ryuko giunge alla decisione di abbandonare il club. Così facendo Mako si troverà senza iscritti e dovrà rinunciare al suo stile di vita. La protagonista presenta le sue dimissioni a scuola, dove tutto sembra andare come previsto se non che Satsuki prende le parti di Mako e le fornisce una Goku Bistelle. Se la indosserà e sconfiggerà Ryuko le sarà data una Tristelle e un maggior tenore di vita. Inutile dire che Mako si fionda nell’armadio gettatole dalla presidente d’istituto per uscirne rinnovata.

Segue un combattimento tra Mako (e la sua figherrima divisa da capo-club) e Ryuko. Inutile dire chi vinca, ma necessario sottolineare come Mako si sia trattenuta dal menare troppo forte per permettere a Ryuko di batterla “salvandola” dalla situazione. Tutto torna come prima, ma Satsuki sembra molto soddisfatta comunque.

Satsuki ha sfruttato Ryuko e il suo club per ripulirlo di tutti quegli studenti indegni di vestire una Goku. Il fatto che abbia potuto sconfiggerne così tanti è indice che c’è qualcosa che non va nell’istituto. Satsuki, quindi, fa una cosa mai fatta prima… indice delle elezioni d’istituto. Elezioni che permetteranno di rimescolare le posizioni di potere all’interno della stessa scuola.

 

Trama 8: Il giorno seguente iniziano le “(S)Elezioni Naturali dell’Accademia Honnoji”. La scuola andrà in pausa per una settimana e ogni studente avrà il diritto di attaccarne un altro in qualunque maniera esso voglia. L’obiettivo è arrivare vivi il settimo giorno nel cortile dell’istituto, da lì si procederà a un secondo stadio. Un enorme Battle Royale dalla quale i Senza-Goku si chiamano fuori già in partenza e vedono in quella settimana una settimana di vacanza. Ryuko è tra questi. Un giorno ne approfitta per far visita alla sua vecchia casa e viene accompagnata dall’amica Mako, a cui racconta del suo rapporto col padre e di come le sia morto davanti agli occhi. Sulla strada del ritorno a casa, il motorino rubato dal padre di Mako finisce la benzina e le due si ritrovano a piedi. Per loro fortuna (fortuna?) vengono tirate su da Gamagori nella sua Cadillac rosa. I conti non tornano e infatti Gamagori rivela di essere un pochettino più grandicello degli studenti dell’istituto (20 anni); questo solo per restare al fianco di Satsuki sama.

Per strada vengono attaccati dai membri di un club che, in ottica elezioni, ce l’hanno con Gamagori e la sua Tristelle. Inutile dire che il Responsabile della Disciplina ne esce vittorioso, mostrando però che la sua uniforme è capace di trasformarsi due volte. Una cosa che sorprende Ryuko e la impensierisce un po’. Una cosa che ho dimenticato è che Satsuki, durante la settimana, s’è tutelata da ipotetici attacchi avvolgendo le sue stanze nella sommità della torre dell’istituto con della Life Fiber. Al suo stato puro pare capace di neutralizzare tutti gli attacchi subiti.

Durante la puntata abbiamo un flashback sul primo incontro tra Gamagori e Satsuki. La ragazza, ai tempi, si distinse subito per come non volesse sfruttare il potere e l’influenza dei suoi genitori (o di altri) tramite il loro nome, cosa che invece facevano certi studenti; ciò che voleva Satsuki era assorbire quei poteri e quell’influenza e usarli lei di prima mano, accumulandone sempre più. La differenza, dice la ragazza, sta nella determinazione di una persona. Una persona non determinata non può nemmeno asciugarsi le sue stesse lacrime.

