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Non ricordo il titolo di un lungometraggio animato, che forse è dello studio Ghibli ma non ne sono sicuro. Praticamente è quello con i tanuki con gli attributi giganti (:asd:), che tentano di salvare la loro foresta dall’urbanizzazione selvaggia. Carino come film :icon_smile:
E’ Pom Poko ed è di Takahata.
Io Ponyo l’ho trovato molto poetico, così come Totoro e Porco Rosso. Sono più infantili, ma non per questo li ritengo inferiori agli altri. Anzi, su di me esercitano lo strano potere di mettermi di buon umore. In Porco Rosso poi, la scena del cimitero degli aerei è da brividi ogni volta che la rivedo.
Per me meritano tutti i film dello studio, compreso l’ultimo “La collina dei papaveri” di Miyazaki junior.Belli tutti quanti. Io però metto il Castello un gradino sopra Mononoke: mi è piaciuto un sacco, soprattutto per il messaggio ambientalista, ma Howl è un film mostruosamente bello. L’ho visto almeno 10 volte, e ancora non mi stanco.
Questione di gusti :sisi: Sono cmq i 2 miei preferiti in assoluto :sisi:
Non ti è piaciuto Porco rosso? Ammetto che poteva essere reso un pò meglio, (soprattutto nel finale), ma in quanto tributo alla nostra Italia, è un dono che non ci saremmo meritati. :asd:
Ringraziamo Miyazaki che almeno ci cita.Il fatto è che mi aspettavo che approfondisse più il rapporto con Gina e che venisse svelato il modo e il perchè Marco si è trasformato in maiale e sopratutto chi o cosa lo ha fatto trasformare… Poi manca di suspance o meglio di “aspettative”. Quando ho visto il castello errante di Howl ad esempio, c’era la curiosità di vedere come andava a finire cosa ne sarebbe stato di Sophie e di Howl. Nella città incantata c’era la curiosità di vedere come Chihiro sarebbe riuscita ad abbandonare l’albergo degli spiriti e come avrebbe fatto tornare normali i suoi genitori. In Porco rosso tutta la trama è abbastanza futile e guardando il film non ti viene mai la curiosità di vedere come andrà a finire.
Però alla fin fine è il meno peggio dei film che non mi sono piaciuti, sopratutto perchè in certi punti è abbastanza divertente e strappa qualche risata.Ps. Avete notato gli errori grammaticali delle scritte in italiano? :asd: “Non si fo credito” è bellissimo :asd:
Ti consiglio Laputa, Nausicaa e Lupin III- Il castello di Cagliostro. Tutti è tre stupendi.
Ok, di sicuro saranno i prossimo che vedrò, quando avrò tempo :sisi:
E’ Pom Poko ed è di Takahata.
Ecco qual’era…
Bella Gilles!
Finalmente un thread sullo studio Ghibli e il grande Miyazaki! :bowdown:
Prometto di curare questo thread e di difenderlo dagli aggressori.
Per incominciare, ho notato che fanno uscire il “nuovo” film di Miyazaki:
Ottimo, l’Italia ha impiegato solo 24 anni per trasmetterlo nei cinema. :asd:Direi che per fortuna ci hanno messo solo 24 anni…non vedo l’ora di andare a vederlo al cinema, e lì trovare altre persone come me che amano lo studio Ghibli…o che almeno sappiano cosa sia…
E’ Pom Poko ed è di Takahata.
Io Ponyo l’ho trovato molto poetico, così come Totoro e Porco Rosso. Sono più infantili, ma non per questo li ritengo inferiori agli altri. Anzi, su di me esercitano lo strano potere di mettermi di buon umore. In Porco Rosso poi, la scena del cimitero degli aerei è da brividi ogni volta che la rivedo.
Per me meritano tutti i film dello studio, compreso l’ultimo “La collina dei papaveri” di Miyazaki junior.Ponyo sembra infantile ma cavolo se è bello, cioè gli sfondi degli oceani sono spettacolari. :sisi:
Il fatto è che mi aspettavo che approfondisse più il rapporto con Gina e che venisse svelato il modo e il perchè Marco si è trasformato in maiale e sopratutto chi o cosa lo ha fatto trasformare… Poi manca di suspance o meglio di “aspettative”. Quando ho visto il castello errante di Howl ad esempio, c’era la curiosità di vedere come andava a finire cosa ne sarebbe stato di Sophie e di Howl. Nella città incantata c’era la curiosità di vedere come Chihiro sarebbe riuscita ad abbandonare l’albergo degli spiriti e come avrebbe fatto tornare normali i suoi genitori. In Porco rosso tutta la trama è abbastanza futile e guardando il film non ti viene mai la curiosità di vedere come andrà a finire.
