The Punisher – Archivi Marvel (6)

di Manuel 6

[Sesto appuntamento con i personaggi Marvel, parliamo di un personaggio controverso, molto odiato e molto temuto ma mosso da uno spirito di vendetta che ha toccato, anche solo per pochi istanti, tutti noi! Parliamo oggi del PUNITORE!]

Il logo di Punisher

Questo personaggio ci tocca molto da vicino e non solo per come lotta personalmente contro il crimine e le ingiustizie ma anche perchè l’originale Punisher è Frank Castle o originariamente Frank Castiglione, di origini italiane.

A differenza di molti altri personaggi dell’universo Marvel, Frank Castle non ha superpoteri ne doti incredibili che lo rendono a conti fatti un superumano: è un essere di puro spirito vendicativo mosso solo dalla patologica sete di giustizia con la quale massacra letteralmente ogni criminale gli si pari davanti, senza mezzi termini.

Perfino nell’epoca del Golden Age, quando i fumetti Marvel cercavano di “assicurare alla giustizia” i criminali, questo personaggio controverso spazzava letteralmente via le loro vite piuttosto che vederli in carcere.

A conti fatti, il punitore è solo ciò che il lettore incarna nel momento in cui l’ennesimo supercriminale viene assicurato alle autorità, per poi ricomparire dopo alcuni numeri perché evaso o sottratto alla giustizia per via di avvocati corrotti o cavilli legali.

Il punitore è la voce del lettore che dice “Ma perché non lo uccidete quel bastardo!!!!”

Frank Castle alias IL PUNITORE

Frank Castle (in origine il cognome è Castiglione) è un ragazzo nato nel Queens, a New York da genitori italiani.

Francis Castiglione dimostra subito un’attitudine molto spiccia della vita, prima di reclutarsi nel corpo dei marines degli Stati Uniti: egli infatti stava studiando per diventare sacerdote cattolico e poter prendere i voti ecclesiastici tuttavia rinuncia perché trova inconcepibile perdonare chi ha commesso un delitto o ha procurato solo del male.

Prima di diventare formalmente marines e scalare i gradi militari, Frank sposa la moglie Maria già incinta del loro primo bambino.

Attraverso la marina, Frank inizia una lunga scalata gerarchica che lo porta nel servizio di fanteria e alla divisione paradutismo, consegue il titolo di cecchino e poi entra nella divisione dei demolitori e genieri subacquei.

Diventa praticamente un esempio da imitare tanto che ottiene l’ambito riconoscimento di Navy Seal e presta servizio sia nella guerra in Vietnam sia nelle missioni speciali come uomo di punta dell’operazione.

Decorato con medaglie di tutti i tipi ottiene la più importante: la medaglia del cuore viola per i servizi resi alla nazione.

Morte di un uomo, nascita di una leggenda

Dopo una breve spedizione in Vietnam, Frank torna a casa dalla moglie e dai due bambini che intanto sono cresciuti in salute.

Tutti insieme organizzano un picnic a Central Park per festeggiare il bentornato di Frank tuttavia assistono indirettamente all’esecuzione di un informatore della polizia affiliato alla famiglia mafiosa dei Costa.

Bruno Costa, il capofamiglia è proprio in quel parco quando nota la famigliola di Castle, decide di sopprimere tutti i testimoni dell’evento e Frank assieme a tutta la sua famiglia vengono massacrati dai mafiosi, assieme a molti altri sfortunati passanti.

Creduto morto, Frank ritorna in scena dopo un lungo periodo di riabilitazione e scopre che per la morte dei suoi cari e di quella degli altri innocenti a Central Park, la polizia non può muovere un muscolo dato il loro stretto coinvolgimento con la famiglia Costa.

La famiglia di Frank Castle

Disgustato dalla giustizia parziale e dal fatto che i suoi cari sono ancora senza pace, Frank indossa una maglia con impresso il logo di un teschio ed imbraccia le armi che riesce a recuperare da alcune basi malavitose ripulite con le sue sole mani.

Assalta le basi centrali della famiglia Costa e massacra tutti i suoi appartenenti, mogli ed amanti comprese.

