Concorso Jump!

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  • #883909
    Manga-ka
    Membro

    Non so se possono partecipare minorenni,ma spero proprio di sì.

    #883911
    Redazione
    Amministratore del forum

    Hai ragione,il sui stile non è adatto allo shojo ma a qualcosa tipo Hetalia o qualcosa del genere.

    Ma…io ho detto che mi sembra adatto allo shojo, invece… :icon_confused:

    Adriano,volevo chiederti se per te è stato difficile fare un manga rispetto ad un fumetto Italiano e come ti sei sentito quando hai saputo di essere arrivato 2°,se non sbaglio il secondo posto equivale a vincere 1000$,giusto?

    Ma io non ho fatto un manga. Lo stile del disegnatore con cui ho collaborato era molto cartoonistico, colore diretto sulla matita (quindi senza contorni). Il mio era un fumetto e basta.
    In realtà non sono arrivato secondo, sono solo stato ammesso alla prima fase di selezione, neanche alla seconda. :icon_smile:

    #883915
    Manga-ka
    Membro

    Si scusa mi sono confuso volevo dire shonen,infatti il manga che ho citato ha uno stile shojo.
    Per capirci https://images4.wikia.nocookie.net/__cb20091224140903/nonciclopedia/images/9/93/Personificazioni_di_Inghilterra_e_USA_in_Axis_Powers_Hetalia.png

    #883916

    Hai mai pensato di scrivere un libro per imparare a disegnare? C’è tanta gente che forse vorrebbe imparare, ma i libri esistenti ora come ora son vecchi, fai conto che quello che ho casa ha ancora il prezzo a lire -.-”
    Potresti provare.

    Mi permetto di correggerti, ma hai guardato in giro? Io non vedo altro. E sì, paro di guide anche “manga”, che tra fascicoli in edicola, libri e altro c’è abbastanza roba da riempire una libreria.

    Vorrei farti presente anche di tener conto lo stile di disegno. Ho visto i nomi degli autori dell’esperimento Kodansha postati da te e ho visto qualche loro disegno. Nessuno di loro ha uno stile che si avvicini al manga. Sopratutto l’Italiano Igort. Va direttamente fuori dalle regole del manga. Devono sapere che i Giapponesi usano i retini e non china diluita con acqua per fare un grigio spento
    Una roba simile farebbe storcere il naso anche a me, infanga la cultura manga.

    Anche qui vorrei correggerti. Non è vero che il manga è chiuso in standard che se non segui non pubblichi. Per farti qualche esempio banalissimo: Toriyama di Dragonballe non usava retini, Fuyumi Soryo (che Studio Mejo ha incontrato, se non ricordo male, tra l’altro è la mia mangaka preferita in assoluto -e ha pure risposto alla mia mail un anno o due fa-) non usa il pennino, ma penne a china, le comunissime rapidograph che puoi trovare in qualsiasi cartoleria italiana e che, per esempio, fanno anche usare a scuola. Ti so dire pure la marca, cioè la Sakura Pigma Micron, che io non sopporto e nonostante questo in cartoleria continuano a rifilarmela.
    Dicevo, altri esempi di mangaka non proprio canonici: Inoue in Vagabond è quanto di più vicino agli standard occidentali che io abbia mai visto.
    Ora non mi viene in mente altro, sono in vuoto mentale da vacanza, però se ci tieni dopo guardo un po’ cos’ho in libreria di “anomalo”.
    In ogni caso non c’è dubbio che esistono dei canoni giapponesi, però diciamo che non sono così fissi. Forse l’unica vera chicca che, per gusti personali, mette i manga una mezza spanna avanti gli altri fumetti che ho letto è l’impostazione delle tavole. La narrazione visiva dei manga è tra le più efficienti che io abbia mai letto. Poi vabeh, stendiamo un velo pietoso sulla mia ignoranza in campo, ma io non disdegnerei un Dylan Dog con impostazione manga (non parlo di stile, ma di vignette).

    Poi, detto sinceramente, tra un Pratt e un Kishimoto io sceglierei sempre e comunque Pratt.

    Mi fermo qua, anche perché le mie idee sul fumetto vagano tra l’ignoranza e l’idealismo, e qualcuno potrebbe anche sentirsi tirato in causa.

    #883920
    SnakeStrife
    Membro

    Mi permetto di correggerti, ma hai guardato in giro? Io non vedo altro. E sì, paro di guide anche “manga”, che tra fascicoli in edicola, libri e altro c’è abbastanza roba da riempire una libreria.

