Anime e suicidi: a rischio i giovani russi

di Silvia Letizia 20

Il servizio internazionale radiofonico russo The Voice of Russia ha pubblicato un articolo, la scorsa settimana, nel quale si discuteva di un possibile collegamento tra gli anime e una recente ondata di suicidi tra la popolazione giovanile che, negli ultimo tempi, ha colpito la Russia.

Nei dieci giorni precedenti alla pubblicazione originale dell’articolo, sei studenti di scuola superiore hanno commesso suicidio in Russia. Nell’articolo viene sottolineato come questi avessero un grande interesse per gli anime giapponesi e provenissero da famiglie benestanti e fossero brillanti a scuola.

Olga Mahovskaya, una specialista in psicologia giovanile, ha commentato l’articolo dicendo che, ovviamente, gli anime in sé non possono essere la causa dei suicidi, ma ha aggiunto che, a causa del fatto che gli anime fanno sbiadire la linea di demarcazione, altrimenti netta, tra mondo reale e cultura virtuale e offrono una visione romantica della morte, il solo fatto di vedere gli anime potrebbe contribuire alla decisione dei giovani di mettere fine alla propria vita.

I fan dei manga e degli anime giapponesi hanno risposto all’articolo sui vari forum e blog. Una persona ha replicato dicendo che per i bambini, gli anime che in Giappone sono trasmessi durante la notte non sono adatti, ma non c’è niente di male nel guardare Dragon Ball o One Piece, mentre ha espresso qualche dubbio di Naruto.

La psicologa Olga Mahovskaya, inoltre, nel suo intervento aveva spiegato come storie di “ragazze che si riuniscono per commettere suicidi tutte insieme come un segno indelebile della loro amicizia” sono prevalenti negli animi. Questa dichiarazione ha spinto più di un fan a reagire, dicendo “non ho mai visto un anime come questo!” oppure “Non capisco, non penso che siano gli anime i responsabili dei suicidi in Russia”.

L’articolo ha riportato che su quattromila tentativi di suicidio che hanno luogo in Russia ogni anno circa millecinquecento risultano nell’effettiva morte degli individui.

[Fonte | ANN]
[Fonte | Wikipedia]

Commenti (20)

  1. hmmmmm mah, di certo negli anime spesso e volentieri c’� sempre qualche elemento diciamo di natura violenta o non consona alla vita quotidiana, per� per portare al suicidio una persona penso che se un anime centri qualcosa sia solo una l’ ultima ragione, perch� pare che questi psicologi iperlaureati abbiano dimenticati fattori come famiglia scuola vita sociale ecc….

  2. �ragazze che si riuniscono per commettere suicidi tutte insieme come un segno indelebile della loro amicizia�

    Ma che manga ha visto questa?
    Magari esister� davvero una roba del genere, ma sar� sicuramente un’opera sui generis, fuori dal mainstream. se cos� fosse non � comunque colpa dei manga, opere del genere potrebbero girare ovunque

  3. � comunque sono d’accordo con vigilante. Prima di notare che questi ragazzi avevano in comune la passione dei manga (passione che siamo in tanti ad avere, pur non avendo istinti suicidi) dovrebbero andare ad analizzare la loro vita sociale per cercare di capire cosa li possa aver spinti a fare una cosa del genere. Erano benestanti e con voti ottimi a scuola, ma questo non significa una mazza, non � sinonimo di felicit�

  4. Il problema di tutte queste analisi � che gli psicologi NON conoscono la statistica,
    pertanto ignorano che correlazione non implica causalit�.

  5. Secondo me i manga centrano ben poco, anzi quelli possono essere una ragione di vita!!…. Ma ci pensate se io mi suicidassi per qualsiasi ragione, come farei a sapere come finisce la guerra innescata da Tobi, oppure se Rufy diventer� il re dei pirati, gli oav di Lost Canvas, e tutte le cose che noi tutti aspettiamo con ansia…. non lo so ditemi voi!!!!!

  6. perso che la maggior parte dei suicidi avvengono quando nel proprio anime preferito viene inserito un filler. si conta che durante la saga del sambi siano morti per suicidio 1 milione di giovani fan di naruto. per questo son d’accordo con i pissicologi nel dire con fermezza BASTA FILLER DEL CAVOLO!!!

    :asd:

  7. Che geni questi psicologi… Questi sono quelli di cui si avvale il Moige, nella sua lotta quotidiana contro gli anime :biggrin:
    Meglio sorvolare va…

  8. a me piace naruto….aspettate che vado a suicidarmi va vaff

  9. In Durarara c’� una parte sui suicidi.
    Detto questo, questi studi hanno relativamente poco senso.
    Comunque sia, se vogliamo avallarili, evitate CATEGORICAMENTE di leggere Foscolo

  10. il manga incriminato (ma ne conosco principalmente il film) si chiama “Suicide Club” ed � un J-B-Movie sulla falsa riga del film di “Battle Royal” e sinceramente lo ritengo <> (scusate la citazione ma se lo vedeste anche voi, mi dareste ragione!). In pi� mi SEMBRA che se abbiano fatto un solo sequel (sempre se l’hanno fatto!) e fare di tutta l’erba un fascio solo dopo aver visto quel :sick: di film….E’ fatto talmente male che pi� che morire di siucidio ti fa morire dallo sgomento, dal vomito o dalle risate…dipende da persona a persona!!! :w00t: :whistle:

    1. il libro � bello il manga di br a me non piace , il film a me � piaciuto

      1. mi riferivo a br

  11. io mi riferivo a “Suicide Club”!! “Battle Royale” � piaciuto pure a me, sia il manga che il Live Action!!!

  12. Quanto schifo.
    I russi sono tanto idioti? Ma per favore.
    Di quell’articolo solo una cosa � mezza sensata.
    Ovvero, gli anime offrono una visione romantica di tutto.
    Ma non penso che sia un buon motivo per ammazzarsi!

  13. Non sono tutte le tensioni sociali, l’estrema povert� di alcuni contro l’assurda ricchezza di pochi, le elezioni truccate con un’affluenza calcolata del 140% e la continua censura della stampa… no no, i ragazzi russi si suicidano perch� guardano gli anime, ovviamente.

    1. Quoto a iosa sisi

  14. probabilmente pensavano che la morte fosse reversibile come in dragon ball e naruto…

  15. E tutti quelli che non si interessano agli anime come li spiega?

    Se � vero che un manga possa allontanare dalla realt�, non � lo stesso per i libri e per i film?

    Ma secondo la psicologa � pi� lucido alla realt� uno che guarda cartoni animati o un ragazzo sbronzo o drogato?

    Ma la signora, essendo specializzata in psicologia giovanile, non ritiene che si tratti di malessere dato dall’et�, dalla societ�, appunto dall’agiatezza della loro situazione, o da altri fattori?

    …Potrei dare il suo giudizio per buono se avesse citato opere come Battle Royal, Una tomba per le lucciole, Madoka Magica e affini… ma di certo non saranno l’unico motivo….

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