Per uno sprazzo di umanità, Frank lascia alcuni sopravvissuti dietro di se’ e lascia che la giustizia faccia il suo corso (fornendo alla polizia tutti i dettagli per sbatterli in galera per secoli) purtroppo la giustizia fa ancora un buco nell’acqua ed i mafiosi ritornano in libertà.

Non per molto.

Frank assume l’identità di The Punisher o Punitore e castiga i sopravvissuti, eliminandoli definitivamente dalla circolazione.

Vigilante Contro Ragno

Il suo primo esordio Marvelliano dopo la vicenda personale, il punitore lo ha assieme ad un ragazzo nascosto dietro una calzamaglia che volteggia per i cieli di Manhattan appeso ad una ragnatela.

Frank contattato dallo Sciacallo (Milles Warren) viene incaricato di eliminare Spider-Man, colpevole di aver ucciso Gwen Stacy e numerosi altri personaggi (tra cui George Stacy, padre di Gwen), il punitore accetta di eliminare l’aracnide scoprendo solo dopo numerosi scontri che è lo stesso Sciacallo ad essere il criminale della situazione.

Spider-Man e Punisher a confronto

Le sue missioni in giro per l’America lo portano a confrontarsi con molti altri supereroi tra cui Devil e Capitan America, il primo vede lo spettro di ciò che era in passato, il secondo nonostante rispetti il passato e il fardello di Castle, non può lasciarlo libero di compiere omicidi indiscriminati.

Le sue azioni spesso lo portano dalla parte sbagliata del comics facendolo divenire un villain come un altro, spesso Frank finisce nel carcere di Riker’s Island o finisce nelle mani dell’agenzia S.H.I.E.L.D. e di Nick Fury.

A supportare Castle dopo alcuni anni di attività in solitaria c’è un hacker convinto della bontà e del senso delle azioni del Punitore: Linus Lieberman (Microchip).

Assieme a lui il Punitore sconfigge più volte i suoi primi veri avversari storici: Mosaico (Billy Russo) e Bushwacker (Carl Burbank).

La morte e la guerra del Purgatorio

ATTENZIONE -Ciò che state leggendo è fuori dalla cronologia Marvel perciò se non volete perdere il filo proseguite al prossimo capitolo-

Microchip, dopo molti anni abbandona al suo destino Frank, dopo una sparatoria in cui finiscono innocenti, il punitore rimasto solo e senza più collegamenti per proseguire le sue missioni, viene preso dall’FBI e dopo un processo lampo viene condannato a morte per elettrocuzione (Sedia Elettrica).

Frank Castle muore, ma la sua anima viene reclutata da alcuni angeli celesti per svolgere missioni per loro conto nel Purgatorio, dove pare alcune entità demoniache hanno cominciato a prendere piede senza controllo.

Il punitore diventa una sorta di “Painkiller” marvelliano tuttavia il pubblico non ama la nuova figura di Castle e l’intera morte e resurrezione viene messa da parte cancellandone l’esistenza dalla cronologia ufficiale: Frank Castle non è mai morto.

“Bentornato, Frank”

Frank Castle non conoscerà mai Garth Ennis, ma deve molto a lui perché è l’autore irlandese (reduce di Preacher) scriverà di lì in avanti le storie del Punitore, tornato per fare strage di criminali.

Frank fingendosi abbattuto dalla polizia, rimane in silenzio per anni finchè non torna ad operare sul territorio di New York con obiettivo la famiglia mafiosa Gnucci (creata e comandata da Mà Gnucci), ad aiutarlo nella distruzione della famiglia ci sono gli ignari vicini di casa del suo alter ego John Smith: Joan (Il topo), Dave (Spacker) e l’obeso Mr.Rotondi.

Mr.Rotondi o Mr.Bumpo
Dave "Spacker"
Joan "il topo"

Le prime vittime di Frank sono i figli di Mà per poi passare al fratello ed infine alla stessa capofamiglia che il Punitore farà cadere nella gabbia degli orsi polari durante la missione di eliminazione che si svolge nello zoo di Central Park.

Nonostante le numerose mutilazioni Mà Gnucci ritorna in attività e commissiona ad un killer dell’ex unione sovietiva l’omicidio di Frank: Il Russo o Ivan comincerà la caccia al Punitore arrivando a massacrarlo, quasi ad ucciderlo.

