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  • #935166
    kant
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    Le assemblee sono pubbliche, l’ho specificato. Sono accessibili dunque a chiunque, elettore o meno di quel partito/lista.

    Cittadini, non elettori del M5S. Se hai altro da aggiungere..

    passiamo agli esempi che forse è meglio, visto che sarebbe d’uopo considerare le cose in base agli effetti che possono produrre e non in base ai proclami inutili

    prendiamo una provincia siciliana, in questa provincia il movimento ottiene 4 eletti, il primo con 8000 voti , il secondo con 5000, il terzo con 4000, il quarto 3500, il primo dei non eletti nella lista ha ottenuto 3000 voti, il secondo dei non eletti 2000, il terzo 1000, il quarto 800, il quinto 500, il sesto 250

    passano 6 mesi i 4 eletti vengono giudicati dall’assemblea pubblica 2 vengono bocciati 2 no, i primi 2 non eletti della lista ne prendono il posto,
    altri 6 mesi, i 4 eletti vengono giudicati, 1 non viene riconfermato, il terzo dei non eletti ne prende il posto
    passano altri 6 mesi, dei 4 eletti 1 non viene riconfermato, il quarto dei non eletti ne prende il posto
    dovrebbero passare altri 6 mesi ma non serve, a questo punto ci siamo già ritrovati un eletto in sostituzione di altri, che aveva ottenuto 800 voti su un minimo totale di 28000 voti alla lista,
    cioè su un consenso pari a meno del 3% del suo stesso elettorato, che mi farebbero pensare come andare a votare un candidato piuttosto che un altro sia roba inutile visto che grazie a questa genialata, si corre il rischio di ritrovarsi a metà legislatura con 4 eletti completamente diversi, o addirittura con un eletto per varie defezioni che in sede di voti non era nemmeno stato considerato dai suoi stessi elettori

    io tutto questo faccio sempre fatica a non descriverlo con parole mie, tu lo vedi come il trionfo della democrazia, punti di vista o sarebbe meglio dire di svista

    #935178

    Provo a contribuire alla discussione anch’io… Sono di Parma e quindi sono abbastanza consapevole dei limiti dei M5S, sono sicuramente persone oneste e laboriose, ma non sono in grado di gestire una città, figuriamoci la nazione… Parma aveva sicuramente bisogno di un cambio di rotta forte, ma onestamente speravo che il ballottaggio venisse vinto da Bernazzoli (va considerato che ritengo Bernazzoli un totale incompetente e un pessimo soggetto)… Credo che i problemi principali che limitano questo movimento siano 2: 1) come detto da altri il primo è la troppa inesperienza; bisogna fare proposte percorribili, non proclami da campagna elettorale che verranno quasi certamente disattesi in fase di governo e 2) la leadership di Grillo, troppo presente, invadente, incoerente, al limite del dittatoriale (per ora solo all’interno del movimento), totalmente distaccato dalla realtà stessa che vuol proporre… ha creato un progetto interessante e lo sta rovinando con bieco populismo e proclami da 4 soldi…

    Non posso che essere d’accordo con te. Una maggiore autonomia da Grillo/Casaleggio è una cosa che non può che giovare al resto del movimento, almeno in termini di democrazia e connessi. Ma ne perderebbero, e tanto, in termini di visibilità.

    Dal punto di vista dell’organizzazione del movimento la vera sfida degli attivisti, secondo me, sarà quella di creare un qualcosa che parta veramente dal basso e che nel contempo abbia una sua struttura, cosa che in questo momento manca. Basta vedere cos’è successo con i candidati per le liste da presentare alle politiche, un pasticcio al limite del dilettantesco. Dalla loro parte c’è il fatto che si tratta di un movimento abbastanza giovane, quindi di tempo per organizzarsi anche a livello nazionale non ne hanno avuto molto (anche se, visti i risultati di questa primavera, avrebbero dovuto iniziare a muoversi un po’ prima).

