Arresti multipli per vendita di action figure contraffatte

di Silvia Letizia 10

La polizia di Tokyo ha arrestato un giovane studente di un istituto tecnico per aver violato la legge Giapponese sulla protezione del copyright. Il giovane, un cinese di ventun’anni, è stato ritrovato in possesso di alcune action figure di One Piece non originali che intendeva poi rivendere. Stando a quanto scoperto dalla polizia della stazione di Akabane, Tokyo, il sospetto si sarebbe fatto inviare le action figure contraffatte dalla Cina per poi rivenderla attraverso sito web di aste on-line.

Gli agenti che hanno indagato sulle attività illecite dello studente hanno scoperto che, fino a questo momento, era riuscito a vendere circa 1300 action figure per un ricavato di cinque milioni di yen (pari a circa 51.000 euro) tra Febbraio del 2011 e Luglio di quest’anno. Il sospetto ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che le action figures erano dei falsi, ma di aver deciso di venderle comunque per guadagnarsi da vivere.

Al momento dell’arresto, lo studente era in possesso di ottantacinque action figures raffiguranti Nami, Zoro e altri personaggi di One Piece. Le action figure sono state ritrovate nella sua casa il 18 Luglio di quest’anno. Il ragazzo intendeva rivendere on-line senza il permesso di chi detiene i diritti di vendita e di sfruttamento commerciale della serie di One Piece.

Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato. Due mesi fa, a Giugno, la polizia di Chiba aveva arrestato un uomo cinese di venticinque anni, disoccupato, con l’accusa di aver venduto action figures non originali per un valore di 1,8 milioni di yen (pari a circa 18.000 euro). Precedentemente, nel corso dello stesso mese, una coppia giapponese era stata arrestata nella prefettura di Nara per aver venduto illegalmente delle action figure contraffatte di One Piece traendone un profitto di quasi 800,000 yen (pari a circa ottomila euro). A Maggio, un uomo giapponese di 33 anni era stato arrestato nella prefettura di Chiba per aver venduto delle action figure illegali di personaggi femminili di One Piece per un valore di circa 40,000 yen (pari a circa 400 euro).

[ Fonte | ANN ]
[ Fonte | Wikipedia ]

Commenti (10)

  1. Arrestato per 400 euro? Mmmm, m’han detto che succede anche da noi XD

  2. Tecnicamente, la legge punisce il furto, a prescindere dal valore della merce rubata (almeno stando a quanto mi disse qualche anno fa la mia prof. di diritto), quindi non stupisce che siano scattati gli arresti anche per cifre da poco.
    C’� da chiedersi chi � che comprerebbe delle action figure pacche, la cui qualit�, a vedere le immagini dell’articolo, pare veramente scadente.

    1. La pena va commissionata in base alla gravit� ed all’entit� del crimine. L’arresto credo sia previsto per qualsiasi furto ma ci sono varie attenuanti (tra le quali il basso valore della merce rubata) che solitamente tramutano la reclusione in arresti domiciliari o anche meno (lavori socialmente utili? boh)..
      Scommetto un penny che in italia non sarebbe stato arrestato :tongue:

      1. Ti sbagli Blu…
        Qui per 400� ti arrestano… Il problema � che non arrestano quelli che rubano per davvero, e parlo di cifre con decisamente pi� zeri :sick:

      2. Insomma, un paio di esempi concreti li ho visti.. un mio ex compagno del liceo ha rubato una PS3 da un blockbuster e l’hanno acchiappato (povero babbeo).. 330�, aveva 19 anni al tempo, non l’hanno arrestato per niente..

        Poi il discorso tuo � chiarissimo: al posto di inseguire microscopici “furti” (in generale) dovrebbero guardare a quelle gigantesche, tipo gente che guadagna 10’000 euro all’anno ma ha 3 case in Sviuzzera, Porsche intestata a San Marino ed Azienda intestata al suo cane [morto] :getlost:

      3. in realt� secondo la legge italiana non � neanche furto…(manca l’appropriazione di cosa altrui, in quanto manca l’altrui”), � violazione del diritto d’autore e contraffazione
        fonti: corso di diritto penale progredito

    2. Questa gente le figures le vendeva come originali sulle aste dei siti giapponesi, questa � un’altra aggravante, nessuno le comprava consapevole fossero fake.

      1. ci sono gli estremi per la truffa quindi

      2. Si ok, ma in Italia ne vediamo di molto peggio e decisamente non puniti, era questo il succo :tongue:
        Esempio: CD musicali contraffatti, o DVD/BR, giochi per PS3 ecc.. Non ho mai sentito di qualcuno arrestato per pirateria di questo tipo, eppure se ne vedono/sentono di tutti i colori :unsure:

    3. c’� da dire che sono anche stupidi quelli che cascano in truffe del genere…

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