Il punitore soffocherà il Russo con la ciccia di Mr.Rotondi e poi lo decapiterà portando la testa davanti alla cancellata della residenza Gnucci, come monito per chiunque vorrà mettersi contro di lui.

Anti-Punisher

Castle si allontanerà dai suoi vicini per paura di esporli a pericoli come quelli del Russo ed inizierà a collaborare in gran segreto con un detective fallito della polizia di New York, Martin Soap che assieme al tenente Molly Von Richtofen creerà una squadra Anti-Punisher per catturare il vigilantes.

Mà Gnucci farà torturare il maniaco dei piercing ed ex vicino di casa del punitore, Dave Spacker e questo manderà Frank su tutte le furie, assalterà la villa di Mà Gnucci massacrando tutti i suoi occupanti e dando alle fiamme la capofamiglia stessa assieme a tutto il villone.

La capofamiglia Gnucci, Ma Gnucci (dopo l'incontro con gli orsi polari)

Soap in quel momento ha la possibilità di catturare Frank ma lo lascia libero in cambio di alcune foto che testimoniano la corruzione del questore di New York, Frank accetta.

Il Punitore si sposta sull’isola Grand Nixon dopo la seconda aggressione da parte del Russo, ritornato in vita come androide transessuale (!!!) per mano dell’ex generale degli Stati Uniti, Kreigkpof.

Supportato in questa avventura dall’uomo-ragno, il punitore fa saltare in aria l’isola con un ordigno nucleare spazzando via sia Kreigkpof che il Russo.

Proseguirà aiutato da Soap a condurre la sua crociata personale contro le famiglie mafiose ed eliminerà ad una riunione dei vertici criminali, l’ultimo Don della costa est degli Stati Uniti: Tony Casino.

Supportato dal mutante Wolverine eliminerà anche la falange mafiosa guidata dal fratello di Tony ma così facendo scatenerà una reazione a catena contro lui stesso.

L’ultima azione porterà alla creazione di un gruppo anti-punisher capitanato dai tre supereroi che lo hanno affiancato nelle sue ultime missioni: Devil (Matt Murdock), l’uomo-ragno e Wolverine.

La squadra sarà sbaragliata dopo l’ingresso in scena di Hulk (Bruce Banner) che temporaneamente privato della memoria, verrà mandato contro i tre supereroi da Frank, per depistarli e guadagnare tempo.

In poco tempo Frank si aggiuda il titolo di elemento più pericoloso portandosi contro la CIA, l’FBI, l’esercito USA, la polizia di New York oltre che la mafia.

Nick Cavella

Nonostante le taglie e le numerose ricerche battute da tutti gli organi di autorità per catturarlo, Frank non si lascia prendere e prosegue la sua opera di pulizia tagliando ripetutamente le teste dei serpenti mafiosi.

Nick Cavella, colui che sfidò il Punisher

Spunta però un nemico di nome Nick Cavella che ambisce ad ottenere il titolo di capomafia del gruppo newyorkese dopo il recente raid omicida del Punitore.

Per raggiungere la vetta Nick fa la cosa più assurda si potrebbe pensare: promette di catturare il punitore e per farlo lo sfida apertamente facendosi riprendere mentre orina contro i resti dei suoi familiari morti.

Nonostante l’atto sia fatto esclusivamente per portare il punitore a compiere un passo falso, Frank prosegue metodico la distruzione prima dei mafiosi poi degli alleati che spalleggiano Nick.

In questa situazione Frank conosce Kathryn O’Brien e le salva ripetutamente il deretano poi si ritrova ad uccidere un vecchio amico: Microchip passato dalla parte dei corrotti e dei criminali che lui stesso odiava con tutto il cuore.

Kathryn O'Brian, la donna che farà girare la testa al Punitore

Tolti tutti gli appoggi di Nick, Frank porta il mafioso in un bosco e gli spara nello stomaco condannandolo a morire di setticemia nei giorni successivi.

Amore in guerra

Per Frank l’agente della CIA Kathryn O’Brien diventa una figura femminile di assoluto rilievo, forse la prima che può rivaleggiare con la moglie del Punitore, morta praticamente ad inizio delle sue vicende.