    M5S, ***8220;dimissioni in bianco ogni 6 mesi per candidati in Sicilia***8221;. Ed è polemica | Blitz quotidiano

    Questa mi sembra inoltre un’iniziativa meritevolissima, checchè se ne dica all’OCSE (non è stato imposto nulla, è una “regola di costume” interna al movimento e spinge i candidati a dare il massimo per i loro datori di lavoro, ovvero i cittadini). Se vi va, possiamo parlarne 😀

    passiamo agli esempi che forse è meglio, visto che sarebbe d’uopo considerare le cose in base agli effetti che possono produrre e non in base ai proclami inutili

    prendiamo una provincia siciliana, in questa provincia il movimento ottiene 4 eletti, il primo con 8000 voti , il secondo con 5000, il terzo con 4000, il quarto 3500, il primo dei non eletti nella lista ha ottenuto 3000 voti, il secondo dei non eletti 2000, il terzo 1000, il quarto 800, il quinto 500, il sesto 250

    passano 6 mesi i 4 eletti vengono giudicati dall’assemblea pubblica 2 vengono bocciati 2 no, i primi 2 non eletti della lista ne prendono il posto,
    altri 6 mesi, i 4 eletti vengono giudicati, 1 non viene riconfermato, il terzo dei non eletti ne prende il posto
    passano altri 6 mesi, dei 4 eletti 1 non viene riconfermato, il quarto dei non eletti ne prende il posto
    dovrebbero passare altri 6 mesi ma non serve, a questo punto ci siamo già ritrovati un eletto in sostituzione di altri, che aveva ottenuto 800 voti su un minimo totale di 28000 voti alla lista,
    cioè su un consenso pari a meno del 3% del suo stesso elettorato, che mi farebbero pensare come andare a votare un candidato piuttosto che un altro sia roba inutile visto che grazie a questa genialata, si corre il rischio di ritrovarsi a metà legislatura con 4 eletti completamente diversi, o addirittura con un eletto per varie defezioni che in sede di voti non era nemmeno stato considerato dai suoi stessi elettori

    io tutto questo faccio sempre fatica a non descriverlo con parole mie, tu lo vedi come il trionfo della democrazia, punti di vista o sarebbe meglio dire di svista

    Il concetto di cui parla blu secondo me non è del tutto sbagliato: quello proposto è un modo per consentire la valutazione degli eletti nel corso del mandato.
    E’ altrettanto vero quello che dice kant: se tutti facessero in quel modo, tra comuni, province, regioni, parlamento europeo ed elezioni politiche si passerebbe metà del proprio tempo a votare. Senza contare l’instabilità che si verrebbe a creare (pensate ad un governo che cambia ogni sei mesi, sarebbe il delirio più totale. Non succedeva neanche con la DC :asd: ) e il fatto che il voto iniziale dei cittadini verrebbe inficiato (alle assemblee parteciperebbero ovviamente meno cittadini di quelli che sono andati a votare inizialmente). Sono problemi seri che secondo me è sbagliato affrontare autonomamente all’interno dei vari partiti / movimenti (la costituzione sennò cosa ci sta a fare?).
    Un compromesso fra le due esigenze in alcuni sistemi si è trovato, ad esempio negli Stati Uniti esistono le elezioni di medio termine. Oppure un’altra soluzione potrebbe essere accorciare la durata del mandato (mah). Però che vengano apportate modifiche a livello costituzionale. Iniziative autonome come quella secondo me potrebbero essere molto dannose, nonostante si ispirino a principi condivisibili.

    Nonostante quel celebre video che avrebbe dovuto stroncare definitivamente la candidatura (e quindi la figura) di Mitt Romney, ecco che a pochissimo dalle elezioni lui e Obama sono praticamente appaiati.
    Alcuni danno Romney un po’ più in alto, altri Obama, considerando che avrebbe il vantaggio in Ohio e Iowa.