    Anche qui vorrei correggerti. Non è vero che il manga è chiuso in standard che se non segui non pubblichi. Per farti qualche esempio banalissimo: Toriyama di Dragonballe non usava retini, Fuyumi Soryo (che Studio Mejo ha incontrato, se non ricordo male, tra l’altro è la mia mangaka preferita in assoluto -e ha pure risposto alla mia mail un anno o due fa-) non usa il pennino, ma penne a china, le comunissime rapidograph che puoi trovare in qualsiasi cartoleria italiana e che, per esempio, fanno anche usare a scuola. Ti so dire pure la marca, cioè la Sakura Pigma Micron, che io non sopporto e nonostante questo in cartoleria continuano a rifilarmela.
    Dicevo, altri esempi di mangaka non proprio canonici: Inoue in Vagabond è quanto di più vicino agli standard occidentali che io abbia mai visto.
    Ora non mi viene in mente altro, sono in vuoto mentale da vacanza, però se ci tieni dopo guardo un po’ cos’ho in libreria di “anomalo”.
    In ogni caso non c’è dubbio che esistono dei canoni giapponesi, però diciamo che non sono così fissi. Forse l’unica vera chicca che, per gusti personali, mette i manga una mezza spanna avanti gli altri fumetti che ho letto è l’impostazione delle tavole. La narrazione visiva dei manga è tra le più efficienti che io abbia mai letto. Poi vabeh, stendiamo un velo pietoso sulla mia ignoranza in campo, ma io non disdegnerei un Dylan Dog con impostazione manga (non parlo di stile, ma di vignette).

    Poi, detto sinceramente, tra un Pratt e un Kishimoto io sceglierei sempre e comunque Pratt.

    Mi fermo qua, anche perché le mie idee sul fumetto vagano tra l’ignoranza e l’idealismo, e qualcuno potrebbe anche sentirsi tirato in causa.

    Allora mi sa che abito nella grande citta dei Pony.
    Io non ho trovato nulla di simile.
    Non ho detto che il manga è chiuso in Standard che se non seguo non publico, ho semplicemente detto che quello è lo stile manga e che secondo me è meglio adattarsi al loro stile
    Toriyama non usava i retini? E questa cosa? Merda?

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    E non ho parlato di penne a china o pennino.
    E comunque io vedo lo stile manga a differenza di quello occidentale più fresco e pulito.

    #883921
    Redazione
    Amministratore del forum

    Io parlavo di disegnatori.

    Sorry, ho capito male io.

    Beh…Penso che ci sia un’altra mentalità in favore agli stranieri.

    Da quel pochissimo che so io, no.
    Spero vivamente di sbagliarmi ed essere smentito, ovviamente.

    Ho appena beccato il blog di Adriano. Ora con calma me lo guardo tutto :3

    Grazie, ma guarda che non è per niente interessante. Annuncio solo le mie nuove uscite/le presentazioni, ecc. . :icon_smile:

    #883922
    Manga-ka
    Membro

    In effetti il manga è più pulito risposto agli altri fumetti

    #883923

    Sorry, i miei pochi volumi dello Z sono del tutto privi.

    Non ho detto che il manga è chiuso in Standard che se non seguo non publico, ho semplicemente detto che quello è lo stile manga e che secondo me è meglio adattarsi al loro stile

    Lo stile manga è fatto anche di tecnica. E lo stile che tu chiami “fresco e pulito” non è che il risultato di una progressiva evoluzione che, tò, guarda caso ha le radici nel fumetto occidentale misto alla cultura giapponese.
    Non sto cercando di avere l’ultima parola su tutto, però la mia idea di fumetto è semplice: rendere originale tutto il bagaglio culturale che mi porto dietro. E i manga fanno parte del mio bagaglio, perché mi stanno accompagnando nella crescita. Allo stesso modo ne fa parte anche tutta la cultura italiana/europea, non solo artistica. Per farti un esempio, mio padre legge un sacco di fumetti, è cresciuto a pane e fumetti. Ergo, io nella mia infanzia (per lo meno fino alle medie) ho avuto modo di crescere a pane, Tex, Lucky Luke, Asterix, Corto Maltese e chi più ne ha più ne metta. Nonostante attualmente a me Asterix non piaccia molto, non posso negare che ha avuto un piccolissimo ruolo quando imparavo a disegnare. Quello che sto cercando di dire è che non possiamo negare tutto quello che ci portiamo dietro, ma dobbiamo mescolarlo per arrivare a qualcosa che vada bene, che ci piaccia e che non sia una copia di qualcos’altro.