Il ruolo che gioca la porta a condurre nuovi avversari contro il giustiziere solitario con il teschio come Jack Rawlins, ex-agente della CIA ed ex marito di Kathryn, l’uomo ora lavora per alcuni generali della defunta unione sovietica come Nikolai Alexandrovich Zacharov, conosciuto come “L’uomo di pietra“.

L'uomo di pietra, Zacharov

In una missione ambientata in Russia, il punitore e Nick Fury scoprono di dover salvare una bambina molto importante ma finiscono nella trappola ordita dai sovietici e solo per un soffio Frank e la bambina rapita riescono a salvarsi.

Giusto in tempo per il Punitore di tornare a casa e scoprire che Nick Cavella è ancora vivo ed assieme a Jack Rawlins ha teso una trappola all’odiato vigilante.

Frank chiude definitivamente i conti con Cavella ma purtroppo perde di vista l’ex agente della CIA che promette di ritornare.

Barracuda

Di tutti i criminali, mafiosi e mercenari che il Punitore affronta, Barracuda è quello più caratteristico ed anche quello più pericoloso da un certo punto di vista.

L’uomo si ritrova ingaggiato da alcuni uomini di spicco, dopo un servizio nelle forze speciali americane e notevoli missioni al limite della ferocia, per eliminare Frank Castle.

Nonostante l’apparente difficoltà che ha il Punitore nell’eliminarlo, alla fine Barracuda perde un occhio, alcune dita della mano destra e muore apparentemente per un colpo sparato in testa, per evitare che altri lo trovino e trasformino l’uomo in maniera simile a quanto fatto al Russo, Frank lo abbandona in mezzo al mare in balia di numerosi squali che ne fanno brandelli…apparentemente.

Riappaiono alla sua porta Zacharov e l’ex agente Jack Rawlins, inseguiti da Kathryn O’Brien che stavolta aiuta in maniera decisiva il vigilante ad eliminare entrambi i pericoli.

Barracuda con la figlia segreta di Frank Castle

Ed è prima di dirle addio definitivamente (uccisa dall’ex-marito) che Kath dimostra di essersi avvicinata fin troppo al punitore, sentimentalmente e…fisicamente.

Ed infatti, dopo aver eliminato il gruppo di vedove dei capimafia ammazzatti, coalizzate tutte contro il Punitore, il buon Frank scopre non solo che Barracuda è ancora vivo (nonostante le mutilazioni) ma ha anche rintracciato e minacciato di morte la figlia segreta di Frank Castle avuta dal rapporto sessuale intrapreso anni prima con Kathryn O’Brien (ai tempi della missione in Russia).

Il Punitore ovviamente non ci mette molto, nonostante stavolta lotti per qualcuno di vivo (la figlia segreta) il tempo necessario ad eliminare Barracuda è breve: stavolta gli fa esplodere la testa e gli mozza le mani con un’ascia prima di dare fuoco all’edificio dello scontro.

Per evitare che la figlia sia usata nuovamente come bersaglio per arrivare a lui, Frank conduce la ragazza dalla sorella di Kathryn chiedendole di allevarla come se fosse sua, in tal modo cerca di dimenticare la parentela e proteggere la sua “nuova” famiglia.

Civil War & Dark Reign

Come per tutti gli altri supereroi, anche il Punitore si ritrova invischiato nella Civil War dei supereroi, fin dall’inizio l’uomo si dimostra contrario all’atto di registrazione (nonostante la sua identità sia chiara da SECOLI!).

Salva un pentito Peter Parker che fuggendo dalle fogne dai PRO-registrazione finisce catturato e massacrato da due Thunderbolts del governo: Jester (Jonathan Powers) e Jack Lanterna (Steven Levins) entrambi muoiono colpiti a morte dal Punitore che si offre di aiutare i ribelli dell’atto a penetrare nella base delle operazione di Iron-Man, Il Baxter Building dei F4.

Uccidere supercriminali sempre e comunque? Frank trova risposta nella Civil War

L’allenza con il vigilante però dura poco: due supercriminali contrari all’atto di registrazione chiedono di unirsi al gruppo e il Punitore li ammazza senza discutere, di contro Frank viene preso a pugni da Capitan America (Steve Rogers) e fatto uscire di forza dal gruppo.