    Sull’America ci sarebbe sempre da parlare, però questa cosa davvero m’incuriosisce. E dire che un normodotato avrebbe capito da subito le reali intenzioni di un repubblicano come Romney che incarna il classico conservatore repubblicano milionario turbo-capitalista, quindi non avrebbe svelato nulla quel videoclip.
    Proprio in America eventi del genere dovrebbero distruggere le possibilità di un politico, specialmente se candidato.

    Clinton aveva dalla sua anni di ottimo andamento economico, oltre che un gran carisma. Oltretutto chiese pure scusa, non come Romney che ha fatto giri di parole alla berlusconi

    Nell’altro thread si parlava di liberismo, ecco, Romney mi dà l’impressione di essere l’incarnazione di quel liberismo malato che ha portato il mondo fino a questo punto, e mi fa riflettere il fatto che il suo punto di forza nella campagna elettorale sia proprio la crisi economica: la gaffe che dici tu è emblematica, ma anche la politica della sua compagnia (licenziamenti di massa e esternalizzazioni), la sua frase proprio sui licenziamenti (“mi piace avere il potere di licenziare le persone”), o la promessa di cancellare la riforma Obama sulla sanità.
    Poi, da italiano, mi sta un po’ sul cazzo che citi sempre l’Italia come modello negativo (ovviamente lo è, non per le ragioni che dice lui, detto questo mi puppasse la fava).

    Tra l’altro quando governò il Massachussetts fece una riforma molto simile a quella che ha fatto Obama successivamente, il che per me vuol dire soltanto una cosa: se i principi variano a seconda degli interlocutori vuol dire che questi principi non sono poi così forti. E tutto quadra, il liberismo selvaggio è proprio quello che di principi non vuole nemmeno sentirne parlare, perché costituiscono l’ostacolo più grande alla logica del profitto.
    Ad un’analisi come la mia, che ammetto essere piuttosto superficiale (si basa su articoli di giornale, servizi televisivi e qualche video, nulla più) il personaggio sembra delineato piuttosto bene. Davvero, basta, di gente così al mondo ce n’è fin troppa.

    A cagare.

    #935180
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    E’ “illegale” in USA, da noi assolutamente no :mah: Anche Berlusconi ha avuto 4 mandati da Premier (1994, 2001, 2005, 2008) :mah:

    Il trota non è stato eletto, quindi il discorso trasla dall’inconsapevolezza (?) dell’elettore alla disonestà/inadeguatezza del sistema e dei consiglieri/parlamentari.

    “Io non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me” [Alloisio]

    L’esempio di Berlusconi non ci sta. Io parlo di presidenti di Regioni che hanno (per quanto ne so e per quel che è accaduto in Lombardia) un massimo di 2 legislature. Una volta mi pare che Travaglio spiegò questa cosa di Formigoni, ma non la ricordo proprio.
    Da Wiki, su Bossi jr:
    .
    Vabbè comunque il discorso è quello e siamo chiaramente d’accordo, quindi era solo una nota.

    prendiamo una provincia siciliana, in questa provincia il movimento ottiene 4 eletti, il primo con 8000 voti , il secondo con 5000, il terzo con 4000, il quarto 3500, il primo dei non eletti nella lista ha ottenuto 3000 voti, il secondo dei non eletti 2000, il terzo 1000, il quarto 800, il quinto 500, il sesto 250

    passano 6 mesi i 4 eletti vengono giudicati dall’assemblea pubblica 2 vengono bocciati 2 no, i primi 2 non eletti della lista ne prendono il posto,
    altri 6 mesi, i 4 eletti vengono giudicati, 1 non viene riconfermato, il terzo dei non eletti ne prende il posto
    passano altri 6 mesi, dei 4 eletti 1 non viene riconfermato, il quarto dei non eletti ne prende il posto
    dovrebbero passare altri 6 mesi ma non serve, a questo punto ci siamo già ritrovati un eletto in sostituzione di altri, che aveva ottenuto 800 voti su un minimo totale di 28000 voti alla lista,
    cioè su un consenso pari a meno del 3% del suo stesso elettorato, che mi farebbero pensare come andare a votare un candidato piuttosto che un altro sia roba inutile visto che grazie a questa genialata, si corre il rischio di ritrovarsi a metà legislatura con 4 eletti completamente diversi, o addirittura con un eletto per varie defezioni che in sede di voti non era nemmeno stato considerato dai suoi stessi elettori