    #883927
    SnakeStrife
    Membro

    Sorry, i miei pochi volumi dello Z sono del tutto privi.

    Lo stile manga è fatto anche di tecnica. E lo stile che tu chiami “fresco e pulito” non è che il risultato di una progressiva evoluzione che, tò, guarda caso ha le radici nel fumetto occidentale misto alla cultura giapponese.
    Non sto cercando di avere l’ultima parola su tutto, però la mia idea di fumetto è semplice: rendere originale tutto il bagaglio culturale che mi porto dietro. E i manga fanno parte del mio bagaglio, perché mi stanno accompagnando nella crescita. Allo stesso modo ne fa parte anche tutta la cultura italiana/europea, non solo artistica. Per farti un esempio, mio padre legge un sacco di fumetti, è cresciuto a pane e fumetti. Ergo, io nella mia infanzia (per lo meno fino alle medie) ho avuto modo di crescere a pane, Tex, Lucky Luke, Asterix, Corto Maltese e chi più ne ha più ne metta. Nonostante attualmente a me Asterix non piaccia molto, non posso negare che ha avuto un piccolissimo ruolo quando imparavo a disegnare. Quello che sto cercando di dire è che non possiamo negare tutto quello che ci portiamo dietro, ma dobbiamo mescolarlo per arrivare a qualcosa che vada bene, che ci piaccia e che non sia una copia di qualcos’altro.

    Ti quoto su tutto.
    Sopratutto sulla parte del bagaglio culturale.
    Ovviamente c’è ancora gente come me che deve perfezionare il proprio stile, ma sicuramente avrò un po’ di tutto in quest’ultimo grazie all’esperienze che ho fatto

    #883949
    LoneWolf
    Membro

    Caspita, a legere tutti gli aggiornamenti ci ho messo un’eternità :skept:

    Giorgio Battisti mi scrisse su Facebook tempo fa e disse che sarebbe tornato in Giappone a breve con una sua amica.
    I due ragazzi frequenteranno una scuola per imparare il giapponese e tra l’altro Giorgio farà da assistente ad una mangaka (mi pare che un suo manga si chiami Cesare..). Già, perchè un’altro modo per entrare nel mondo del manga, capirne i segreti, le aspettative del pubblico e il modo con cui si realizzano, è proprio fare da assistente a qualche mangaka, magari anche non famoso (anzi, secondo me è un bene partire da lì).
    Cio’ che è fondamentale è capire la mentalità e i gusti dei lettori giapponesi: offrire loro cio’ che vorrebbero leggere; l’ego personale dell’artista deve essere totalmente accantonato, almeno nell’approccio a un mercato così talmente agli antipodi dal nostro. Fare da assistente temporaneo sarebbe un’esperienza ottima e più semplice da inseguire, almeno all’inizio.
    Se poi si vuole lavorare per una rivista, mi spiace dirlo, ma l’autore deve “accomodarsi” alle esigenze commerciali e di vendite della rivista stessa: se uno one-shot esplica a pieno le richieste di mercato della rivista in questione, con personaggi interessanti, stile, e sottolineo stile, paragonabile a un qualsiasi altro manga, ritmo narrativo fresco, puo’ davvero giocarsela con qualsiasi altra storia in concorso.
    A mio avviso nel tentativo di Kodansha non funziono’ proprio lo stile, totalmente differente dai meccanicismi tecnici cui il pubblico giapponese è da sempre abituato: gli autori saranno pure stati dei mostri, ma lo erano in ambito occidentale: il canale di comunicazione tra la storia e il lettore giapponese deve essere capito a fondo, prima almeno di pensare di poter pubblicare su rivista.
    Se dovessi averne l’occasione, potrei anche propormi come assistente, per un qualsiasi mangaka: sono certo che grazie a un’esperienza del genere aumenterei enormemente il mio bagaglio di conoscenze sul manga.

    Poi ci vuole fortuna, questo è indubbio, ma anche tanta, tantissima caparbietà: mi potrei aggiustare davvero in qualsiasi modo, per poter raggiungere il mio obiettivo: anche se dovesse trascorrere molto tempo, prima o poi le mie convinzioni e il mio impegno verranno ripagati, ne sono certo.

    Tutto pero’ deve avvenire coi tempi giusti, senza affrettarsi: passo dopo passo. Il primo sarà il tentativo di questi one-shot per Jump e Morning e poi si vedrà.. 😎

    #883950

    Giorgio farà da assistente ad una mangaka (mi pare che un suo manga si chiami Cesare..)