Però alla fin fine è il meno peggio dei film che non mi sono piaciuti, sopratutto perchè in certi punti è abbastanza divertente e strappa qualche risata.In effetti l’unica “pecca” se così la possiamo definire e che ti lascia con quel finale a metà, dove non sai niente sulla maledizione e di conseguenza sul rapporto con Gina.
Direi che per fortuna ci hanno messo solo 24 anni…non vedo l’ora di andare a vederlo al cinema, e lì trovare altre persone come me che amano lo studio Ghibli…o che almeno sappiano cosa sia…
Come è vero. E’ desolante sapere che la gente conosce Adam Sandler ma non conosce Miyazaki. Davvero brutto. :sad1:
Ponyo sembra infantile ma cavolo se è bello, cioè gli sfondi degli oceani sono spettacolari. :sisi:
Oh bé, se si parla di “sfondi”, o meglio, di “fondali”, Hayao è un genio indiscusso. Sono panorami spettacolari, ma allo stesso tempo semplici. Davvero belli. :sisi:
In effetti l’unica “pecca” se così la possiamo definire e che ti lascia con quel finale a metà, dove non sai niente sulla maledizione e di conseguenza sul rapporto con Gina.
E’ la stessa cosa che ho detto alla fine del film: “Eh bé, ma non dicono come è diventato un maiale?”. Bisogna chiedere chiarimenti alla fonte. :sisi:
Come è vero. E’ desolante sapere che la gente conosce Adam Sandler ma non conosce Miyazaki. Davvero brutto. :sad1:
Adam chi?
Adam “penso di far ridere con battute banali, infantili e riciclate; ma in realtà tutti mi assecondano” Sandler.
ONLY YESTERDAY
Taeko è una ragazza 27enne impiegata in ufficio che decide di trascorrere qualche giorno di ferie a casa dei parenti del cognato, in campagna. Ma arrivata alla stazione, ancor prima di partire riaffiorano alla sua mente i ricordi dell’infanzia: della classe 5º e di quando aveva 10 anni.
“Only Yesterday” è un film d’animazione Stuidio Ghibli del 1991, con la regia di Isao Takahata
Qualcuno conosce questo film ?
“Omoide poro poro”, il cui titolo internazionale è “Only yesterday”. Non l’ho visto, ma un libro che parla di Miyazaki, (io lo uso per la tanto decantata tesina), viene citato. In quel film il signor Hayao era il produttore e Takahata il regista. Mi dispiace non poterti aiutare. :sad1:
“Omoide poro poro”, il cui titolo internazionale è “Only yesterday”. Non l’ho visto, ma un libro che parla di Miyazaki, (io lo uso per la tanto decantata tesina), viene citato. In quel film il signor Hayao era il produttore e Takahata il regista. Mi dispiace non poterti aiutare. :sad1:
Ho letto dei commenti e sono estusiasti, tutti ne parlano come capolavoro. So che finora in Italia è inedito, quindi andrebbe trovato sottotitolato…
Ho letto dei commenti e sono estusiasti, tutti ne parlano come capolavoro. So che finora in Italia è inedito, quindi andrebbe trovato sottotitolato…
Cercherò di carpire più informazioni a riguardo. Se saprò qualcosa, sarai il primo ad essere informato. :asd:
http://it.wikipedia.org/wiki/Omohide_poro_poro
Cacchio già dalla musica e dai primi secondi sembra un’opera delicatissima
[SPOILER][YOUTUBE]XYm7IT_K5eo[/YOUTUBE][/SPOILER]
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Aggiornamento: Trovato! 😀
ONLY YESTERDAY
Taeko è una ragazza 27enne impiegata in ufficio che decide di trascorrere qualche giorno di ferie a casa dei parenti del cognato, in campagna. Ma arrivata alla stazione, ancor prima di partire riaffiorano alla sua mente i ricordi dell’infanzia: della classe 5º e di quando aveva 10 anni.
“Only Yesterday” è un film d’animazione Stuidio Ghibli del 1991, con la regia di Isao Takahata
Visto!
In effetti si trova solo sottotitolato, ma non per questo perde qualcosa.
La trama è semplice e accattivante…la canzone finale è qualcosa di bello.Prime immagini del nuovo film di Hayao Miyazaki, “”
Il Maestro Miyazaki torna al cinema nel luglio 2013 con “Kaze Tachinu”
Sono arrivate le prime immagini di “Kaze Tachinu” (titolo internazionale: ““), che potrebbe essere tradotto con ““, narra la storia di Jiro Horikoshi, un ingegnere aeronautico incaricato di progettare gli aerei da guerra “Mitsubishi Zero” usati dal Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. L’opera sarà ispirata all’autobiografia dallo stesso Horikoshi: Miyazaki, infatti, intende indirizzare la pellicola verso un maggiore realismo, di modo da essere vicino alla sensibilità degli spettatori giapponesi e al duro periodo che ha seguito il terremoto del 2011.
Il primo poster rilasciato, infatti, presenta la scritta ““.
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