    Questo esempio mi piace e mi trovo vicino al pensiero di Kant.
    Volendo, ma volendo, potrei capire che si faccia ogni 12 mesi, non 6. Comunque temo che un eccesso di lealtà in questo senso (non so come definirla, scusatemi) non possa portare benefici. Il “rischio” di dover cambiare così spesso potrebbe inficiare proprio i giovani eletti del Movimento che hanno già il problema della poca esperienza, oltretutto non so quanto sia praticabile che i cittadini vadano a votare ogni mesi…
    Poi non so come si dovrebbe votare in questo modo, ma non è che ci sarebbero dei costi da sopportare per organizzare il tutto ogni volta?

    Infine, tornando all’operato dei politici eletti, se consideriamo la lentezza delle nostra burocrazia, spesso potrebbe rallentare certe operazioni e non permettere di avere un giudizio completo in relativamente poco tempo.

    #935194

    Questo esempio mi piace e mi trovo vicino al pensiero di Kant.
    Volendo, ma volendo, potrei capire che si faccia ogni 12 mesi, non 6. Comunque temo che un eccesso di lealtà in questo senso (non so come definirla, scusatemi) non possa portare benefici. Il “rischio” di dover cambiare così spesso potrebbe inficiare proprio i giovani eletti del Movimento che hanno già il problema della poca esperienza, oltretutto non so quanto sia praticabile che i cittadini vadano a votare ogni mesi…
    Poi non so come si dovrebbe votare in questo modo, ma non è che ci sarebbero dei costi da sopportare per organizzare il tutto ogni volta?

    Infine, tornando all’operato dei politici eletti, se consideriamo la lentezza delle nostra burocrazia, spesso potrebbe rallentare certe operazioni e non permettere di avere un giudizio completo in relativamente poco tempo.

    Esattamente. La smania di mostrarsi troppo “puliti” rischia seriamente di sfociare nell’inconcludenza.

    #935215
    bluclaudino
    Partecipante

    passiamo agli esempi che forse è meglio, visto che sarebbe d’uopo considerare le cose in base agli effetti che possono produrre e non in base ai proclami inutili

    prendiamo una provincia siciliana, in questa provincia il movimento ottiene 4 eletti, il primo con 8000 voti , il secondo con 5000, il terzo con 4000, il quarto 3500, il primo dei non eletti nella lista ha ottenuto 3000 voti, il secondo dei non eletti 2000, il terzo 1000, il quarto 800, il quinto 500, il sesto 250

    passano 6 mesi i 4 eletti vengono giudicati dall’assemblea pubblica 2 vengono bocciati 2 no, i primi 2 non eletti della lista ne prendono il posto,
    altri 6 mesi, i 4 eletti vengono giudicati, 1 non viene riconfermato, il terzo dei non eletti ne prende il posto
    passano altri 6 mesi, dei 4 eletti 1 non viene riconfermato, il quarto dei non eletti ne prende il posto
    dovrebbero passare altri 6 mesi ma non serve, a questo punto ci siamo già ritrovati un eletto in sostituzione di altri, che aveva ottenuto 800 voti su un minimo totale di 28000 voti alla lista,
    cioè su un consenso pari a meno del 3% del suo stesso elettorato, che mi farebbero pensare come andare a votare un candidato piuttosto che un altro sia roba inutile visto che grazie a questa genialata, si corre il rischio di ritrovarsi a metà legislatura con 4 eletti completamente diversi, o addirittura con un eletto per varie defezioni che in sede di voti non era nemmeno stato considerato dai suoi stessi elettori

    io tutto questo faccio sempre fatica a non descriverlo con parole mie, tu lo vedi come il trionfo della democrazia, punti di vista o sarebbe meglio dire di svista

    Guarda che questo metodo di rielezione te lo sei inventato tu, il M5S non ha mai detto che si andrà a scalare, chiaramente ci saranno nuove elezioni (probabilmente con piattaforma oinline) per sostituire il deposto.

