Dylan Dog: il fenomeno – Alan Dog

di IORI_17 Commenta

Oggi abbandoniamo l’orrore e il mistero per fare posto alle risate e alla spensieratezza. Come era facilmente immaginabile negli anni Dylan Dog è stato oggetto di diverse parodie, più o meno riuscite, che ne mantenevano lo stile imposto dagli albi Bonelli o in cui tutto ciò che conosciamo è stato alterato in favore di un personaggio quasi nuovo, ed è proprio quest’ultimo il nostro caso.

L’albo in questione, intitolato “L’hotel dell’orrore”, è stato realizzato da due amanti del fumetto ideato da Sclavi, ossia Bruno Sarda che si è occupato della sceneggiatura e Vittorio Pavesio che ha curato i disegni. Nell’agosto del ’95 venne pubblicato per la prima volta come inserto speciale nel “Corriere di Chieri e dintorni” ed è stato ridistribuito come albo unico ad ottobre dello stesso anno al prezzo di 4000 Lire. Protagonista dell’albo è Alan Dog, un alano antropomorfizzato (come tutti i personaggi dell’albo) che indossa gli abiti resi celebri da Dylan, cerca invano di costruire una casetta dei Puffi col Lego, guida un Maggiolino targato ALD 6161 ed è sempre seguito dal suo fido assistente Lucio, un barboncino nei panni di Groucho. L’albo è impermeato di citazioni riferite non solo all’Old Boy e gag divertenti (ho amato la cartolina dell’Uomo Lupo inviata da Disney Land) racchiuse in quindici pagine che sono sicuro saranno in grado di strapparvi più di un sorriso, aggiungendo una lode anche per i disegni ottimamente realizzati e che si adattano perfettamente alla storia.

Successivamente Alan Dog è riapparso in altre occasioni: lo rivediamo infatti nella rivista 7° Inchiostro nei numeri di giugno e dicembre del 1998 protagonista di 9 strisce prima e 7 poi con una storia diversa per ogni striscia. Purtroppo queste mini storie non sono mai state ristampate perciò l’unico modo per leggerle è procurandosi la rivista originale che è ormai diventata alquanto rara. Mi auguro che in futuro questo personaggio ottenga altro spazio dato che tra le parodie di Dylan Dog che ho letto la sua è quella che preferisco, un modo divertente ed originale di omaggiare un proprio eroe che rende questa passione ancora più bella.

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