Asterix e i Galli con la Gazzetta dello Sport

di Ciampax Commenta

 Mi capita spesso, parlando con amici e conoscenti, di suscitare in molti dei mie ascoltatori un sentimento di “imbarazzo” (non saprei come meglio definirlo) misto ad un espressione a metà tra il confuso e lo sbigottito quando inizio a parlare di fumetti allo stesso modo che se tenessi una lezione di Analisi in un’aula Universitaria. Se già il citare fumetti nostrani che non rispondano al titolo di “Dylan Dog” fa strabuzzare gli occhi, e nominare personaggi “secondari” dell’Universo Marvel e DC, nonostante tutto il tam tam mediatico/cinematografico, ancora risulta fornire ottime scuse agli auditori per dirigersi verso altri lidi, figuratevi cosa accade quando inizio a pronunciare la parolina magica “manga”!

Tuttavia, nel corso degli anni, ho imparato che ci sono alcuni “nomi” celebri i quali, piuttosto che generare brividi e convulsioni in chi mi ascolta nei miei monologhi deliranti fumettistici, invogliano le persone al dialogo e, anzi, più di una volta, mi hanno fatto scoprire in gente che frequentavo degli insospettabili appassionati di filoni fumettistici, appunto, abilmente mascherati sotto le spoglie di avvocati, insegnati e operai. Sebbene tra questi nomi siano abbastanza frequenti quelli dei personaggi Disney più noti, spesso e volentieri spiccava, come una luce nelle tenebre, quello di un personaggio di per sé abbastanza stravagante, creato dalle abili menti di Goscinny e Uderzo nel 1959, che ha fatto storia, non solo in qualità di “bande dessinée” ma anche, e soprattutto, in quanto “storia” (ampiamente romanzata e riveduta e corretta) della civiltà. Il personaggio di cui parlo e il biondo, tappo, nasone, sagace, fortissimo gallo che, con la compagnia della sua allegra combriccola tiene testa all’intero Impero Romano capeggiato da Cesare (altro che “De Bello Gallico”) da ormai più di mezzo secolo: Asterix.

 Cercare le motivazioni del perché un tale personaggio abbia riscosso tanto successo e ancora ne riscuota, credo sia una delle imprese più complesse che un appassionato di fumetti possa intraprendere: Asterix è composto da storie (35) sempre attuali che, sfruttando l’ambientazione storica della Gallia pre-romana, permettono di analizzare temi moderni quali la politica, la società, la burocrazia, il fanatismo religioso e quello sportivo, e chi più ne ha più ne metta. Una delle opere maggiorente nota, grazi anche alle ottime trasposizioni animate degli anni 70/80, è probabilmente “Le dodici Fatiche di Asterix“, parodia del mito di Ercole, che sfrutta il pretesto delle fatiche per presentare 12 “idiosincrasie” e paradossi del mondo moderno, immergendole in quello antico. In particolare, ricordo la sequenza relativa alla fatica “burocratica”, che vede Asterix, il fedele amico Obelix e il cagnolino Idefix, intenti a raccapezzarsi (cercando di non impazzire) nelle lunghe trafile amministrative dell’Impero Romano, al fine di ottenere un certificato che attesti il superamento della prova: la genialità degli autori racconta la vicenda in maniera ironica e scherzosa, fornendo una risoluzione sagace e originale, e tuttavia visto con gli occhi di un adulto, per i quali i fumetti dell’eroe Gallo originariamente vennero concepiti, mette in luce tutta una serie di “assurdi” tipici del nostro mondo e della vita di tutti i giorni, quando ci dobbiamo recare in un qualsiasi ufficio per sbrigare qualche pratica amministrativa.

 Per celebrare questo successo, probabilmente eterno, dell’opera del duo francese, a partire dal 30 dicembre 2014, ogni settimana, La Gazzetta dello Sport porterà in edicola le 35 avventure del “piccolo” Gallo, in un formato di 64 pagine a volume tutto a colori e rilegato in copertina rigida, allo straordinario prezzo di 1,99€ per la prima uscita e di 5,99€ per le successive. Si parte con la “mitica” avventura in terra d’Egitto “Asterix e Cleopatra“, per proseguire il 6 Gennaio 2015 con “Asterix e il giro di Gallia” e ancora il 13 Gennaio con “Asterix e il regno degli Dei“, opera dalla quale è stato tratto il lungometraggio animato omonimo completamente in 3D che verrà proiettato nelle sale italiane dal 15 Gennaio.

Dopo tanti altri personaggi del fumetto francese, quali “Michelle Vaillant”, “Blueberry” e “Lucky Luke”, la redazione della celebre testata “rosa” ci porta in una edizione di grande pregio quello che possiamo definire, a buon diritto, l’emblema della “bande dessinée”, aprendo questo 2015 in grande stile. Io non posso fare altro che invitarvi a precipitarvi nella vostra edicola di fiducia e fare man bassa di questi volumi, e vi lascio parafrasando una celebre frase che campeggia in lungo e in largo in ogni singola storia di Asterix: S.P.Q.R. – Sono Pazzi Questi Redattori!

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