    ———- Post added at 20:50 ———- Previous post was at 20:44 ———-

    Il concetto di cui parla blu secondo me non è del tutto sbagliato: quello proposto è un modo per consentire la valutazione degli eletti nel corso del mandato.
    E’ altrettanto vero quello che dice kant: se tutti facessero in quel modo, tra comuni, province, regioni, parlamento europeo ed elezioni politiche si passerebbe metà del proprio tempo a votare. Senza contare l’instabilità che si verrebbe a creare (pensate ad un governo che cambia ogni sei mesi, sarebbe il delirio più totale. Non succedeva neanche con la DC :asd: ) e il fatto che il voto iniziale dei cittadini verrebbe inficiato (alle assemblee parteciperebbero ovviamente meno cittadini di quelli che sono andati a votare inizialmente). Sono problemi seri che secondo me è sbagliato affrontare autonomamente all’interno dei vari partiti / movimenti (la costituzione sennò cosa ci sta a fare?).
    Un compromesso fra le due esigenze in alcuni sistemi si è trovato, ad esempio negli Stati Uniti esistono le elezioni di medio termine. Oppure un’altra soluzione potrebbe essere accorciare la durata del mandato (mah). Però che vengano apportate modifiche a livello costituzionale. Iniziative autonome come quella secondo me potrebbero essere molto dannose, nonostante si ispirino a principi condivisibili.

    Assemblea pubblica non significa per forza infilarsi in un palazzotto, il M5S parla sempre di “assemblee telematiche” e se normalizzate (autenticazione con carta d’identità ad esempio) sarebbero un modo per partecipare attivamente alla vita pubblica di una città/provincia/regione/paese, non ci sarebbero più scuse (non posso, oggi sono malato, stanco, ho mal di testa).

    Quello del M5S comunque è un codice interno, se non ti va di accettarlo candidati da un’altra parte :mah: Perchè il movimento non dovrebbe essere garante dei suoi eletti? Perchè io elettore, che noto lassismo ed azioni sconsiderate, sprechi, inadeguatezza, perchè non posso licenziarti visto che ti pago lo stipendio? E’ l’unico modo per garantire che i lavori procedano con serietà, non è un’azione punitiva, è un deterrente preventivo (come lo dovrebbero essere gli Autovelox).

    ———- Post added at 20:55 ———- Previous post was at 20:50 ———-

    Questo esempio mi piace e mi trovo vicino al pensiero di Kant.
    Volendo, ma volendo, potrei capire che si faccia ogni 12 mesi, non 6. Comunque temo che un eccesso di lealtà in questo senso (non so come definirla, scusatemi) non possa portare benefici. Il “rischio” di dover cambiare così spesso potrebbe inficiare proprio i giovani eletti del Movimento che hanno già il problema della poca esperienza, oltretutto non so quanto sia praticabile che i cittadini vadano a votare ogni mesi…
    Poi non so come si dovrebbe votare in questo modo, ma non è che ci sarebbero dei costi da sopportare per organizzare il tutto ogni volta?

    Infine, tornando all’operato dei politici eletti, se consideriamo la lentezza delle nostra burocrazia, spesso potrebbe rallentare certe operazioni e non permettere di avere un giudizio completo in relativamente poco tempo.

    Peccato che l’esempio non sia corretto in quanto non segue le procedure che si terrebbero in caso di “deposizione” del consigliere.

    Il rischio di dover cambiare così spesso metterà (scusate il francese) “il pepe al culo” ai consiglieri.