    Fuyumi Soryo. Sarò di parte, ma non si potrebbe avere occasione migliore per fare l’assistente.

    Ok, sono di parte, scappo altrimenti partono i fiumi di elogi.

    #883951
    Manga-ka
    Membro

    Aspetta,hai sbagliato l’inizio.
    Allora Giorgio doveva andare qualche tempo fa in Giappone per fare l’assistente di Fuyumi Soryo;(autrice di Cesare il creatore che ha distrutto e Mars) ma per via del terremoto non è potuto andare,ora tornerà in Giappone ad aprile.
    Ma siamo un po realistici?Il mio sogno è quello di andare in Giappone a fare carriera,ma non possiamo aggrapparci a speranze!O siamo noi che sviluppiamo il fumetto orientale in Italia o non ci sarà mai la possibilità di essere pubblicati in Giappone,l’unico fumettista.che io conosca,ad essere stato pubblicato è stato Baru,ma è un genio!
    Quello che gli appassionati di manga non capiscono e che se non siamo noi a creare le basi qui in Italia,non saremo mai capaci di svilupparle in Giappone.
    Per essere un gran Mangaka sei abituato fin da piccolo a vedere i fumetti e a copiare su fogli i tuoi personaggi preferiti(a parte per i veri geni) da lì si impara pian pian a diventare disegnatori.
    Ma come pretendiamo noi,che non sappiamo sviluppare quest’arte in Italia,di essere pubblicati in Giappone,con tutte le persone che non ci riescono e sono giapponesi?
    Scusate lo sfogo,ma dobbiamo essere realistici,o riusciamo a evolvere i manga in ”tutta europa” o per lo meno in Italia almeno un po’ o non riusciremo mai a fare carriera.(ripeto a meno che non siate dei geni del disegno)

    #883967
    SnakeStrife
    Membro

    Caspita, a legere tutti gli aggiornamenti ci ho messo un’eternità :skept:

    Giorgio Battisti mi scrisse su Facebook tempo fa e disse che sarebbe tornato in Giappone a breve con una sua amica.
    I due ragazzi frequenteranno una scuola per imparare il giapponese e tra l’altro Giorgio farà da assistente ad una mangaka (mi pare che un suo manga si chiami Cesare..). Già, perchè un’altro modo per entrare nel mondo del manga, capirne i segreti, le aspettative del pubblico e il modo con cui si realizzano, è proprio fare da assistente a qualche mangaka, magari anche non famoso (anzi, secondo me è un bene partire da lì).
    Cio’ che è fondamentale è capire la mentalità e i gusti dei lettori giapponesi: offrire loro cio’ che vorrebbero leggere; l’ego personale dell’artista deve essere totalmente accantonato, almeno nell’approccio a un mercato così talmente agli antipodi dal nostro. Fare da assistente temporaneo sarebbe un’esperienza ottima e più semplice da inseguire, almeno all’inizio.
    Se poi si vuole lavorare per una rivista, mi spiace dirlo, ma l’autore deve “accomodarsi” alle esigenze commerciali e di vendite della rivista stessa: se uno one-shot esplica a pieno le richieste di mercato della rivista in questione, con personaggi interessanti, stile, e sottolineo stile, paragonabile a un qualsiasi altro manga, ritmo narrativo fresco, puo’ davvero giocarsela con qualsiasi altra storia in concorso.
    A mio avviso nel tentativo di Kodansha non funziono’ proprio lo stile, totalmente differente dai meccanicismi tecnici cui il pubblico giapponese è da sempre abituato: gli autori saranno pure stati dei mostri, ma lo erano in ambito occidentale: il canale di comunicazione tra la storia e il lettore giapponese deve essere capito a fondo, prima almeno di pensare di poter pubblicare su rivista.
    Se dovessi averne l’occasione, potrei anche propormi come assistente, per un qualsiasi mangaka: sono certo che grazie a un’esperienza del genere aumenterei enormemente il mio bagaglio di conoscenze sul manga.

    Poi ci vuole fortuna, questo è indubbio, ma anche tanta, tantissima caparbietà: mi potrei aggiustare davvero in qualsiasi modo, per poter raggiungere il mio obiettivo: anche se dovesse trascorrere molto tempo, prima o poi le mie convinzioni e il mio impegno verranno ripagati, ne sono certo.