Alla fine della settimana, quelli che ce l’hanno fatta ad arrivare nel cortile si preparano alla seconda parte delle Elezioni Naturali (Naturals Election, rende di più in inglese). Le battaglie del primo “round” sono state registrate e tramite quelle si valuteranno gli studenti. Ma quel che veramente conta è il round di quella giornata, al cui termine verranno assegnate da zero le Goku Tristelle. Solo 5 posti sono disponibili rappresentati da altrettante torri che gli studenti devono combattersi per raggiungerne la cima. Devo anche dirvi chi la raggiunge? Ryuko e i 4 membri del consiglio ovviamente. I membri del consiglio promuovono però una mozione al regolamento di Satsuki sul secondo round di elezione, ossia la possibilità per tutti i membri del consiglio di affrontare Ryuko in un 1vs1 a turni. Satsuki approva e assicura a Ryuko che, sconfitti i 4, sarà pronta a rivelarle le verità di cui va in cerca.

Il primo della lista è Gamagori. Si dia il via alle danze.

 

Commento: prevedibile è stato lo scontro tra Ryuko e Mako. Non tanto nel suo svolgimento, quanto al fatto che ci sarebbe stato. E’ uno di quegli eventi caratterizzanti in cui un’amicizia per cementificarsi ha bisogno di uno scrollone bello grosso. Capitano spesso anche a noi situazioni del genere e, a mio modo di vedere, l’episodio sette è stato ben raccontato. Per non parlare del fatto che la più bella uniforme Bistelle è proprio quella di Mako. Niente di sorprendente in quest’episodio; Satsuki dà sempre prova di grande lungimiranza e sangue freddo e tutto prosegue liscio. Nell’episodio otto vedo l’inizio di quello che chiamerei il secondo arc dell’anime basato sul torneo 1vs1. Questa settimana scopriremo le modalità con cui si terrà e ciò sarà determinante (Ryuko potrà concedersi pause tra un avversario e l’altro?). Già conosciamo una delle Tristelle e Ryuko è stata stracciata, quella di Gamagori sembra capace di una doppia trasformazione (per non parlare della sua natura sadomaso che ammicca a Gartenbelt di Panty & Stocking) e viene da chiedersi di cosa saranno capaci le altre due. Di sicuro Ryuko avrà il suo bel da fare.

Detto questo passiamo alle speculazioni. Voi ditemi però come ho fatto a non accorgermene. Sherlock Holmes direbbe “E’ talmente evidente da risultare celato.”. Come ho fatto a non accorgermi del parallelo tra Satsuki e Oda Nobunaga! Iniziando dalla sua ambizione nell’unificare il Giappone (tramite le scuole) arrivando al luogo in cui è ambientata la vicenda, l’istituto Honnoji, che prende il nome dal tempio di Kyoto in cui Nobubaga morì per seppuku a causa di Mitsuhide, passando per il fatto che sia Nobunaga che Satsuki avevano un sottoposto soprannominato “scimmia”. Cosa accadde al tempio Honnoji? Per farla breve: Nobunaga manda i suoi 4 generali a combattere su fronti diversi, Hideyoshi ha bisogno di rinforzi e Oda si avvia per sostenerlo nella campagna richiedendo l’intervento di un altro suo sottoposto, Mitsuhide. Mentre Nobunaga faceva tappa al tempio Honnoji di Kyoto Mitsuhide attaccò il tempio, ne approfittò per ucciderlo e prenderne il posto di comando. Possiamo vedere, quindi, una ri-narrazione degli avvenimenti che accaddero a Nobunaga al tempio Honnouji? I 4 consiglieri sono i 4 generali di Nobunaga? I membri di Nudist Beach rappresentano i clan che Nobunaga cercava di conquistare e che l’ostacolavano nella conquista del Giappone? Ryuko ha il ruolo di Mitsuhide? La cosa mi alletta e affascina ma non conosco sufficienti dettagli di Storia per poter trarre conclusioni più precise al riguardo.

Io vi rimando, non a questa settimana, ma alla prossima. Tempo di arrivare a metà Dicembre e saremo anche a metà della serie. Incrociamo le dita che tutto vada per il meglio. Preparatevi che da Gennaio comincerò a recensirvi anche Pupa che andrà ad alternarsi con Kill la Kill riempiendo quel vuoto settimanal al momento presente.

A presto!

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