    Così come per un’azienda non è proficuo cambiare personale un giorno si e l’altro pure, così è in questo caso, ma il fattore “propulsivo” c’è tutto, un consigliere che sa di essere in mano ai suoi elettori fa di tutto per lavorare bene, così come un dipendente fa lo stesso in un’azienda.

    #935242

    Quello del M5S comunque è un codice interno, se non ti va di accettarlo candidati da un’altra parte :mah: Perchè il movimento non dovrebbe essere garante dei suoi eletti? Perchè io elettore, che noto lassismo ed azioni sconsiderate, sprechi, inadeguatezza, perchè non posso licenziarti visto che ti pago lo stipendio? E’ l’unico modo per garantire che i lavori procedano con serietà, non è un’azione punitiva, è un deterrente preventivo (come lo dovrebbero essere gli Autovelox).

    La risposta è facile facile: in una scala delle gerarchie il codice interno al M5S viene dopo la Costituzione italiana.

    Il rischio di dover cambiare così spesso metterà (scusate il francese) “il pepe al culo” ai consiglieri.

    Così come per un’azienda non è proficuo cambiare personale un giorno si e l’altro pure, così è in questo caso, ma il fattore “propulsivo” c’è tutto, un consigliere che sa di essere in mano ai suoi elettori fa di tutto per lavorare bene, così come un dipendente fa lo stesso in un’azienda.

    Il principio, ripeto, è condivisibile. C’è da tenere presente che una volta che sei eletto non mantieni il posto in eterno, ma alla scadenza del mandato i cittadini decideranno se rinnovarti la fiducia o meno. Si può discutere al limite sulla durata del mandato o sulla possibilità di effettuare delle elezioni di medio termine, ma sono cose che non possono essere decise da un regolamento interno di un movimento. A me questo sembra ovvio.

    Dopodiché si può discutere l’opportunità di quel metodo, e se ci si riflette bene si capisce che è inopportuno per una serie di aspetti. Ipotizza che il M5S avesse ottenuto la maggioranza relativa alle elezioni siciliane e che Cancelleri fosse stato eletto governatore. Da quel momento in poi la sua figura istituzionale avrebbe dovuto rappresentare TUTTI i cittadini siciliani: secondo quale criterio un’assemblea telematica (cosa vuol dire?) di non si sa quanti cittadini (in teoria potrebbero essere anche poche centinaia) potrebbe decidere a nome (e al posto) di tutti gli elettori che hanno votato secondo i tempi e le modalità previsti dalla Costituzione? Gli altri punti critici li ho elencati nel post precedente: instabilità delle amministrazioni / governi, impraticabilità della cosa. Senza contare che è una cosa illegale, quello davo per scontato che si tenesse presente.

    #935251
    kant
    Membro

    Guarda che questo metodo di rielezione te lo sei inventato tu, il M5S non ha mai detto che si andrà a scalare, chiaramente ci saranno nuove elezioni (probabilmente con piattaforma oinline) per sostituire il deposto.

    sulle invenzioni qui c’è poco da scrivere, evidentemente hai confuso un consiglio regionale per il circolo degli amici, nel secondo caso possono usare il sistema che vogliono, nel primo la sostituzione avviene scalando nella lista dei non eletti, sempre che vengano accettate le dimissioni, perchè per avere accettate le dimissioni un consigliere deve dare motivi seri di salute o incompatibilità tra cariche, di sicuro non sono affatto previste le dimissioni perchè giudicati da qualsiasi assemblea di partito o movimento che risulterebbe pure incostituzionale

    ———- Post added at 22:57 ———- Previous post was at 22:44 ———-

    Il principio, ripeto, è condivisibile.

    il principio per me non è affatto condivisibile, un deputato espleta le sue funzioni in piena libertà, allo scadere del suo mandato, il partito si può riservare il diritto di non candidarlo più, o in caso contrario saranno i votanti nelle elezioni successive che decideranno sulle sue azioni, non può essere un’assemblea di partito o una comunità online di persone eterogenee a decidere durante il mandato, se uno sta facendo bene e può continuare o sta facendo male e deve lasciare, è incostituzionale senza se e senza ma, oltretutto non ci vuole molto a capire che un sistema del genere ridurrebbe i deputati a veri e propri manichini dei vertici del partito