    Tutto pero’ deve avvenire coi tempi giusti, senza affrettarsi: passo dopo passo. Il primo sarà il tentativo di questi one-shot per Jump e Morning e poi si vedrà.. 😎

    TI QUOTO IN TUTTO!
    Sopratutto sul fatto dell’esperimento Kodansha. Ti straquoto.

    Aspetta,hai sbagliato l’inizio.
    Allora Giorgio doveva andare qualche tempo fa in Giappone per fare l’assistente di Fuyumi Soryo;(autrice di Cesare il creatore che ha distrutto e Mars) ma per via del terremoto non è potuto andare,ora tornerà in Giappone ad aprile.
    Ma siamo un po realistici?Il mio sogno è quello di andare in Giappone a fare carriera,ma non possiamo aggrapparci a speranze!O siamo noi che sviluppiamo il fumetto orientale in Italia o non ci sarà mai la possibilità di essere pubblicati in Giappone,l’unico fumettista.che io conosca,ad essere stato pubblicato è stato Baru,ma è un genio!
    Quello che gli appassionati di manga non capiscono e che se non siamo noi a creare le basi qui in Italia,non saremo mai capaci di svilupparle in Giappone.
    Per essere un gran Mangaka sei abituato fin da piccolo a vedere i fumetti e a copiare su fogli i tuoi personaggi preferiti(a parte per i veri geni) da lì si impara pian pian a diventare disegnatori.
    Ma come pretendiamo noi,che non sappiamo sviluppare quest’arte in Italia,di essere pubblicati in Giappone,con tutte le persone che non ci riescono e sono giapponesi?
    Scusate lo sfogo,ma dobbiamo essere realistici,o riusciamo a evolvere i manga in ”tutta europa” o per lo meno in Italia almeno un po’ o non riusciremo mai a fare carriera.(ripeto a meno che non siate dei geni del disegno)

    E i soldi?
    Anche io ho in mente di portare il manga in Italia a livello di lavoro, ma se mai riuscirò a fare qualche soldo con qualche mia opera ed essere publicato.

    Vorrei farvi una domanda ragazzi.
    Ultimamente ho fatto un disegno che ho postato anche nella mia galleria di Disegni…L’ho postato su Facebook è un ragazzo che se ne intende molto mi ha scritto così

    ” Allora, la modulazione della linea non c’entra. E’ la pesantezza delle linee. Così marcate sono rare in Giappone. La vignetta in alto a Sx, scusa ho sbagliato a scrivere nel post di prima è troppo “leggera” rispetto al resto. Il mostro sdraiato per terra, dato che è centrale e così marcato, è la parte che attira di più l’attenzione e, conseguentemente, dovrebbe essere la più curata. Fare una tavola bilanciata è la cosa più difficile, non pensare che si risolva in 4 e 4 otto. Bisogna che studi. Ci sono veramente una miriade di cose di cui tenere conto, probabilmente neanche te lo immagini. Per questo si va a scuola. Oppure chiedi consigli a qualcuno che ha studiato come si deve, oppure ai professionisti. Per esempio. Devi sapere che per ogni tavola c’è una zona, attorno alla qualeruota la narrazione principale, che a colpo d’occhio deve contenere il messaggio che l’intera pagina vuole comunicare e allo stesso tempo deve armonizzare conil resto, segnando il flusso ed il passo narrativi e armonizzare con la pagina a cui è affiancata. Ti consiglio infatti di progettare le pagine sempre a due a due. Pensare quale è il punto focale di ognuna e bilanciare i neri di conseguenza. Per quello che riguarda i pennini, trovatene un paio con cui ti senti a tuo agio e lavora con quelli. Per esempio io adoro il gpen nikko e il Tama in alluminio Zebra (con cui faccio praticamente tutto- il tratto è incredibilmente modulabile e molto sottile). Concludendo non avere fretta e documentati più che puoi. Il talento e l’esercizio sono fondamentali solo se si ha l’umiltà di volere sempre imparare da zero ”

    Non ho capito molto di questo suo messaggio…Anzi non ho capito niente.
    Qualcuno di voi mi potrebbe spiegare cosa ha scritto? Non ci ho capito molto.
    Grazie!

    Per la cronaca questo è il disegno

    [SPOILER][/SPOILER]

    #883973
    Manga-ka
    Membro

    non è male ma secondo me dovresti fare un corso per migliorare,il/la ragazzo/a ti dice delle cose da migliorare e nient’altro.

    #883974
    SnakeStrife
    Membro

    Quindi l’artistico è ciò che mi serve 😉

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