Dopo la morte proprio di Cap, il Punitore affida mantello e scudo presi dal cadavere in custodia alla polizia della sentinella della libertà al suo ex compagno d’avventura Bucky che da quel momento ne prende l’identità.

Durante il Dark Reign di Norman Osborn, Frank attenta alla vita del goblin ma viene bloccato dall’intervento di Sentry (Robert Reynolds) e riesce a sfuggire all’H.A.M.M.E.R. di Osborn grazie ad un hacker di nome Henry.

Osborn convoca il collega di malefatte Hood (Parker Robbins) nuovo zar del crimine in sostituzione di Kingpin (Wilson Fisk) per risolvere il problema di Castle, l’uomo con i suoi poteri soprannaturali evoca tutti i criminali uccisi dal Punitore negli anni, e si affianca a lui il risorto Microchip, ex collega di Frank nei primi tempi.

Daken Vs. Punisher. L'ultima battaglia di Frank?

Uno dopo l’altro i morti di Frank ritornano intanto viene rapito un vecchio avversario ancora vivo: l’agente SHIELD, Bridge al quale viene uccisa la moglie.

L’hacker Henry si scopre essere il figlio di Billy Russo alias Mosaico mentre Bridge ed il figlioletto si scopre essere parte di un piano per la resurrezione della famiglia di Frank Castle e del figlio morto di Microchip.

E’ lo stesso Microchip ad uccidere Bridge e far partire il rituale, Frank utilizza i poteri dell’avversario risorto che stava combattendo per rovinare i piani di Hood, bruciando vivo nuovamente il figlio di Microchip e lo stesso Microchip che si butta tra le fiamme per salvare il figlio appena risorto.

Norman Osborn, dopo aver capito di non poter più affidarsi ad Hood (il quale è minacciato da Frank con un dossier ricco sulla sua famiglia) stila una lista di persone da eliminare tra le quali c’è proprio il Punitore.

Dopo uno scontro con Daken Akihiro (il figlio di Wolverine, chiamato Dark Wolverine) il Punitore perde entrambe le braccia e poi viene decapitato, su ordine di Osborn Daken fa a pezzi il cadavere e lo getta della spazzatura.

Ed ora?

Frank ovviamente non muore ma ritorna in vita per merito del vampiro Morbius (Michael Morbius) ma questa storia non ve la racconterò, è troppo trash perfino per i miei gusti.

Basti pensare a come si chiama la saga: FrankenCastle!

Povero Frank. Era meglio vederti morto che così!

Arrivederci alla prossima puntata!

Commenti (6)

  1. Che storia !! Davvero un personaggio controverso !!

  2. Lo amo! Ma che si dice di Punisher nell’universo ULTIMATE?

    1. Punisher ha fatto la sua comparsa anche nell’Universo Ultimate sulle pagine di Ultimate Spider-Man.[2] Qui � un vigliante che ha perso i suoi cari a causa di poliziotti corrotti ed � talmente violento da voler uccidere anche Spider-Man e Devil. Il costume e l’aspetto sono sostanzialmente gli stessi di quelli classici. Ricompare in Ultimate Comics: Avengers n. 4, dove viene reclutato nel team segreto di Fury per uccidere Ghost Rider, dotato di una tuta che ne amplifica le prestazioni fisiche simile al costume di Capitan America.

  3. spero tanto che eliminino i fatti avvenuti dopo dark reign perch� fa proprio piet� “Frankencastle”

    1. Dovrebbe ritornare allo status normale.
      Non so come agganceranno (anche se sospetto il trash!) ma Frankencastle sar� solo una parentesi, si spera, da dimenticare!

  4. lo scontro finale con Daken a mio parere � uno dei migliori della storia recente Marvel,che poi siano riusciti a rovinare il tutto creando Frankencastle � un altra storia…di certo non possono mettere fuori continuity gli eventi di Dark Reign quindi temo in un avvento magico di qualche tipo come solo alla Marvel sanno fare(vedi annullamento del matrimonio tra MJ e Peter)

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