    #935262

    il principio per me non è affatto condivisibile, un deputato espleta le sue funzioni in piena libertà, allo scadere del suo mandato, il partito si può riservare il diritto di non candidarlo più, o in caso contrario saranno i votanti nelle elezioni successive che decideranno sulle sue azioni, non può essere un’assemblea di partito o una comunità online di persone eterogenee a decidere durante il mandato, se uno sta facendo bene e può continuare o sta facendo male e deve lasciare, è incostituzionale senza se e senza ma, oltretutto non ci vuole molto a capire che un sistema del genere ridurrebbe i deputati a veri e propri manichini dei vertici del partito

    :asd:

    Condivisibile vuol dire “che si può condividere”, quindi il principio è condivisibile al di là di quello che dici tu. Detto questo, la valutazione dell’operato degli eletti nel corso del mandato è un principio niente affatto campato in aria, dato che ci sono alcuni sistemi studiati in modo da “correggere”, eventualmente, l’indirizzo di un mandato in corso d’opera (negli Stati Uniti ogni 2 anni si rinnova la “Camera dei Rappresentanti”, che è il corrispettivo della nostra Camera dei Deputati. Ti sei chiesto il perché?).

    Comunque non so se hai quotato me per caso o volevi contestare qualcosa di quello che ho detto (dici più o meno le stesse cose che dico io).

    #935271
    kant
    Membro

    :asd:

    Condivisibile vuol dire “che si può condividere”, quindi il principio è condivisibile al di là di quello che dici tu. Detto questo, la valutazione dell’operato degli eletti nel corso del mandato è un principio niente affatto campato in aria, dato che ci sono alcuni sistemi studiati in modo da “correggere”, eventualmente, l’indirizzo di un mandato in corso d’opera (negli Stati Uniti ogni 2 anni si rinnova la “Camera dei Rappresentanti”, che è il corrispettivo della nostra Camera dei Deputati. Ti sei chiesto il perché?).

    ho quotato solo il principio condivisibile, ed eri il più vicino

    negli stati uniti come hai scritto tu, si vota ogni 2 anni, ma appunto si vota, non è un’assemblea di un condominio virtuale che si riunisce, sono tutti gli elettori che decidono cosa fare, che è democrazia, non qualcosa che non voglio descrivere

    la valutazione durante il mandato vorrei invece capire a cosa si riferisca,
    prendere le assenze o presenze, contare le proposte di legge, ad esempio se qualcuno promette 1 milioni di posti di lavoro e poi non riesce a mantenere la promessa giustificandosi che non glielo hanno fatto fare, è uno che ha cercato di mantenere la promessa elettorale quindi va incoraggiato o è uno che l’ha sparata grossa già in sede elettorale e bisognerebbe revocargli la fiducia data erroneamente?
    chi decide ciò? una votazione sul condominio virtuale, che dovrebbe avere più importanza di un’elezione ufficiale? e chi deciderebbe quali e quanti voti sarebbero ammissibili e quanti e quali invece frutto di dolo? chi avrebbe le competenze sia tecniche ma soprattutto giuridiche per tutto questo? ecc…ecc…

    #935290
    bluclaudino
    Partecipante

    Risponderó appena potró perchè sono col cellulare, consiglio intanto di andarsi a leggere le modalitá procedurali di questi casi, a questo link alcuni chiarimenti:

    http://www.guidasicilia.it/la-trasparenza-del-movimento-5-stelle/news/52359

    P.s. Fermo restando che ieri grillo mi ha fatto davvero arrabbiare con quella battutaccia sul punto g della consigliera del M5S.. Odio il sessismo, soprattutto se becero e fuori luogo..

