Atom the Beginning, annunciata la serie animata

di Silvia Letizia Commenta

Nel corso di questa settimana il sito web giapponese 7net ha pubblicato on-line la copertina del numero di Luglio di quest’anno della rivista Monthly Hero edita dalla Shogakukan che annuncia che dal manga di Atom the Beginning di Tatsuo Kasahara sarà tratta una serie televisiva d’animazione. Il numero di Luglio di Monthly Hero uscirà in Giappone l’1 Giugno di quest’anno.

Tatsuo Kasahara ha lanciato la pubblicazione del manga di Atom the Beginning nel Dicembre del 2014, sulle pagine della stessa Monthly Hero. Atom the Beginning è stato pensato come un prequel del manga Astro Boy di Osamu Tezuka. Il figlio di Tezuka, Makoto Tezuka, ha curato la supervisione editoriale del manga e la serie è stata realizzata in collaborazione con la Tezuka Productions. Masami Yuuki (Patlabor the Mobile Police, Birdy the Mighty creator) ha curato il “concept works” della serie.

La Shogakukan farà uscire il terzo volumetto di Atom the Beginning il 3 Giugno di quest’anno.

La storia raccontata nel manga racconta tutto quello che è successo fino al momento della nascita di Astro Boy, e può essere considerato una sorta di episodio zero dell’intera storia.

Il manga originale di Astro Boy, invece, è stato pubblicato in Giappone tra l’Aprile del 1952 e il Marzo del 1968 dalla casa editrice Kobunsha. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Planet Manga tra il 28 Gennaio e il 9 Settembre del 2010.

La storia è ambientata in un mondo futuristico dove i robot convivono con gli esseri umani e la trama è incentrata sulle avventure di Astro Boy, un bambino meccanico dai sentimenti e dall’intelligenza umani creato dal dottor Tenma (all’epoca capo del ministero della scienza) con le sembianze del proprio figlioletto, rimasto vittima poco prima di un incidente mortale.

Da un altro manga di Tatsuo Kasahara, Rideback, è già stata tratta una serie animata andata in onda nel 2009. Kasahara, inoltre, è al momento impegnato anche nella serializzazione del manga di Full Metal Panic! 0 sulle pagine della rivista Monthly Dragon Age della Kadokawa.

[ Fonte | ANN ]

[ Fonte | Wikipedia ]

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