    #935347
    Querion
    Membro

    E’ inutile, Grillo è un padre oppressivo.
    E purtroppo troppo in vista, ogni sua idiozia ricade sul movimento e non ha dalla sua la stampa (come fu ed è con il PDl) per mescolare le acque.

    #935348
    bluclaudino
    Partecipante

    E’ inutile, Grillo è un padre oppressivo.
    E purtroppo troppo in vista, ogni sua idiozia ricade sul movimento e non ha dalla sua la stampa (come fu ed è con il PDl) per mescolare le acque.

    Su questo sono pienamente d’accordo.. anche se non si candida rimane troppo pesante la sua mano e la sua influenza, nel bene e nel male.. secondo me dovrebbe cedere il “marchio” (il M5S è di sua proprietà) ma non lo farà mai..

    #935350
    Querion
    Membro

    Su questo sono pienamente d’accordo.. anche se non si candida rimane troppo pesante la sua mano e la sua influenza, nel bene e nel male.. secondo me dovrebbe cedere il “marchio” (il M5S è di sua proprietà) ma non lo farà mai..

    Io ne parlo come esterno al movimento, non me ne sono mai interessato più di tanto.
    Sebbene ne apprezzi le idee di base ha un sentimento che reputo troppo populista e facilone rispetto a partiti più “anziani”.
    Sicuramente non lo vorrei al governo del paese.
    Inoltre Grillo è un ottimo comico, ma come padre ideale di un movimento politico mi mette i brividi.
    Ricordo ancora la sua sfuriata contro Internet con tanto di distruzione di computer.

    #935500
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    E fu così che nonostante 2 in Pensilvanya che trasformavano i voti a Obama in voti per Romney, 2500 avvocati pronti ad impugnare il risultato finale, dopo una campagna elettorale costata complessivamente (calcolando tutto per entrambi) 6 miliardi di dollari (chi dice 5, ma parliamo di miliardino più miliardino meno…), Obama vinse.

    Penso che stavolta si sia capito più di altre che l’elettorato omosessuale, latinos, afro, di altre religioni e ovviamente basso ceto (in tempi di crisi conta eccome) sia davvero importante perché è quel che ha fatto ri-vincere Obama.
    Va anche detto che la classe meno facoltosa è spesso molto repubblicana e conservatrice.

    Porto un’immagine simpatica, ma anche triste:
    [SPOILER][/SPOILER]

    #935510
    Querion
    Membro

    C’è anche da dire che Romney ha fatto un errore colossale anche dal punto di vista storico: ovvero rivolgersi a un elettorato bianco e vecchio.
    Gli States sono, fortunatamente, destinate a una popolazione multiculturale, multietnica e medio-giovane. E tale percentuale crescerà sempre di più.

    Poi ci sono altri fattori:
    1) E’ difficilissimo che un presidente non vinca un secondo mandato, mi pare che è successo solo una volta (più un’altro governo non consegutivo)
    2) Le idee di Romney erano da secolo scorso, otto anni del suo governo avrebbero piegato l’America, e nonostante tutto gli americani queste cose le capiscono.
    3) Per quanto contestato (e me manco piace) Obama è un grande mediatore, un ottimo uomo politico e un individuo che mette il cuore in quello che crede (la sacrosanta e civilissima riforma sanitaria ad esempio).
    4) C’è anche una debolezza del partito Repubblicano che non capisco. Un tempo i Repubblicani erano gente tosta e intelligente, ma negli ultimi dieci-dodici anni hanno anellato un insuccesso dietro l’altro presentando personaggi risibili o imbarazzanti.
    Cioè, prima i Democratici non facevano che piangere e i Repubblicani li perculavano orribilmente, ora sembrano quella ragazzina messa in disparte a scuola con le amichette che dicono: “Ma no, non è vero. E’ Ashley che è una stronza.”

    PS: Io aspetto che qualcuno dia del Negro a Obama, godrei nel vedere la carriera di quell’imbecille rovinata.

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